Novak Djokovic stringe i denti e ci prova ma Valentin Vacherot prosegue la sua favola a Shanghai e centra la sua prima finale
MASTERS 1000 SHANGHAI - Si spengono in semifinale le ambizioni di Novak Djokovic di tornare a giocare la finale in un Masters 1000 a 38 anni e 4 mesi, il fuoriclasse serbo - afflitto dal mal di di schiena che lo ha tormentato a metà primo set, costringendolo a chiamare per tre volte il medical miete out, abdica contro Valentin Vacherot che a 26 anni batte il fenomeno 6-3, 6-4.
Vacherot firma l'impresa della vita, Djokovic ko in due set: il match in 2'
Video credit: Eurosport
La favola è completa. Valentin Vacherot, n°204 del mondo, è il primo giocatore monegasco a centrare una finale di un torneo Masters 1000. Il 26enne del Principato ha completato l’ennesimo scalpo da urlo a Shanghai in queste due settimane da fiaba battendo nientepopodimeno che Novak Djokovic, che prova a stringere i denti per gli acciacchi e il mal di schiena ma è costretto ad abdicare in semifinale 6-3, 6-4 dopo 1 ora e 42 minuti di partita.
Nonostante la condizione fisica non al top del fuoriclasse serbo – che è stato costretto a richiedere tre medical time out per il mal di schiena, fra il primo e il secondo set, e per larghi tratti di partita è apparso sull’orlo del ritiro – Vacherot ha giocato una partita incredibilmente solida non concedendo mai il fianco al campionissimo e non perdendo mai la bussola nemmeno nel corso del nono gioco del secondo set, quando Djokovic dal suo risicatissimo serbatoio di energie sembrava essere vicinissimo a strappare il break dopo essersi aggiudicato un portentoso scambio da 28 colpi. Vacherot anche in quel caso però è stato granitico e alla fine a suon di servizi, colpi profondi e scambi intensi è riuscito a portarsi a casa con merito l'ennesimo scalpo e un successo che lo proietta non solo fra i primi 100 del mondo ma gli permettono di riscrivere tutta una serie di primati.
Vacherot battendo Djokovic è diventato il giocatore col ranking più basso a qualificarsi all'ultimo atto di un torneo Masters 1000, oltre che il primo tennista a qualificarsi per la finale di un Masters 1000 avendo vinto solo una partita di singolare nell'anno solare prima del via di questo torneo. Ed ora Vacherot giocherà una finale storica proprio con il cugino Arthur Rinderknech (che ha surclassato in tre set in rimonta il russo Medvedev), in un ultimo atto assolutamente inedito visto che mai nella storia di un Masters 1000 due cugini si erano sfidati.
Per Djokovic, l'obiettivo di vincere il 101° torneo e diventare il più 'anziano' giocatore a centrare una finale di un Masters 1000 (38 anni e 4 mesi) svanisce nel modo più amaro ma onorevole con una standing ovation da brividi del Centrale di Shanghai, il bellissimo saluto a fine partita con Vacherot ("Te lo meriti") e la consapevolezza di aver dato tutto nell'arco di queste due settimane, in cui fra dolori alla caviglia, acciacchi, caldo asfissiante ha davvero dato tutto in campo. Da sottolineare anche come si rinnovi una tradizione piuttosto particolare contro i giocatori fuori dalla Top 100 del ranking ATP, visto che il serbo per la sesta partita consecutiva è stato costretto ad arrendersi da un giocatore fuori dai 100 del mondo (prima di Vacherot era toccato a Daniel, Klizan, Vesely, l'azzurro Nardi e Opelka).
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Djokovic a capo chino
Credit Foto Getty Images
LA CRONACA DEL MATCH
E’ Djokovic ad approcciare meglio il match e piazzando subito il break in apertura contro un Vacherot che però non si scompone e riesce subito a strappare il contro-break e a tenere il turno di battuta. Si prosegue sui binari dell’equilibrio fino a quando nel corso del quinto game, Nole inizia ad accusare dolori alla schiena e richiede il primo medical timeout. Il serbo prova a ripresentarsi in campo ma fatica all’inverosimile e così Vacherot ha vita facile ad aggiudicarsi il primo set 6-3.
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Djokovic massaggiato dal fisioterapista durante uno dei medical timeout chiamati
Credit Foto Getty Images
Nel secondo set la leggenda serba dà veramente tutto quello che ha per rimanere in partita, disinnescando subito due palle break in apertura e iniziando a trovare ritmo in battuta. Vacherot però ha il merito di rispondere colpo su colpo rimanendo incollato nel punteggio e a piazzare la zampata nel nono gioco, quando pochi minuti dopo aver perso un folle scambio da 28 colpi che scalda il pubblico di Shanghai, col servizio vola sul 5-4 e si guadagna la chance di servire per il match. Dopo aver fallito il primo match point, Vacherot non trema e col servizio concretizza la seconda palla match si regala l’ennesima vittoria clamorosa di queste due settimane da incorniciare. E la notizia migliore è che il bello deve ancora venire...
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