Il 2008 di Novak Djokovic

Il 2008 di Djokovic è stato brillante ma non strepitoso. Ha dominato l'Australian Open perdendo un solo set in finale contro la sorpresa Tsonga, poi a marzo ha trionfato sul cemento USA di Indian Wells strapazzando in semifinale Rafa Nadal. Nei primi tre mesi dell'anno ha perso solo da Simon a Marsiglia, da un grande Andy Roddick a Dubai e dal sudafricano Andersona Miami. Il circuito ATP si è spostato sulla terra rossa e qui Djokovic si è tolto altre soddisfazioni: a Montecarlo è giunto in semifinale prima di ritirarsi contro Federer, al Foro Italico è vietato il nuovo Re di Roma grazie a meriti propri e alle sfortune (leggi ritiri) altrui.

Ritrova Nadal ad Amburgo e al Roland Garros, si ferma in semifinale e si convince che sfidare il maiorchino sul rosso piuttosto che sul cemento americano è tutta un'altra storia. A dire il vero il risultato non cambia sull'erba del Queen's, perché il mancino di Menacor lo sconfigge di nuovo, questa volta in finale. Nel tempio di Wimbledon Nole cade al 2° turno per mano di un redivivo Marat Safin, e una volta chiusa la parentesi 'erbivora' fa tappa in Nordamerica, per i Masters Series di Toronto e Cincinnati. Qui non trova sulla sua strada Nadal ma un avversario altrettanto ostico come Andy Murray, che lo batte due volte di fila, nei quarti in Canada e in finale negli States.

Il 2008 è l'anno dei Giochi Olimpici: Djokovic non si perde l'appuntamento di Pechino e regala alla Serbia una bella medaglia di bronzo, ma sarà ancora una volta Rafael Nadal a dargli un dispiacere e precludergli la lotta per il metallo più prezioso. L'ultimo Slam dell'anno torna invece a far sorridere Roger Federer che supererà Djokovic in semifinale.

Gli ultimi mesi di grande tennis raccontano della rinascita di Jo-Wilfried Tsonga che si riprende alla grande dopo l'intervento al ginocchio e a farne le spese (tra gli altri) sarà proprio il serbo, sconfitto prima nella finale di Bangkok e poi al Masters Series di Parigi Bercy. Il trionfo alla Masters Cup è storia recente: la Serbia festeggerà il suo campione assieme a Zimonjic e Nestor, vincitori del doppio e nuovi padroni della specialità davanti ai gemelli Bryan.

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Nole chiude l'anno al terzo posto della classifica ATP, dietro agli altri grandi rivali Nadal e Federer, proprio come era accaduto nel 2007: il vertice del ranking se lo sono scambiati solo i primi due. Forse il ruolo di terzo incomodo comincia a stargli un po' stretto, e d'altra parte il tennista di Belgrado non ha mai nascosto di voler puntare alla vetta, per dimostrare di essere il più forte. Al momento si deve accontentare del gradino più basso del podio, ma se Nadal è ancora troppo lontano, Fed-Ex adesso gli sta davanti di soli 10 punti...Prima di mettere ko Davydenko in finale a Shanghai, sarebbe bastato fare lo stesso con Tsonga nel girone eliminatorio per effettuare il sorpasso su Federer. Potrebbe ancora rimediare, giocando uno degli ultimi challenger della stagione per colmare l'irrisorio distacco con lo svizzero e iniziare il 2009 alle spalle di Nadal. Invece non lo farà, perché a Nole Djokovic interessa solo il trono di numero 1. Ed è pronto a rilanciare la sfida (contro Nadal, Federer, Murray...) a gennaio in Australia, la patria del suo primo Slam. Quanti ne arriveranno nel 2009?