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Tennis, Nitto ATP Finals 2022 - Djokovic: "Vado in campo sempre per vincere, non per fare i calcoli"

Simone Eterno

Aggiornato 18/11/2022 alle 19:40 GMT+1

ATP FINALS - Novak Djokovic ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria in più di 3 ore su Medvedev: "Quando vado in campo voglio vincere sempre, non faccio i calcoli". E poi sui problemi a fine secondo set: "E' stata solo la fatica per la battaglia e gli scambi lunghi, la partita è stato un manifesto delle nostre mentalità".

TURIN, ITALY - NOVEMBER 18: Novak Djokovic of Serbia cools down after the second set Daniil Medvedev of Russia during round robin play on Day Six of the Nitto ATP Finals at Pala Alpitour on November 18, 2022 in Turin, Italy. (Photo by Matthew Stockman/Get

Credit Foto Eurosport

dall'inviato a Torino. Novak Djokovic ha parlato a margine della vittoria in più di 3 ore su Medvedev. Una partita inutile ai fini della qualificazione in semifinale, ma una battaglia fisica che ha lasciato scorie importanti. Il serbo in conferenza stampa ha però chiarito ancora una volta la sua mentalità. Questi i punti principali toccti.

Sul perché di questa battaglia nonostante la qualificazione

Voglio vincere a prescindere dalla qualificazione, come lui voleva vincere a prescindere dall’eliminazione. Non importa nient’altro. Quando giochiamo contro vogliamo vincere a prescindere. Penso che la partita di oggi sia stato un manifesto delle nostre mentalità. Lui voleva finire la stagione con una vittoria e io non volevo perdere contro di lui. Io non sono capace di fare i calcoli. Non mi piace fare calcoli in campo, non li ho mai fatti. La mia mentalità è vincere ogni partita che gioco. Specialmente a questo punto della mia carriera: ogni opportunità per vincere contro i migliori del mondo è d’oro e va colta sempre. Questa è la mia mentalità. Non penso a cosa succederà domani.

Sui problemi a fine secondo set

Ognuno di noi ha quei giorni dove fatica fisicamente un po’ più degli altri. Per me è stato oggi. Sono fiero di aver trovato un modo di vincere perché ho dimostrato a me stesso, al mio team e alla gente che cerco sempre di dare il meglio di me stesso in ogni momento.

Sui limiti, come fa a superarli ogni volta

Non penso che esista un limite. Il limite è nella tua testa. E’ solo una cosa di prospettiva e approccio, di percezione di come vedi le cose in quello specifico momento. La più grande battaglia è quella che hai con te stesso. Se riesci a trovare uno stato di bilanciamento ottimale tra la tua mente e il tuo corpo, puoi tirare fuori il meglio da te stesso in ogni momento, su ogni punto e in ogni partita. Ma questo sono solo parole. Questa è la teoria. Poi devi scendere in campo e lì ci sono un’enormità di fattori che possono influenzare. Come giochi, il pubblico, il tuo avversario. Poi arrivano i nervi. A volte ti vengono in aiuto, altre tirano fuori il peggio di te. Non c’è una ricetta segreta o una singola strada al successo. La cosa più importante è tenere la testa libera, occhi e orecchie ben aperti, e cercare di imparare da ogni esperienza che hai fatto sperando che questa ti possa servire la prossima volta per evitare le oscillazioni. Le oscillazioni sono la cosa più pericolosa nel tennis perché è uno sport individuale. Più oscilli, peggio è. Devi evitare gli alti e bassi il più possibile, mantenere quella curva il più piatto possibile. Stiamo entrando nella filosofia di questo sport qui, ma ripeto è trovare un bilanciamento la cosa più importante. Quando parlo di lavoro, non parlo solo di lavoro fisico ma anche di tutte le cose di cui ho parlato fin qui.

Sulla condizione fisica, se è preoccupato

Dal punto di vista fisico non sono preoccupato. Essere preoccupati ti leva altre energie vitali, e quelle sono ciò che ti serve. Qualsiasi cosa succederà domani, positiva o negativa, la dovrò gestire domani. Adesso non serve. Adesso farò tutto ciò che è possibile fare oggi con il mio fisioterapista, con me stesso, con il mio team affinché possa aver il miglior recupero possibile. Queste cose hanno sempre fatto parte della mia routine. So quello che devo fare.
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