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Zeppieri fa sognare, ma in finale ci va Alcaraz: semi-show ad Umago

Matteo Zorzoli

Aggiornato 30/07/2022 alle 20:58 GMT+2

ATP UMAGO – Il tennista romano incanta il Centrale istriano con la partita della vita: semifinale show piena di colpi di scena che termina 7-5 4-6 6-3 per il n° 5 del mondo e prima testa di serie del torneo dopo oltre tre ore di gioco e un infortunio alla caviglia

Giulio Zeppieri in semifinale a Umago contro Carlos Alcaraz

Credit Foto Imago

Umago (Croazia) - Il manifesto del tennis del futuro. La sfida tra i due 2003 Carlos Alcaraz e Giulio Zeppieri incanta il Centrale di Umago con colpi di scena e numeri spettacolari, ma alla fine vince la legge del più forte: 7-5 4-6 6-3 per il n° 5 del mondo e prima testa di serie del torneo dopo oltre tre ore di gioco e un infortunio alla caviglia. Sfiderà in finale il vincente di Sinner-Agamenone in campo a breve.

La cronaca del match

Zeppieri parte col piglio giusto, reggendo lo scambio con profondità e movimenti laterali fluidi. L'azzurro riesce addirittura a costruirsi la prima palla break del match, prontamente annullata da Alcaraz con un rovescio-missile incrociato. Nel game successivo la prima svolta: Giulio viene messo sotto pressione e dopo 17 punti perde il servizio al quarto tentativo spagnolo. Il romano non si disunisce e tiene alto il ritmo dello scambio, dimostrando grande personalità e solidità con la battuta. Ed ecco il secondo turning point della semifinale sul Goran Ivanisevic: da 40-0 Alcaraz, il 20enne laziale la ribalta e alla seconda palla break con un diritto lungo del 19enne di Murcia ristabilisce la parità e infiamma il Centrale di Umago schierato (quasi) tutto per lui. Il match diventa spettacolare, Giulio si gasa e nel nono game, da circolino rosso, conquista tre set point, ma non riesci a concretizzarli grazie a tre miracoli di Carlitos che sotto pressione sembra di un altro pianeta. Rimane la bellezza di questo punto da cineteca:
Il tennis, si sa, è crudele e nel gioco successivo l'enfant prodige iberico sale 0-40, Zeppieri infila due ace, ma un diritto steccato e prontamente rispedito indietro gli costa il turno al servizio. Alcaraz porta a casa il set 7-5 in 82 soffertissimi minuti. Tanti i momenti di nervosismo e poca lucidità, la stanchezza di 7 impegni in 11 giorni si fa sentire anche per lui.
Zeppieri continua il suo match senza contraccolpi. Tiene il primo turno di battuta del secondo set annullando una palla break, infilando 4 ace. Si prosegue on serve fino al terzo punto sul 2-2 quando in una discesa a rete Alcaraz mette giù male la caviglia destra, la stessa dell’infortunio di Madrid. Lo spagnolo chiede immediatamente il Medical Timeout e con qualche smorfia di dolore riprendere a giocare. Giulio ancora una volta non si lascia influenzare da agenti esterni e galvanizzato da un secondo set giocato da veterano piazza il break chirurgico per il 6-4. Dopo oltre due ore di gioco tutto da rifare.
Nel terzo set una reazione rabbiosa di Alcaraz consente al campione uscente del torneo di portarsi 3-0, ma cuore e coraggio di Zeppieri fanno ancora la differenza: 3-3 in un batter d’occhio. Il tennis dà il tennis toglie. Questa volta i problemi fisici toccano all’azzurro che durante uno dei tanti scambi estenuanti si blocca per crampi, fisiologici dopo quasi tre ore. L’inizio della fine: già perché Alcaraz sente l’odore del sangue e chiude la pratica 6-3, tirando un enorme sospiro di sollievo.
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