Ben Shelton è il nuovo re di Toronto: batte Kachanov in finale e vince il suo primo Masters 1000 in carriera. Sarà numero 6 al mondo da lunedì

MASTERS 1000 TORONTO - Il 22enne americano si impone in rimonta su Karen Khachanov (6-7, 6-4, 7-6) al termine di un match combattutissimo e durato quasi tre ore vincendo il suo terzo titolo in carriera, il primo in un Masters 1000: da lunedì salirà alla posizione numero 6 del ranking ATP. Gli Stati Uniti non vincevano il Master canadese da 22 anni: l'ultimo a riuscirci era stato Roddick nel 2003.

Shelton trionfa a Toronto: rivivi la finale con Khachanov in 2 minuti

Video credit: SNTV

Ben Shelton è il nuovo padrone di Toronto: il 22enne americano conquista il titolo (il terzo complessivo in carriera, il primo in un Masters 1000) battendo in finale Karen Kachanov al termine di un match combattuto, equilibrato e durato quasi tre ore: dopo avere vinto il primo set al tie-break, il russo subisce il ritorno di Shelton che si aggiudica il secondo e terzo parziale col punteggio di 6-4, 7-6.
Da lunedì il 22enne americano occuperà la posizione numero 6 del ranking ATP. Kachanov, invece, deve rimandare la festa per il secondo 1000 in carriera: il suo unico squillo rimane quello di Parigi-Bercy 2018 (in finale aveva sconfitto Djokovic in due set). Gli Stati Uniti tornano a vincere nel Master canadese dopo 22 anni: l'ultimo a riuscirci era stato Andy Roddick nel 2003.

La cronaca della partita

L'equilibrio nel primo set si spezza nel settimo game e il primo break è di Khachanov che, tuttavia, non sfrutta l'occasione quando va a servire sul 5-4: si va al tie-break e qui è Shelton a sprecare dopo essere stato avanti 5-4.
Nel secondo set lo statunitense è chirurgico, sfrutta la prima palla break nel nono game, ne cancella quattro a Khachanov nel game successivo e chiude 6-4 alla prima occasione utile.
Il terzo e decisivo set, come prevedibile, è una battaglia on serve: si va ancora al tie-break e stavolta è Shelton ad avere la meglio grazie a due mini-break: quando il diritto di Khachanov sull'ennesima accelerazione di Shelton finisce sul nastro, la festa del classe 2002 di Atlanta può finalmente avere inizio.
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Shelton: "Quando serviva ho giocato alla grande, sono stato cinico e resiliente"

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