Jannik Sinner non trema in finale! Frances Tiafoe sconfitto in due set, quinto sigillo nel 2024 per l'azzurro

CINCINNATI - L'allievo di Vagnozzi e Cahill conquista il suo quinto trofeo stagionale in altrettante finali. Dopo Melbourne, Rotterdam, Miami e Halle il numero 1 al mondo vince anche in Ohio. Frances Tiafoe s'inchina al numero 1 al mondo in due set: 7-6 6-2. 15° titolo ATP in carriera, sarà in testa al ranking almeno fino a fine settembre.

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Video credit: Eurosport

E sono 5! Jannik Sinner detta legge contro Frances Tiafoe nell’ultimo atto del Masters 1000 di Cincinnati e conquista il suo quinto trofeo stagionale in altrettante finali. Dopo Melbourne, Rotterdam, Miami e Halle il numero 1 al mondo colora d’azzurro anche l’Ohio. È un trionfo diverso dagli altri: il nativo di Sexten, uscito a testa bassa a Montreal, convive con i dolori, non domina eppure sfata il tabù Zverev in semi e infine si dimostra superiore allo statunitense n.20 del ranking. Sinner nella notte italiana tra lunedì e martedì impiega poco più di un’ora e mezza per domare un ottimo Tiafoe, spumeggiante in avvio e pericoloso in tutto il primo set, poi ridimensionato dal tie-break perso. Termina 7-6(4) 6-2. È il terzo 1000 in carriera per Jannik, 15º titolo nel circuito maggiore (su 19 finali). Agli US Open sarà n.1 e con oltre 2000 punti di margine su Djokovic e Alcaraz, il trono è al sicuro almeno fino a Pechino (fine settembre).
La finale con Tiafoe non ha nulla a che vedere con le tre ore di maratona contro Zverev. Tuttavia, Sinner deve disinnescare l’entusiasmo del rivale, che nel primo parziale sembra averne pure di più di Jannik. L’americano ha subito due chance di break, cancellate dalle prime vincenti dell’azzurro, poi è molto solido al servizio e lascia per strada pochissimi punti. Praticamente si decide tutto nei turni del n.1. Nel nono game, infatti, Tiafoe è di nuovo pericoloso ma Sinner gli nega la possibilità di andare a servire per il set. Iniezione di fiducia per l’altoatesino, che nel dodicesimo gioco per la prima volta può siglare il break, e in un colpo solo ipotecare pure il set. Il tennista a stelle e strisce però non si arrende, si va al tie-break. Sinner scatta (3-1), viene ripreso (3-4), poi trova 4 punti consecutivi e mette in cassaforte il set.
Sarà una spallata decisiva. Dopo il primo parziale giocato punto su punto e perso in volata, Tiafoe si sgonfia e diventa innocuo. Sinner gli assesta un altro colpo con il break in apertura di secondo set, ottenuto ai vantaggi. Jannik raddoppia nel quinto game: il n.20 dopo 17 punti s’inchina ad un lungolinea di diritto del fenomeno di Sexten. Quest’ultimo concede appena un punto al servizio in tutto il parziale. Tiafoe riesce a rimandare la gioia di Sinner cancellando tre match point consecutivi nel settimo game. Ma il finale è scritto. L’allievo di Vagnozzi e Cahill non trema e chiude agevolmente la pratica. E insieme chiude anche la parentesi negativa, contraddistinta dal ko a Wimbledon, il forfait olimpico a causa della tonsillite e la delusione Montreal tra gli acciacchi.
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