Draper esausto sbarra la strada a Musetti: niente finale per l'azzurro. 6-2 6-4 tra i rimpianti
Aggiornato 26/10/2024 alle 17:32 GMT+2
VIENNA - Il tennista carrarino s'inchina ancora a Jack Draper e vede sfumare il pass per la quarta finale stagionale. Il britannico stringe i denti e batte l'azzurro: 6-2 6-4 in un'ora e 48 minuti. Grande delusione per Lorenzo Musetti, che dopo l'impresa in rimonta contro Alexander Zverev s'immaginava tutt'altro epilogo. Per lui le ATP Finals sono definitivamente irraggiungibili.
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Lorenzo Musetti s'inchina ancora a Jack Draper e vede sfumare il pass per la quarta finale stagionale. A Vienna, come già accaduto in passato a Sofia e prima ancora alle Next Gen Finals del 2022, vince il britannico: 6-2 6-4 in un'ora e 48 minuti. L'azzurro, che dopo l'impresa in rimonta contro Alexander Zverev s'immaginava tutt'altro epilogo, viene surclassato nel primo set poi deve rincorrere anche nel secondo parziale ma ad un certo punto sembra prevalere sul rivale, che finisce le energie. Dopo numerose chance di controbreak non trasformate (ben 7!), Musetti ristabilisce la parità ma sul 4-4 si butta via e dopo il cambio di campo Draper ottiene la possibilità di partecipare all'atto conclusivo di domani contro de Minaur o Khachanov. Per Musetti le ATP Finals sono definitivamente irraggiungibili.
La cronaca del match
La semifinale si apre con un break immediato che porta la firma di Draper. Esattamente come avvenuto contro Zverev l'azzurro cede subito il servizio, commettendo errori sia con il rovescio che con il diritto. Tuttavia, Musetti dimostra di essere in partita: nel secondo game ha una chance di 1-1 ma non la sfrutta, poi cuce finalmente il gap nel quarto gioco siglando il controbreak con una risposta fulminante a disinnescare il serve&volley. Dopo tutta la fatica compiuta per rientrare nel match, però, Musetti cede nuovamente la battuta in un quinto gioco farcito di sbavature. Poi anche nel settimo. E dopo 41 minuti e quattro game consecutivi di Draper, quest'ultimo fa suo il primo set: 6-2.
Musetti al servizio anche nel game inaugurale del secondo set. Questa volta non trema e ferma l'emorragia, ma dopo un game a zero di Draper, ecco che l'azzurro si fa beffare dal britannico nel terzo gioco: il semifinalista degli US Open è straordinario e alla quarta chance di break, in spaccata, spazzola la riga con un rovescio vincente spaventoso. Set e break di svantaggio, match in salita per Lorenzo. Tuttavia, Draper non riesce a fuggire. Ha un calo di energie e ogni suo turno di servizio dura un'eternità (alla fine servirà 92 volte; Musetti 60). Con 16 punti, senza concedere nulla, fa 1-3; con 20 punti, e tre chance di controbreak cancellate, fa 2-4. Draper combatte la stanchezza da campione. Addirittura sfiora il doppio break: Musetti nega due occasioni di 2-5 e finalmente ristabilisce la parità nell'ottavo game, trasformando la quinta palla del 4-4 (l'ottava palla break del set). Qui sembra iniziare un'altra partita, e invece, con quattro gratuiti di diritto il carrarino manda alle ortiche il nono gioco e consegna il match nelle mani di Draper. Il britannico serve per il match dopo un intervento del fisio e dopo aver applicato tanto ghiaccio in volto. E con le poche forze restanti manda i titoli di coda.
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