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Nadal vs Federer: da Shanghai a Londra passando per Parigi, 4000 punti per un solo trono

Simone Eterno

Aggiornato 09/10/2017 alle 11:58 GMT+2

Il successo del maiorchino nell'ATP 500 di Pechino ha portato a 2370 punti il gap di distacco tra lui e lo svizzero nella lotta alla posizione di n°1 alla fine dell'anno. Per Federer le chance di rimonta sono poche e già a Shanghai sarà il momento del bivio decisivo. Nel mentre, Nadal, prosegue spedito verso un obiettivo impensabile un solo anno fa.

Roger Federer and Rafael Nadal of team Europe react during the match

Credit Foto Reuters

Una prima parte di stagione caratterizzata solo da finali – o sconfitte con Federer –; un dominio totale, netto e incontrastato nella parte centrale dell’anno giocata sul rosso; un incredibile finale di stagione con il successo allo US Open e il prosieguo in Cina nella parte indoor.
Solo un anno fa in pochi avrebbero pronosticato un 2017 di questa portata per Rafael Nadal, ma sulla strepitosa qualità dell’annata del maiorchino ci siamo più volte espressi e da questo punto di vista, il successo arrivato domenica a Pechino, non rappresenta una grande novità.
Semmai, di Nadal, in questa prima uscita indoor, ha sorpreso la condizione fisica, col maiorchino apparso a Pechino a un livello di forma ancor più elevato rispetto a quello ammirato a New York.
Evidentemente, tra il non detto della conferenza stampa post-titolo, Nadal ha posto come reale obiettivo di fine anno non solo terminare la stagione da numero 1 della classifica ATP, quanto portarsi a casa anche uno dei prestigiosi sigilli che ancora manca in bacheca: il Masters di fine anno.
Un torneo in cui Rafa è sempre arrivato scarico sia a livello di condizione che psicologicamente, come più volte dimostrato da quelle “lamentele” – virgolettato d’obbligo – di un Nadal che avrebbe voluto per le Finals un’organizzazione diversa, con una superficie che variasse di anno in anno...
Ci si qualifica giocando su quattro superfici diverse, ma da quando mi sono qualificato per la prima volta il Masters si è sempre giocato sul cemento indoor. Non è giusto che un tennista come me non possa mai giocare su una superficie più favorevole. Nel mio caso, ho sempre giocato nelle condizioni peggiori. Mi piace molto la 02 Arena, ma potrebbero costruire un campo in terra battuta anche lì...
*Rafa Nadal alle ATP Finals, novembre 2015
Un problema che il maiorchino potrebbe non avere quest'anno, con solo 4 tornei in calendario - gli stessi di Federer - prima dell’arrivederci al 2018: Shanghai (1000), Basilea (500), Bercy (1000) e appunto le ATP Finals (1500).
In palio un totale di 4000 punti ATP che sia lui che il rivale Roger Federer potranno contendersi senza più nulla da difendere.
Il successo a Pechino ha permesso a Nadal di allungare sullo svizzero di altri 410 punti, portando a 2370 punti il divario in classifica. Traduzione? A Federer, per chiudere l’anno da numero 1, serve più o meno un miracolo.
Federer, Nadal - Shanghai - Infographic 2017
Su per giù lo stesso che fu in grado di portare Andy Murray nella passata stagione, quando con uno sprint clamoroso portò via tra Asia e Londra il sorpasso su Djokovic all’ultima curva, conquistando l’obiettivo di una vita.
Obiettivo che però pare non essere tale per Federer, che proprio in questi minuti nella confernza stampa di presentazione del Masters 1000 di Shanghai si è dichiarato piuttosto rilassato a riguardo, sottolineando come il finale di stagione, in realtà, non fosse uno dei suoi obiettivi a inizio anno.
Vedremo se l’appetito, allo svizzero, verrà mangiando. E se si ripresenterà al miglior livello qui in Cina. Nadal ha ampiamente dimostrato di esserlo in quel di Pechino, e chiaro è che da Shanghai – più che dalla snobbatissima Parigi Bercy – si capiranno le reali velleità dello svizzero alla posizione di vertice del ranking. Dovesse infatti Nadal mantenere più o meno il vantaggio accumulato, il discorso numero 1 potrebbe dirsi praticamente chiuso. Anche perché, questo Rafa, a Londra, ne siamo certi, si presenterà questa volta per portar via l’ultimo trofeo che ancora manca tra i 75 conquistati nella straordinaria carriera. Buona battaglia a tutti.
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