Musetti ai quarti di finale: il derby è 'un flop', Berrettini non entra in partita e vittoria facile di Lorenzo che passa 6-3 6-3
TENNIS, MONTE CARLO MASTERS - Il derby italiano è a lungo un monologo di Lorenzo Musetti anche a causa della 'giornata no' di un Matteo Berrettini fallosissimo dal fondo e affetto da qualche problema alla pianta del piede destro. Musetti passa per 6-3 6-3 senza mai concedere nemmeno palla break e vola ai quarti di finale: troverà Tsitsipas o Borges.
L'esultanza di Lorenzo Musetti a Monte Carlo
Credit Foto Getty Images
dall'inviato a Monte Carlo. La spiegazione alla partita, probabilmente, l'abbiamo avuta soltanto dopo un'oretta e venti minuti, quando Matteo Berrettini - fin lì sostanzialmente inconsistente e da qualche minuto aggrappato solo al servizio - ha chiesto l'ingresso del fisioterapista per farsi medicare la pianta del piede destro. Fino a quel momento, infatti, avevamo assistito a un sostanziale monologo di Lorenzo Musetti. Non che il carrarino poi avesse fatto cose clamorose; casomai si era limitato a tenere in campo la palla il più possibile contro un Berrettini che fino al momento della sospensione aveva colpito la 'bellezza' di 38 errori non forzati; quasi tutti, per altro, con 'il suo' dritto.
Che ci fosse qualcosa di strano dietro il 'flop' fin lì di Berrettini era evidente. L'abbiamo compreso, appunto, definitivamente, solo dopo l'ingresso in campo del medico. Ha deluso, insomma, il 'derby d'Italia'. Chi si aspettava spettacolo non è stato accontentato. Del resto, questa nobile disciplina, prevede di 'default' che i contendenti in campo siano due. Oggi, purtroppo, è stato ce n'è stato uno solo.
Musetti dal canto suo ci ha messo tutta l'attenzione possibile, limitandosi appunto a far giocare fin da subito un Berrettini troppo falloso per essere vero. E a muoverlo con sapienza lungo la linea di fondo. Tre, i vincenti di Lorenzo nel primo set; perché a gonfiare il punteggio del carrarino c'erano i 22 non forzati di Matteo, incapace di trovare continuità soprattutto con il suo micidiale dritto.
Una musica che non è mai cambiata. Il secondo set ripartiva con un break 'a freddo' di Musetti e un Berrettini che solo grazie all'orgoglio e alla sua prima di servizio a 220km/h evitava di finire sotto 0-3 e servizio Musetti.
Lorenzo si prende così un comodo accesso ai quarti di finale, chiudendo una partita evidentemente segnata dalle condizioni dell'avversario, da capire fino a che punto fisiche e da che punto poi, invece, mentali (e questo proveremo a scoprilo più tradi in sala stampa). Per Musetti ai quarti uno tra Tsitsipas o Borges, ultimo match di giornata qui sul Centrale.
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