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Masters Miami - Sinner, ora un altro muro: c'è da sfatare il tabù Medvedev

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DaEurosport

Aggiornato 02/04/2023 alle 10:36 GMT+2

MIAMI - Dopo la strepitosa vittoria contro Carlos Alcaraz, sulla strada di Jannik Sinner verso il titolo si staglia un altro ostacolo enorme: Daniil Medvedev. Il russo ha vinto tutti i cinque precedenti contro il giovane altoatesino, che però si è avvicinato al livello del suo prossimo avversario e dimostrato di avere le armi per potersela giocare.

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Jannik Sinner sempre più in alto. Il 21enne altoatesino si è preso la rivincita su Carlos Alcaraz, portando in parità il bilancio nei confronti diretti tra i due e tornando in finale al Masters 1000 di Miami dopo due anni. Un risultato che ha consentito al nativo di San Candido di eguagliare il suo best ranking (al momento è di nuovo numero 9 del mondo) e di salire fino al quarto posto nella Race del 2023. Una partita memorabile, ma dopo le doverose celebrazioni è già tempo di pensare al match che assegna il titolo e all'ingombrante avversario che si staglierà dinanzi a lui: Daniil Medvedev.
Il russo è il tennista che in questa prima parte del 2023 ha vinto più partite (28) e titoli (3). Tolti gli Australian Open, dove è stato eliminato al terzo turno da Korda, l'ex numero 1 del mondo ha sempre raggiunto la finale negli altri sei tornei che ha disputato: ha vinto a Doha, Rotterdam e Dubai ed è stato sconfitto all'ultimo atto da Djokovic ad Adelaide e da Alcaraz a Indian Wells. Insomma, un inizio di stagione strepitoso, Slam down under a parte. Un filotto di risultati che fa di lui il capofila della Race. Insomma, Sinner si troverà di fronte un avversario in fiducia e affamato dopo un 2022 non troppo pregno di soddisfazioni per un giocatore del suo livello. E se Jannik aveva già battuto Alcaraz (anche in tornei importanti), contro Medvedev scenderà in campo anche per sfatare il tabù vittoria contro il russo, che vanta un impietoso 5-0 nei precedenti nel circuito (tutti sul cemento).

I precedenti tra Sinner e Alcaraz

AnnoTorneoVincitoreRisultato
2023RotterdamMedvedev5-7 6-2 6-2
2022ViennaMedvedev6-4 6-2
2021ATP FinalsMedvedev6-0 6-7 7-6
2021MarsigliaMedvedev6-2 6-4
2020MarsigliaMedvedev1-6 6-1 6-2
Va detto che se a Marsiglia-bis e a Vienna era stato un assolo di Medvedev, nelle altre tre occasioni Sinner ha dimostrato di avere le armi per impensierire il russo. Inoltre Jannik ha fatto grandi progressi dal punto di vista fisico e di continuità e si è avvicinato al ritmo che è in grado di imporre il russo. E reggere lo scambio con Daniil vuol dire stare nell'elite assoluta, visto che parliamo di un giocatore capace di raggiungere quattro finali Slam e di battere un certo Novak Djokovic in una di queste. Sinner arriva da una battaglia tosta con Alcaraz, ma la fatica è compensata da adrenalina ed entusiasmo che porta in dote un risultato del genere e anche Medvedev ha avuto bisogno del terzo set per piegare la resistenza di Khachanov in semifinale (pur restando in campo circa quaranta minuti in meno rispetto all'azzurro). Insomma, a livello di energie si potrebbe anche partire da una situazione di sostanziale equilibrio. Servirà qualche variazione di gioco utile a irretire il russo e ammortizzare i suoi bombardamenti, ma soprattutto un'assoluta continuità di rendimento nell'arco del match. Jannik parte sfavorito, ma non certo battuto.
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