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Berrettini spazza via Bautista Agut: alle 15:30 la finale contro Garin
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Pubblicato 05/05/2019 alle 12:45 GMT+2
Dal nostro partner OAsport.it
Matteo Berrettini all'ATP di Monaco di Baviera - 2019
Credit Foto Getty Images
Matteo Berrettini non si ferma più e neanche la pioggia di sabato gli impedisce di conquistare la nona vittoria consecutiva e la finale di Monaco, in Germania, sconfiggendo con un perentorio 6-4 6-2 in 1 ora e 11 minuti di partita lo spagnolo (n.21 del mondo) Roberto Bautista Agut, che l’azzurro aveva già superato l’anno passato a Gstaad (Svizzera) nell’atto conclusivo sulla terra elvetica. Un match senza storia che ha premiato il nostro portacolori e per il 31enne nativo di Castellon de la Plana è stata notte fonda. Con la terza finale in carriera del circuito ATP (la seconda in sette giorni dopo i successi di Gstaad e Budapest), Matteo diventa n.31 del ranking (sarà 29 o 30 in caso di titolo) e se la vedrà nel pomeriggio contro il cileno Cristian Garin (ore 15.30), numero 47 ATP, che ha sconfitto il nostro Marco Cecchinato.
Nel primo set, dopo una fase di studio iniziale, Berrettini inizia a macinare il suo tennis di potenza ma anche di tocco. Il dritto e la palla corta, infatti, sono le sue armi. L’azzurro tiene benissimo il campo da fondo, con colpi molto profondi alternati a drop shot semplicemente sublimi.
Una combinazione vincente che consente all’italiano di avere il pallino del gioco in mano e non dare modo a Bautista di organizzare una valida difesa. Scintillante il tennis del giocatore nostrano e, nonostante un piccolo calo nel decimo gioco, la pratica viene archiviata sul 6-4, forte di 4 ace e dell’80% dei punti conquistati con la prima di servizio.
Nel secondo set lo spartito non cambia e la sinfonia del Belpaese riscalda i cuori dell’infreddolito pubblico tedesco. La palla dell’italiano viaggia via veloce sul campo pesante bavarese e le palle corte sono la ciliegina su una torta assai gustosa. Le incertezze di alcune giocate al volo in prossimità della rete vengono prontamente compensate dalla sicurezza da fondo, al cospetto di un iberico in balia delle iniziative del romano. Il break in apertura dà modo al nostro tennista di avere un vantaggio psicologico non da poco, investendo gran parte delle sue energie nei turni al servizio.
E' un fiume in piena Berrettini e, sciorinando la medesima combinazione citata precedentemente, ottiene il secondo break nel settimo game e il successo finale sul 6-2 con grande classe. Berrettini ha vinto 16 degli ultimi 17 match giocati sul rosso in tornei ATP 250.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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