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Nadal fatica contro Muller e sbotta contro la ministra francese: “La denuncio”

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 14/03/2016 alle 10:32 GMT+1

Il maiorchino batte in tre set faticosi Gilles Muller e a fine partita sbotta contro il ministro francese Roselyne Bachelot che l’aveva accusato di doping: “Più volte ho lasciato correre in passato, ma ora basta. La citerò in giudizio per diffamazione, sono stanco di sentire questo genere di cose”

Rafael Nadal lors de son entrée en lice à Indian Wells

Credit Foto AFP

Nadal si trova tra l’incudine della mediocrità e il martello delle polemiche. Le sofferenze in campo continuano ad andare a braccetto con le polemiche fuori dal campo. Il maiorchino non riesce più a uscire da una normale mediocrità, quella che l’ha portato a tremare anche dinnanzi al mancino lussemburghese Gilles Muller, al secondo turno di Indian Wells: il 6-2, 2-6, 6-4 definitivo racconta un match lottato e dall'esito favorevole a Rafa che si dichiara “felice per il successo" perché quello di cui ha bisogno sono “le vittorie ottenute in battaglia”. Sotto il tappeto, però, si nascondono i soliti limiti dell’ultimo Nadal, un giocatore che consente anche agli avversari meno quotati di far match alla pari, sperperando energie, set e certezze.
Come se non bastasse, la valanga doping continua a infastidire lo spagnolo anche da lontano. Roselyne Bachelot, ministro francese alla salute e allo sport tra il 2007 e il 2010, aveva accusato il tennista di Manacor di aver fatto uso di doping e di averlo nascosto con un infortunio a cavallo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Nella conferenza stampa del post partita, Rafa ha affermato seccato:
Sono stanco di sentire questo genere di cose, più volte ho lasciato correre in passato, ma ora basta. La citerò in giudizio per diffamazione. Sono completamente pulito e non ho mai avuto la tentazione di fare qualcosa di sbagliato. Un ministro francese dovrebbe essere serio

Djokovic rende onore a Fratangelo

Qualche grattacapo imprevisto l’ha dovuto affrontare anche Novak Djokovic che comunque porta a 12 la striscia di vittorie consecutive a Indian Wells. Contro l’americano Bjorn (chiamato così in onore di Borg, ndr) Fratangelo, proveniente dalle qualificazioni, servono tre set al numero uno del mondo: “Ho giocato malissimo nel primo set, ma il merito è suo, è stato davvero bravo. Io ho solo cercato di resistere e andare avanti”. Fratangelo, vincitore del titolo juniores al Roland Garros nel 2011 (primo americano a riuscirci dopo il successo di John McEnroe nel ‘77), è il numero 149 del ranking mondiale e ha ottenuto il primo scalpo ATP solo lunedì contro Teymuraz Gabashvili al primo turno del torneo che si sta svolgendo sul cemento americano. Dopo il 2-6 dell’illusione, Nole ha chiuso sul 6-1, 6-2. Dimitrov perde contro il rampante Zverev. Il tedesco piega per 6-4, 3-6, 7-5 il bielorusso che, però, regala qualche tocco di classe come questo: è il perfetto riassunto del suo match perché nonostante la prodezza, il punto va all’avversario.

Seppi ko

Si arrende Andreas Seppi che comunque non sfigura contro il gigante statunitense John Isner, numero 9 del tabellone. Il primo set si gioca punto a punto, ma sono fatali gli errori non forzati dell’azzurro nel tie-break decisivo, terminato 7-1. Le bordate di Isner, dall’alto dei suoi 2,08 metri, non intimoriscono Andreas che, sotto 4-2 nel secondo set, strappa un break. Ma si tratta di un fuoco di paglia perché l’americano s’impone 7-6, 6-4 in un’ora e 13 minuti e Seppi abbandona la California. Forse sarebbe servito un match tre su cinque…

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