Djokovic vede le streghe ma piega Almagro 7-5 al 3° set

Se l’è vista davvero brutta Novak Djokovic, ma ormai la cosa non fa quasi nemmeno più notizia. Due ore di battaglia e una rimonta in una partita che sembrava e doveva per lui essere di facile controllo... Ma che così non è stato. Per sua fortuna dall’altra parte della rete c’era Nicolas Almagro, specialista in crolli sul traguardo, e così il serbo ne è venuto a capo ancora una volta, con un mix che tra reazione personale e solito crollo dello spagnolo è valso al detentore del torneo il 6-1, 4-6, 7-5 che gli è valso gli ottavi di finale.

Sembra essere tutto semplice, come anticipato, per Djokovic, che con il 6-1 del primo set non aveva avuto problemi a gestire un Almagro troppo falloso per rimanere a contatto. Poi però il gioco del classe ’85 di Murcia è salito, mettendo in mostra tutte le capacità balistiche a disposizione, specie sul rovescio. Un miglioramento che ha come messo in crisi Djokovic, ritrovatosi in una battaglia che una volta perso il secondo set, lo ha addirittura visto sotto di un break anche a inizio secondo.

Insomma, il parziale che ha regalato ad Almagro il 6-4, 3-0 è stato però resto vano dai tremolii dell’iberico quando i punti hanno iniziato a pesare sul serio. Djokovic è infatti rientrato in battaglia e ha sfruttato i piccoli omaggi di Almagro, concretizzando i suoi sforzi con il break nell’undicesimo game del terzo set e chiudendo poi col 7-5 finale dopo 2 ore di lotta.

Al serbo si aggiungono nella prima parte della giornata di giovedì anche tutti i grandi favoriti. Da Kyrgios, vincitore in due set su Harrison a Kei Nishikori, che contro lo scatenato Schwartzman ha dovuto sudare fino al 6-4 del terzo set; poi anche Raonic con il doppio 6-4 su Muller e Berdych con un 7-6, 6-3 a Robin Haase. Non è dovuto nemmeno scendere in campo invece David Ferrer, che ha sfruttato il ritiro di Jo-Wilfried Tsonga, ancora non a posto dal punto di vista fisico con il suo problema alla spallla.