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Indian Wells ancora indigesto per Federer: Thiem rimonta e vince il torneo

Simone Eterno

Aggiornato 18/03/2019 alle 08:11 GMT+1

Lo svizzero, come lo scorso anno contro Del Potro, si arrende in finale. Bella rimonta di Thiem che si impone per 3-6, 6-3, 7-5. L'austriaco vince così il suo primo titolo Masters 1000 della carriera e soprattutto la sua prima finale contro un Top 10: prima di oggi ne aveva perse 4 su 4. Per Federer dunque l'ultimo Masters 1000 vinto resta Shanghai 2017.

INDIAN WELLS, CALIFORNIA - MARCH 17: Dominic Thiem of Austria reacts after defeating Roger Federer of Switzerland during their men's singles final match at the BNP Paribas Open at the Indian Wells Tennis Garden on March 17, 2019 in Indian Wells, Californi

Credit Foto Getty Images

Va a Dominic Thiem la finale del torneo di Indian Wells, primo titolo Masters 1000 della stagione tennistica 2019. Il tennista austriaco ha superato Roger Federer in rimonta col punteggio di 3-6, 6-3, 7-5, centrando così il primo titolo ‘1000’ della carriera (12esimo successo complessivo).
Un successo meritato quello di Thiem, abile a rimanere in partita nonostante un ottimo Federer nel primo set ma soprattutto con le idee assai piuttosto chiare, su questa superficie, rispetto al passato: posizione più avanzata e gioco nettamente più propositivo.
Questi gli ingredienti con cui Thiem ha sorpreso Federer; con lo svizzero che così, esattamente come fu lo scorso anno contro Juan Martin Del Potro, deve arrendersi sul più bello.
Federer infatti paga due passaggi a vuoto – uno enorme, l’altro meno evidente ma comunque fondamentale – di questa partita. Non fatevi ingannare infatti dalla solita percentuale ‘federeriana’ nella conversione delle palle break: 2 su 11. Otto di queste infatti sono arrivate nel primo set, in cui Federer ha imposto il suo tipo di partita e non ha caso è comunque riuscito a portare a casa i giochi.
Già perché negli scambi conclusi entro i 7/8 colpi, Federer non ha avuto per un set problemi a dominare quel tipo di partita. Quando Thiem però si è fatto più aggressivo ed ha offerto a Federer la stessa monete, sono iniziati i guai per lo svizzero. Un parzialone di 11 punti a 1 a inizio secondo set ha scavato il gap che l’austriaco si è con prontezza preso per ristabilire l’equilibrio – break sul 3-1 poi confermato per il 4-1 – e una volta entrati nel terzo set, si è entrati nella vera e propria battaglia.
Ritrovata solidità Federer ha a lungo condotto nell’andamento del punteggio, lasciando a Thiem la pressione sempre di dover inseguire col suo turno di servizio. Ma quando l’austriaco ha leggermente tremato – ottavo game, una palla break per Federer – lo svizzero non è stato in grado di piazzare la zampata.
Cosa che è riuscita alla grande a Thiem – probabilmente come mai prima in carriera – nell’undicesimo game, quando sul 30-15 e servizio Federer, l’austriaco ha trovato con coraggiosa aggressività solo vincenti. Il buon Roger ha lasciato in quel momento il servizio e di riflesso anche il trofeo, finito a Thiem per il primo mille della carriera.
L’austriaco non solo conquista così il trofeo più prestigioso della sua bacheca fuori dalla superficie preferita – il rosso – ma per la prima volta riesce dopo 4 sconfitte in finale a battere un Top10 (0/4 vs i Top10 prima di oggi; 11/3 vs tutti gli altri).
Federer di contro rimane nuovamente a secco, arrendendosi un anno dopo ancora sul più bello. L’ultimo titolo ‘1000’ dello svizzero resta dunque il Masters di Shanghai del 2017. Altro sintomo di come le gerarchie del tennis, piano piano, granello dopo granello, si stiano lentamente sgretolando.
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