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Masters1000 Montecarlo, Djokovic: "Non sono arrugginito, lo dimostrerò contro Sinner"

DaOAsport

Aggiornato 14/04/2021 alle 08:48 GMT+2

TENNIS - Novak Djokovic torna in campo oggi dopo ben 52 giorni dall’ultimo match disputato. Non avendo preso parte al Miami Open, infatti, il numero uno del mondo non gioca una partita ufficiale dalla finale (vinta) degli Australian Open. Era il 21 febbraio per amor di precisione.

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Credit Foto Eurosport

Novak Djokovic torna in campo oggi dopo ben 52 giorni dall’ultimo match disputato. Non avendo preso parte al Miami Open, infatti, il numero uno del mondo non gioca una partita ufficiale dalla finale (vinta) degli Australian Open. Era il 21 febbraio per amor di precisione. Una vera e propria eternità se si pensa ai ritmi forsennati del tennis moderno. Un bel punto di domanda per il serbo dal punto di vista fisico, che si ripresenta in campo in un secondo turno del Masters 1000 di Montecarlo tutt’altro che agevole, contro il nostro Jannik Sinner.
Il numero 1 del mondo in questi due mesi di stop ha lavorato duramente e recuperato la forma fisica dopo il problema agli addominali accusato a Melbourne e, a quanto pare, tutto sembra andato per il meglio, secondo quanto rivela il nativo di Belgrado: “Ho avuto tanti momenti nella mia carriera in cui non ho giocato tornei per un paio di mesi, ma sono sempre tornato competitivo” le sue parole riportate da TennisWorldItalia.com.
“Non credo di dover fare nulla di speciale nella mia preparazione per sentirmi a mio agio in campo – prosegue – Mi sono allenato parecchio sulla terra battuta negli ultimi tempi, ho cominciato a lavorare sodo poco dopo essermi cancellato da Miami. Inoltre risiedo a Montecarlo insieme alla mia famiglia, quindi è stato tutto più semplice. Mi sento fisicamente e mentalmente pronto”.
L’evento del Principato sarà, ovviamente, ancora a porte chiuse per le ben note problematiche legate alla pandemia. L’assenza dei fan è uno degli aspetti che più colpisce i protagonisti in campo: “Ovviamente è un peccato che non ci sia la gente sugli spalti, ma è comune a tutte le discipline in questa fase storica. Spero che un giorno non troppo lontano si potranno accogliere nuovamente i tifosi nei grandi tornei del circuito”.
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