Alcaraz sulla Coppa Davis: "È un privilegio giocarla, ma se la facessero ogni 2-3 anni la renderebbero un evento unico"
TENNIS, ATP FINALS - Carlos Alcaraz ha parlato in conferenza stampa a margine della vittoria con Lorenzo Musetti che gli ha regalato la semifinale e il n°1 del mondo: "E' la mia miglior stagione fin qui, ma ci sono ancora due tornei". E sulla Coppa Davis: "La Coppa Davis è uno dei più grandi privilegi. Ma giocarla ogni 2-3 anni la renderebbe più importante, più 'unica'".
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dall'inviato a Torino. Carlos Alcaraz si è espresso su vari temi in sala stampa a margine della vittoria su Lorenzo Musetti che gli ha assicurato la semifinale e la posizione di n°1 del mondo al termine della stagione. Così sulla partita: "E' un grande risultato. L’obiettivo era finire l’anno da numero 1. Dopo aver vinto questa partita e sapere di aver raggiunto l’obiettivo della stagione posso dire di essere davvero contento. Certo, sono solo in semifinale però e c'è ancora da pensare al torneo".
Se è meglio vincere uno slam o chiudere da n°1 del mondo?
"Direi che sono sensazioni diverse. Vincere uno Slam è sempre un obiettivo. Finire l’anno da numero 1, ovviamente, è anche quello un obiettivo. È qualcosa di diverso. Rispetto a vincere uno Slam, lì il torneo è finito, puoi rilassarti, puoi fare quello che vuoi dopo aver ottenuto una delle cose più grandi che si possano ottenere nel nostro sport, cioè vincere un torneo del Grande Slam. Direi che sono sensazioni diverse".
Su Sinner e Musetti che hanno detto no alla Davis, pensa che trasformala in una competizione da giocare ogni due-tre anni sarebbe meglio?
"Se devo essere onesto, penso che la Coppa Davis sia uno di quei tornei che non sei abituato a giocare, perché giochi per il tuo Paese, giochi con i tuoi compagni. È totalmente diverso. Credo sia uno dei più grandi privilegi che puoi avere nel nostro sport, rappresentare il tuo Paese. Però sono anche d’accordo che dovrebbero fare qualcosa per questo evento, perché giocarlo ogni anno, secondo me, non è così bello come potrebbe essere se si giocasse ogni due o tre anni. Se il torneo si disputasse ogni due o tre anni, l’impegno dei giocatori sarebbe ancora maggiore, perché sarebbe qualcosa di unico, diverso. Non avresti la possibilità di giocarlo ogni anno.
Io giocherò perché l'obiettivo quest'anno è vincerlo. Voglio vincere la Coppa Davis perché per me è un torneo molto, molto importante. Jannik l’ha vinta due volte, credo Lorenzo anche lui una o due volte. Per me è normale che loro non la giochino quest’anno, perché la stagione è stata molto lunga. Vogliono avere una settimana in più per recuperare, andare in vacanza o preparare la pre-season, ed è comprensibile questo. Ma direi che si dovrebbe fare qualcosa per rendere la Davis Cup un evento davvero unico".
Sulla sua stagione, la migliore della carriera? (conferenza in spagnolo)
"Possiamo dire di sì, credo che questa sia la migliore stagione della mia carriera. Otto tornei, due titoli Slam, il n°1 e poi ci sono ancora due tornei da giocare, qui e la Coppa Davis".
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