Musetti post finale con Alcaraz: "Avrei avuto bisogno di un altro set, ma il mio fisico non ne aveva più"
TENNIS, MONTE CARLO MASTERS - Lorenzo Musetti ha parlato in conferenza stampa dopo la finale persa contro Carlos Alcaraz a Monte Carlo: "Ero sorpreso positivamente dal set disputato. Ma sapevo che sarebbe stata lunga perché lui avrebbe alzato il livello. Il fisico però non mi ha retto più, non mi ha permesso di darmi una chance fino alla fine".
Musetti, un gran primo set poi Alcaraz sale in cattedra: il meglio della finale in 130"
Video credit: SNTV
dall'inviato a Monte Carlo. Lorenzo Musetti ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta in finale contro Carlos Alcaraz. Così sulla partita e le sue condizioni: "Non so ancora cosa sia, ma dovremo fare degli esami nei prossimi giorni. Non ho potuto finire il match bene, ma in finale uno non si vuole ritirare, anche se non ero più in grado di giocare. Probabilmente la lunga settimana anche ha inciso. Nel primo set ho giocato il miglior tennis, sentivo la palla molto bene, ma al tempo stesso fisicamente già non stavo molto bene e ho provato a giocare a testa libera. Però alla fine la fatica, lo stress delle partite precedenti, erano lì e non ho potuto finire come avrei voluto".
Su cosa si porta via
"Un sacco di cose positive. Ho raggiunto tanti obiettivi. Ora mi devo settare un altro obiettivo, devo essere ambizioso anche perché la Top 10 non è ancora arrivata. È quello il principale obiettivo di questa stagione. Non voglio usare scuse comunque, Carlos ha meritato la vittoria. Solo è stato un peccato non poter giocare il miglior tennis fino alla fine. Non andrò a Barcellona, mi prenderò una settimana di riposo, poi andrò a Madrid".
Sul poter battere tutti sulla terra
"È la mia superficie preferita, il mio habitat naturale. Questa settimana mi ha dato la fiducia di poter essere ancora più ambizioso. Non ho molti punti da difendere, spero di poter fare bene specialmente al Roland Garros. So di avere al livello per poter stare al top sulla terra, è la superficie che mi dà più opzioni per il mio gioco".
Sull'ultimo anno, cosa ha imparato
"Sicuramente a non sottovalutarmi e cercare di essere più ambizioso. Cercare di trovare nuovi stimoli, perché l'atleta ha un po' la solita routine e a volte si fa fatica con gli stimoli. Cercare di affrontare determinate cose con più leggerezza e godersi il momento. È quello che ho fatto da quest'anno in avanti, e i risultati sono dovuti anche a questo, non credo sia una coincidenza".
Sulle condizioni fisiche già prima della partita
"Anch'io sono rimasto sorpreso all'inizio di me stesso, perché stamattina il risveglio non è stato dei mgiliori, sentivo molti acciacchi dei match precedenti. Ero sorpreso positivamente dal set disputato. Ma sapevo che sarebbe stata lunga perché lui avrebbe alzato il livello. Il fisico però non mi ha retto più, non mi ha permesso di darmi una chance fino alla fine. Non mi permetteva di disputare una partita al livello per battere Carlos. Mi serviva un altro set così ma non ne avavevo più".
Per il salto ulteriore cosa serve?
"Sul lato fisico non credo molti cambiamenti. C'erano quattro ore di differenza tra me e Carlos, praticamente due partite in meno. Ho battuto gente fisicamente preparata come Tsitsipas e de Minaur, ma anche Lehecka. Ci sono tante cose. La consapevolezza di poter stare a queto livello ti fa migliorare. Poi ovviamente ci sono ancora cose da fare tecnicamente, e anche da un putno di vista mentale. Ma non mi posso lamentare di come ho gestito questa settimana".
Sul parlare tanto col team
"Ho tanta fiducia in Simone dal punto di vista tecnico ed emotivo. A volte da fuori sembra troppo quello che ci diciamo, ma dal mio punto di vista lo necessito, tanto ormai il coaching è approvato. Se la comunicazione è sana porta a risultati e questa settimana ne è la prova. Ho trovato tante informazioni importanti in tanti momenti delicati del match. Per me è importante".
Sulle aspettative
"Quando ho meno aspettative addosso magari dimostro qualcosa di più, però questa settimana non è stato il caso perché ho soffeto dall'inizio. Poi man mano che sono andato avanti ho trovato il feeling giusto, perché il mio gioco sulla terra può dare fastidio a tutti i giocatori del circuito o quasi tutti. Amburgo nel 2022 e qui sono state due settimane completamente diverse, ma nel 2022 era tutto più nuovo, era tutto una sopresa".
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