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Tennis, ATP Napoli 2022: trionfa Lorenzo Musetti, suo il derby in finale con Berrettini

Simone Eterno

Aggiornato 23/10/2022 alle 22:21 GMT+2

TENNIS - Lorenzo Musetti vince il 2° titolo ATP della sua carriera superando Matteo Berrettini nella finale dell'ATP 250 di Napoli: 7-6(5) 6-2 il punteggio che vale al carrarino il secondo successo dopo quello preso a luglio ad Amburgo contro Alcaraz. Da lunedì Musetti sarà n°23 del mondo. Per Berrettini qualche problema fisico nel secondo set ma soprattutto Nitto ATP Finals sempre più lontane...

Lorenzo Musetti col trofeo dell'ATP Napoli

Credit Foto Imago

Una crescita costante, continua. Dopo il titolo ad Amburgo, lo scorso luglio, contro colui che sarebbe diventato a breve il nuovo n°1 del mondo – Carlos Alcaraz – il secondo titolo ATP della carriera di Lorenzo Musetti arriva in un’altra occasione non banale: un derby, a Napoli, contro Matteo Berrettini.
Musetti si è imposto con una partita di grandissimo spessore sul veloce outdoor napoletano, issandosi a un livello tennistico ormai in costante crescita. Se del carrarino infatti si conoscevano da tempo estro e doti naturali, il processo di crescita di Musetti è stato evidente nella gestione della partita e sullo schema servizio-dritto. E’ con il fondamentale di battuta che Musetti sta scalando la classifica ATP – da lunedì aggiornerà il best ranking a 23 – e sta trovando aiuto in tutti i quei momenti in cui la partita lo richiede. Ma non solo. Ci sono testa e soluzioni tecniche molto spesso corrette, qualità che nell’iniziale esplosione del suo talento, la sua primissima parte di carriera, non sempre si erano viste.

La partita

Si sono invece viste oggi a Napoli, contro un Matteo Berrettini acciaccato sì ma senza dubbio competitivo per tutto il primo set, durato la bellezza di 82 minuti. Un’ora e 22 di battaglia vera in cui Musetti e Berrettini – e non lo scriviamo per il troppo spesso abusato campanilismo – hanno messo su per davvero una bellissima partita. Una partita in cui 6 dei primi 8 game erano finiti ai vantaggi; dove all’equilibrio nel punteggio si contrapponeva una serie di soluzioni tattiche piuttosto interessanti. Berrettini, nonostante il problema al piede che già lo aveva afflitto contro McDonald in semifinale, aveva mostrato una buona brillantezza in tanti avanzamenti sulle palle corte; Musetti, di contro, fin da subito, aveva mostrato l’incisività al servizio e la capacità di reggere con Matteo anche sulla diagonale del dritto. La differenza, in sostanza, si è vista poi tutta al tie-break, dove Lorenzo ha risposto meglio e giocato molto più solido di un Berrettini tradito sul mini-break dalla sua arma migliore: il dritto.
Visto scappar via il primo set durissimo, Berrettini ha risentito del contraccolpo, cedendo immediatamente il break anche in apertura del secondo parziale e, più in generale, palesando un’inferiore mobilità e una maggiore fallosità. Caratteristiche che non potevano portare a nulla di buono contro un Musetti così in palla e che, anche nell’unico momento di difficoltà del secondo set – il sesto game – ne è uscito alla grande.
Il tanto discusso torneo di Napoli (anche oggi da segnalare quasi mezz’ora di ritardo rispetto all’orario previsto e i problemi di trasmissione a livello internazionale della prima mezz’ora di gioco) lancia così un paio di segnali chiari per l'immediato futuro. La conferma di un Musetti che vede ormai lì a poco più di 100 punti l’accesso in Top20; e il quasi certo addio alle speranze di qualificazione a Torino per Matteo Berrettini. La contemporanea vittoria di Felix Auger-Aliassime all’ATP di Anversa mette l’italiano a 850 punti esatti dal settimo e ultimo posto buono per qualificarsi alle Nitto ATP Finals. Gap che Berrettini dovrebbe provare a ricucire nei 1500 punti rimasti tra Vienna e Parigi Bercy. Una rimonta quasi impossibile, a meno che per Matteo non arrivino due vittorie in entrambi i tornei; e viste le comunque complicate condizioni fisiche attuali del romano, sperare, appare - purtroppo - un esercizio piuttosto arduo.
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