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Bolelli, la gioia dura poco: passa Sousa

Simone Eterno

Aggiornato 25/09/2015 alle 18:48 GMT+2

Dopo l'exploit contro la testa di serie numero 1 Tomas Berdych, il bolognese si ferma a sopresa contro il portoghese Joao Sousa: 7-6 (7), 7-6 (1) il punteggio. Per Bolelli ancora una volta fatali, quindi, i quarti di finale

Simone Bolelli

Credit Foto LaPresse

E’ ancora una volta la legge del ‘giorno dopo’ a fare capolino nel tennis. Dopo l’exploit contro Tomas Bardych – prima vittoria in carriera contro un Top5 – ecco il ko a sorpresa del turno dopo. Si ferma ai quarti di finale Simone Bolelli. O meglio, si ferma ancora una volta ai quarti di finale; dei 13 giocati in carriera nei tornei ATP infatti, solo in 3 occasioni il bolognese è riuscito a fare il passo in più: Monaco di Baviera 2008, Zagabria 2008 e San Paolo 2013. Una sorta di tabù che alla soglia dei 30 anni delinea evidentemente dei limiti per Bolelli, che con un tabellone potenzialmente aperto o quantomeno giocabile alla pari con tutti gli avversari, si è fermato invece sul più bello.
Sì perché il portoghese Joao Sousa era un avversario ghiotto per il passaggio in semifinale, dove per giunta Bolelli avrebbe potuto trovare un Dominic Thiem – vincitore della sfida con Istomin – certamente insidioso ma al tempo stesso non imbattibile. Un problema però che Bolelli non si dovrà porre. Nel quarto di finale contro Sousa infatti il tennista di Budrio è stato beffato per ben due volte al tie-break. Tiratissimo quello del primo – finito 9-7 a favore di Sousa e dove Bolelli si è prima trovato a rimontare e poi non sfruttare un clamoroso set point arrivato su un dritto da giocare a campo aperto – e completamente scappato quello del secondo, dove l’azzurro ha semplicemente giocato male tutte le sue opportunità, dimostrando pochissima freschezza sia fisica che, soprattutto, mentale.
Insomma, la ghiotta chance arrivata dopo il ko rifilato a Berdych è ancora una volta scappata. Simone Bolelli perde così l’occasione di rientrare tra i primi 50 del mondo… Ma soprattutto quella di provare a giocarsi la seconda finale ATP della carriera 7 anni dopo la prima volta. Peccato.
A completare il quadro selle semifinali sarà la sfida Bautista Agut-Raonic. Lo spagnolo ha superato con un netto 6-2, 6-3 il francese Lucas Pouille mentre Milos Raonic ha spazzato via Tommy Robredo con un perentoprio 6-1, 6-2.
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