Internazionali d'Italia, Malagò: "Djokovic non deve giocare a Roma, sarebbe sbagliatissimo"
DaEurosport
Aggiornato 22/02/2022 alle 11:58 GMT+1
INTERNAZIONALI D'ITALIA - No categorico del presidente del Coni alla presenza del campione serbo nel torneo romano, da non vaccinato: "Messaggio sbagliatissimo"
Nuovo capitolo della telenovela Djokovic. Mentre il campione serbo è tornato in campo a Dubai (vincendo contro il nostro Lorenzo Musetti), la sua presenza ai prossimi Internazionali d'Italia in programma a Roma agli inizi di maggio non smette di far discutere e il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha espresso la sua contrarietà:
"Se è giusto che Djokovic partecipi agli Internazionali di tennis a Roma da non vaccinato? Assolutamente no. Perché ammesso e non concesso che uno si faccia la doccia in un camper, che mangi e dorma da solo e in situazioni di fortuna, è il messaggio che è sbagliatissimo. Ogni giorno ricevo mail di mamme e papà imbufaliti per il fatto che i loro figli non possono fare sport per le regole sul green pass. Spiegatemi come facciamo a dire a queste persone che c’è una legge dello Stato che impedisce di fare sport ai loro figli e invece autorizza chi viene dall’estero".
Caso Djokovic, posizioni contrastranti della politica
Una posizione decisamente diversa da quella espressa la scorsa settimana dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, che aveva sostanzialmente detto sì alla presenza di Djokovic per le attuali regole che permettono di giocare a tennis (sport individuale e non di contatto) in Italia con il semplice green pass base (quindi con la certificazione di negatività dei tamponi) senza necessariamente avere quello rafforzato (vaccinati o guariti dal Covid), obbligatorio però per dormire in un albergo o mangiare in un ristorante. Le dichiarazioni della Vezzali erano state contestate da diverse forze politiche proprio per il "messaggio sbagliato" (richiamato da Malagò) e fra gli altri anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si era dissociato.
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