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Tennis, Top10 tra infermeria e caso Djokovic: Alcaraz è la variabile impazzita

Matteo Zorzoli

Aggiornato 04/04/2022 alle 15:19 GMT+2

MASTERS MIAMI - L'allievo di Juan Carlos Ferrero ha scalato 479 posizioni in due anni vincendo tre titoli Atp e arrivando fino ai quarti agli US Open 2021. Il prossimo 5 maggio compirà 19 anni ed è ad un passo dalla top10 mondiale. Il futuro del tennis è suo?

Alcaraz spavaldo: "Ora voglio vincere uno Slam"

In matematica quando un elemento porta sconvolgimento e imprevedibilità viene definito "variabile impazzita". Un po' quello che sta vivendo il mondo dello sport con Carlos Alcaraz. Dopo un ventennio dominato dai Big Three e una lenta (e mai definitiva) affermazione della cosiddetta Next Gen guidata da Daniil Medvedev, il 18enne spagnolo sta sovvertendo le leggi del tennis. Il successo al Masters 1000 di Miami lo ha catapultato alle porte della top10 mondiale, alla posizione n° 11 del ranking, un gradino sopra a Jannik Sinner, uno che di scalate vertiginose se ne intende...
La scalata di Carlos Alcaraz in classifica ATP

Una crescita vertiginosa

Dall'inizio del 2020 a oggi, l'allievo di Juan Carlos Ferrero ha, infatti, scalato 479 posizioni vincendo tre titoli Atp (250 Umago, 500 Rio de Janeiro e 1000 Miami), le Next Gen milanesi e arrivando fino ai quarti agli US Open (non male per un ragazzo che il prossimo 5 maggio compirà 19 anni!). Nel 2022 su 20 partite disputate ha ceduto solo contro Berrettini (al super tie-break agli Australian Open) e contro Nadal, in semifinale a Indian Wells. Una striscia di vittorie che lo piazza al secondo posto nella Race annuale, proprio alle spalle del suo idolo 21 volte campione Slam. Cosa gli manca per la definitiva consacrazione? Ecco un indizio dalla sua conferenza post Miami...
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Alcaraz spavaldo: "Ora voglio vincere uno Slam"

L'obiettivo Slam e il sogno n° 1

Il ragazzo ha le idee chiare. Non è questione di spavalderia, ma di fatti. Chiedere a Tsitsipas, Ruud, Hurkacz, Norrie e ai nostri Berrettini e Sinner che nel corso dell'ultimo anno si sono dovuti arrendere alla furia di El Palmar, Murcia. Difficile immaginare che Alcaraz non chiuda anche solo la stagione sul rosso all'interno della top10. Anche perchè parte della concorrenza (forse quella più agguerrita al momento) non sta attraversando un momento esaltante. C'è l'incognita Djokovic (che dallo scorso novembre ha disputato tre match ufficiali a causa delle note vicende legate al vaccino anti-Covid) e l'infermeria molto affollata: Nadal salterà Montecarlo e Barcellona a causa di una frattura da stress alle costole, Medvedev potrebbe tornare per la stagione sull'erba a causa di un'operazione all'ernia e, infine, Berrettini è stato operato alla mano e non tornerà in campo prima del Masters di Madrid. La terra rossa (e il Roland Garros) saranno l'esame finale per Carlos Alcaraz. Il futuro è adesso.
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Berrettini: "Alcaraz impressionante, alla sua età non avevo punti ATP"

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