Masters Parigi-Bercy - Musetti-Djokovic 0-2: il serbo vince 6-0, 6-3 e vola in semifinale. Affronterà Tsitsipas
Aggiornato 05/11/2022 alle 11:19 GMT+1
MASTERS PARIGI-BERCY - One man show del serbo, che spazza via dal campo Lorenzo Musetti e vince con il punteggio di 6-0, 6-3 in un’ora e 13 minuti di gioco. Non c’è stata realmente partita alla Accor Arena, con Nole capace di raggiungere l'ottava semifinale nel torneo francese. Affronterà Stefanos Tsitsipas, vittorioso sull'americano Tommy Paul (6-2, 6-4).
Inutile nascondersi, ci aspettavamo qualcosina in più. Il modo in cui Musetti aveva battuto Ruud lasciava presagire una partita equilibrata, almeno un testa-a-testa intrigante, non di certo un 6-0, 6-3 in 73 minuti di gioco. Purtroppo, però, non è stata one of those night per il tennista carrarino, che non è mai riuscito ad entrare in partita e ha sofferto tantissimo la pressione di un Nole in versione extra-lusso. Probabilmente anche qualche problema di respirazione per l’italiano, oltre ad un tennis che letteralmente non camminava. I colpi a metà campo, i pochissimi vincenti, lo scambio sempre in difesa. Djokovic ha giocato al meglio, come a Tel Aviv e all'Astana Open, ma di certo questo (e sottolineiamo solo quello di oggi) Musetti lo ha aiutato. Pazienza, ci saranno sicuramente altre chance in futuro, come tra l’altro gli ha augurato lo stesso Novak prima del match. Per il serbo, che invece ha tanti motivi per sorridere del presente senza pensare più di tanto al futuro, è l’ottava semifinale a Bercy, con la possibilità di volare in finale per quello che sarebbe il suo settimo titolo parigino. Sicuramente uno dei suoi tornei preferiti.
La cronaca del match
Sul primo set c’è poco da dire. Anzi, pochissimo. Djokovic lo vince con una scioltezza da far spavento, piegando la flebile resistenza di Musetti in poco più di 20 minuti (24, per la precisione). Break nel secondo game, break nel quarto game e poi la comoda chiusura in 6-0 con il terzo break consecutivo. Inizio da incubo per Lorenzo, che oltre al tennis contratto (soprattutto il servizio, ma pure il rovescio e il dritto non camminano) lamenta anche qualche problema di respirazione, come se non riuscisse a spezzare il fiato. Il conteggio dei punti è quasi uno scherzo: 25 a 8 per il serbo.
Il secondo parziale va un po’ meglio. I primi due game sono interlocutori, poi Djokovic accusa un passaggio a vuoto e Musetti ne approfitta come un rapace. Servizio e break del 2-1. La partita gira in un secondo, tanto che il toscano si ritrova in vantaggio dopo 38 minuti senza vincere nemmeno un game. Il merito, però, se così possiamo chiamarlo, va diviso con il serbo, che sbaglia quasi tutto e lascia spazio all’italiano. Finalmente sembra esserci partita, pensiamo, ma con la stessa velocità con cui si è trovato in vantaggio Musetti torna sotto. Controbreak di Nole, servizio comodo e poi di nuovo break, il quinto nel match, che indirizza la partita in maniera definitiva. Il finale recita 6-3 e ottava semifinale a Bercy per il cannibale di Belgrado.
Avanti anche Tsitsipas, se la vedrà con Nole
Ci ha messo 78 minuti, cinque in più di Djokovic, e ha concesso 6 game, tre in più dell’ex numero 1 del mondo, ma il risultato è stato il medesimo. Stefanos Tsitsipas stacca il pass per la semifinale dell’ultimo Masters 1000 dell’anno superando l’americano Tommy Paul con il punteggio di 6-2, 6-4. Una partita simile a quella del serbo per il nativo di Atene: sempre in gestione, poche forzature e chirurgico in zona break, sia in attacco che in difesa (10/10, 7 salvate e 3 vinte). Domani sera, nel main event all’Accor Arena, affronterà per l’undicesima volta il 6 volte campione del torneo: il bilancio è 8-2 per il serbo, ma Stefanos vuole lottare fino all’ultimo game.
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