Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Tennis, Rafael Nadal: "Non so più cosa sia giocare senza dolore"

DaOAsport

Pubblicato 07/11/2020 alle 11:44 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Spain's Rafael Nadal returns the ball to Spain's Pablo Carreno Busta during their men's singles quarter-final tennis match on day 5 at the ATP World Tour Masters 1000 - Paris Masters (Paris Bercy) - indoor tennis tournament at The AccorHotels Arena in Par

Credit Foto Getty Images

Rafael Nadal in questa anomala stagione ha dimostrato una volta di più di che pasta è fatto. Nonostante la delusione per l’eliminazione ai quarti di finale degli Internazionali d’Italia per mano di Diego Schwartzman, non ha mai accampato scuse e ha ripreso a lavorare ancora con maggiore intensità. Gli sforzi sono stati ripagati con il decimo trionfo al Roland Garros e proprio nella giornata di oggi il maiorchino si giocherà anche l’accesso alla finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy.
In un’intervista rilasciata a Marca, Rafael Nadal ha parlato dei problemi fisici che ha dovuto affrontare durante la sosta forzata a causa dell’emergenza sanitaria:
L’interruzione è stata un bene per le mie ginocchia, ma non per i miei piedi. È stato devastante e ho passato tre mesi andando a Barcellona per farmi curare. Volevo allenarmi ma non potevo muovermi. Non ricordo cosa sia giocare senza dolore.
picture

Rafael Nadal

Credit Foto Getty Images

Una confessione molto forte ai microfoni di Bertín Osborne, che rende ancora più speciale quanto fatto dal numero 2 del mondo nelle scorse settimane. E sulla finale al Roland Garros aggiunge: “Ho giocato la partita migliore nel giorno in cui ne avevo più bisogno. È, senza dubbio, una delle migliori finali che abbia mai giocato. Le condizioni erano più favorevoli a Djokovic, ecco perché era più favorito di me. Poi è andato tutto in quel modo non vedevo l’ora“.
La carriera di Nadal è stata costellata di successi eppure c’è stato chi nel 2005 aveva praticamente spento ogni velleità di trionfo del maiorchino: “Nel 2005 alcuni medici mi dissero che non sarei più stato in grado di giocare ad alta intensità. La soluzione mi è stata data dal dottor Maceiras e sono andato a Portland per far realizzare delle scarpe personalizzate in modo che le solette potessero adattarsi. Dicono che avrei giocato fino a 26 anni e invece eccomi ancora qui“.
salvatore.serio@oasport.it
picture

I 5 colpi più belli di Nadal al Roland Garros 2020

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità