Tennis, Miami - Sinner non sbaglia un derby: Vavassori si arrende in 2 set, Jannik al 3° turno con Griekspoor

L'attesa non gioca scherzi a Jannik Sinner. Più di 24 ore dopo ciò che avrebbe dovuto già concludersi ieri, Sinner fa il suo esordio con vittoria al Masters 1000 di Miami. E' ancora una volta padrone "dei derby" Sinner, che per la 12esima volta su 12 incroci disputati fin qui in carriera, supera un italiano. Anderea Vavassori si è infatti arreso col punteggio di 6-3 6-4, provando a giocare anche una partita gagliarda, ma in cui la differente cilindrata dal fondo è apparsa palese in ogni singolo scambio.

Wave infatti ha cercato di buttarla sul serve and volley e sul tenere il più possibile gli scambi rapidi; tattica assolutamente corretta considerando, appunto, il differente peso di palla dal fondo. Per quasi mezz'ora, ieri, ci era anche riuscito. Oggi però, al rientro in campo con quasi 6 ore di ritardo sul programma, Vavassori si è trovato subito a dover servire sotto pressione sul 40-40: una volée sbagliata e un back difensivo a rete davano a Sinner, già con i primi due punti, la certezza di poter fare gara di testa.

Jannik ha così controllato con agilità un primo set chiuso in dieci minuti esatti dalla discesa in campo; e si è fatto bastare un break a metà secondo parziale per poi concludere la partita. Qui dentro, Vavassori, ha onorato senza dubbio il match, giocando il suo tennis e dimostrandosi all'altezza. Sul dove sarebbe finita però la partita - ovvero nelle mani di Sinner - non ci sono mai stati dubbi.

Sinner vola così al terzo turno dove ritroverà un avversario che si è fatto ormai consuetudine: Tallon Griekspoor. Jannik ha battuto due volte l'olandese in semifinale a Rotterdam - edizione 2023 e 2024 del torneo - così come nelle finali di Coppa Davis, sempre senza lasciare nemmeno un set. Vittorie che portarono Griekspoor a queste parole: "Come battere Sinner? Non incontrarlo mai più nei tornei". Il fato non sembra averlo accontentato.

Dal canto suo Sinner può sorridere. Nel quarto di Jannik infatti sono già usciti Rublev (n°5 del seeding), Tsitsipas (n°10, sconfitto da Shapovalov), Paul (n°13, costretto al ritiro per una brutta distorsione alla caviglia sinistra) e Tiafoe (n°21, sconfitto da O'Connell). Insomma: il cammino di Jannik parte piuttosto indirizzato.