Federer-Indian Wells, l'ultimo capitolo di una love story cominciata nel 2004?

Nel 2017, Roger Federer era tornato a imporsi a Indian Wells a cinque anni di distanza dall'ultimo successo demolendo il connazionale Wawrinka in una finale senza storia; l'anno scorso aveva dilapidato tre match point prestando il fianco al ritorno di un eroico Juan Martin Del Potro. Nella facoltosa cittadina californiana delle palme - incastonata nella Coachella Valley, cornice del celebre festival musicale - il tennista svizzero si trova nel suo elemento: nessuno ha vinto più di lui né giocato più finali, e ora che il 100esimo titolo ATP è stato archiviato vorrà senz'altro rinverdire la sua fama e scalzare dal piedistallo Novak Djokovic, un altro particolarmente a suo agio quando si tratta di disimpegnarsi nel "quinto slam".

Il Masters 1000 nel deserto – il primo dei nove in programma nell’ATP World Tour - è il terreno di caccia ideale per FedEx: in California ha trionfato cinque volte e in tre occasioni si è dovuto arrendere in finale. Nell'albo d'oro dell’attuale BNP Paribas Open, Federer condivide il primato con Novak Djokovic ma detiene il primato delle finali giocate (8). A cavallo di 2004 e 2006 Federer sembrava sul punto di instaurare una vera e propria dinastia, ma è stato costretto ad attendere sei anni per tornare a vincere sul cemento. Lo scorso anno, come detto, ci è voluto un Del Potro in versione sette vite per impedire a Federer di conquistare il sesto titolo: quest'anno il tabellone gli ha riservato una possibile semifinale con Nadal e un ultimo atto con Djokovic dai crismi dell'appuntamento col destino. Lo svizzero ci proverà (primo match contro il carnefice di Seppi, Peter Gojowczyk), consapevole che questa potrebbe essere la sua ultima apparizione nell'amato deserto, come ha lasciato intendere il direttore del torneo - nonché ottimo amico del campionissimo - Tommy Haas.

L’8 marzo è una ricorrenza extra lusso in casa Federer: non solo si festeggiano Mirka e le gemelline Myla e Charlene per la festa della donna, ma anche il primo, storico, sigillo a Indian Wells di papà Roger. Quindici anni fa viveva infatti il suo primo capitolo la love story tra il tennista svizzero e il torneo statunitense; quella dell’allora 23enne fu un'autentica cavalcata trionfale. In tutto il torneo Federer concesse un solo set agli avversari - appannaggio di un coriaceo Andre Agassi nell'arco di una semifinale molto "tirata" - liquidando senza troppi patemi d’animo in finale Timbledon Henman in due set con eloquente punteggio di 6-3, 6-3. Da lì in poi sarebbe scoppiato l’amore, totalmente ricambiato, con il pubblico californiano.