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Sinner-De Minaur, amici-nemici: da Milano a Toronto, il cerchio si chiude

Matteo Zorzoli

Pubblicato 13/08/2023 alle 14:21 GMT+2

MASTERS TORONTO - L'azzurro e l'australiano, spesso compagni di doppio, si sono sfidati nel singolare quattro volte in carriera. Il bilancio è schiacciante: 4-0 a favore di Sinner che domenica sera insegue il primo grande titolo e la 6ª posizione nel ranking mondiale

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"Alex è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato questa settimana: ci siamo già affrontati tante volte e sappiamo cosa attenderci l'uno dall'altro. Sentire la pressione è un privilegio" [Jannik Sinner]
L'avevamo già scritto ieri e a maggior ragione dopo aver visto la semifinale contro Tommy Paul lo ribadiamo: a Toronto Jannik Sinner ha l'occasione della vita. Motivo? Presto detto: l'azzurro ha sempre battuto Alex De Minaur, suo avversario in finale. E lo ha fatto in 4 precedenti spalmati negli anni, dal 2019 al 2022. Quest'ultimo aspetto racconta il vantaggio psicologico di Jannik che conosce benissimo l'australiano, ci ha giocato più volte in coppia nel doppio, anche nelle prime fasi del Masters 1000 canadese (divertente il video diffuso da Tennis Tv in cui i due decidono chi deve rispondere sul deciding point facendo pari o dispari. Hanno poi perso la partita contro Jean-Julien Rojer e Marcelo Arevalo). Sono amici, De Minaur ha due anni in più, e si sono sfidati nel singolare per la prima volta alle Next Gen Finals 2019.
A Milano vinse l'allora allievo di Riccardo Piatti in tre mini-set. Poi è arrivata Sofia nel 2020 (erano i quarti di finale: in quella settimana Jannik in Bulgaria vinse il suo primo titolo ATP), gli Australian Open e Madrid, entrambi nel 2022: il 24enne di Sidney ha sempre mostrato di fare terribilmente fatica nel tenere il ritmo imposto dal ragazzo di Sexten, con una totale assenza di piani B. Ma attenzione, quello visto nel 2023 è un De Minaur inedito...
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L'occasione della vita per entrambi

“Sinner è uno dei migliori colpitori in circolazione. Andrò in campo per fare il mio gioco, pronto mentalmente a competere fino alla fine. La cosa che mi rende più orgoglioso è la versatilità che sono riuscito a costruire. La capacità di avere più di un piano da tradurre in campo” [Alex de Minaur]
L'aussie è alla sua quarta finale stagionale: la prima l'ha vinta ad Acapulco contro Paul, la seconda persa al Queen’s contro Alcaraz, la terza pure contro Tsitsipas una settimana fa a Los Cabos. In caso di successo salirebbe alla posizione n° 11 del ranking mondiale e n° 8 della Race to Torino (Sinner vincendo questa sera salirebbe a quota 4725 punti, al 6° posto, con il doppio sorpasso ai danni di Andrey Rublev e di Casper Ruud. E' saldo, invece, alla quarta posizione nella Race). Entrambi vanno a caccia del primo grande torneo in bacheca: un'iniezione di fiducia importante in vista degli US Open e del finale di stagione.
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