Nishikori è in vacanza, Djokovic si prende la finale con Murray
Aggiornato 19/11/2016 alle 23:19 GMT+1
Dopo le 3 ore e 38 minuti di battaglia di Murray vs Raonic, la seconda semifinale è un imbarazzante no-contest: Djokovic passa in un'ora col punteggio di 6-1, 6-1. Per Nole è la sesta finale al Masters, la quinta consecutiva. Contro Murray oltre al titolo ci sarà in palio il posto di numero 1 della classifica ATP.
da LONDRA - Signori, che stesa. La stessa di quella che Kei Nishikori prese qui l'anno scorso: 6-1, 6-1. Quello però era il round robin, questa è la semifinale. Non c'è stata storia. Ancora una volta, verrebbe da dire. Da quella famosa semifinale dello US Open 2014 Novak Djokovic dev'essersela davvero legata al dito: dieci confronti, dieci vittorie, un solo set lasciato per strada.
6-1, 6-1... un anno dopo
Del 6-1, 6-1 con cui Nole ha raggiunto al sua sesta finale al Masters di fine anno - la quinta consecutiva - non c'è davvero molto da raccontare. La partita infatti non è esistita se non per 13 minuti, ovvero il timing dei primi due game. Lì sembrava potesse esserci della battaglia vera, ma il break subito a freddo da Nishikori ha in realtà mostrato i fatti per come stavano: il nipponico aveva finito la benzina. E lo aveva fatto dal match con Murray.
Nishikori, serbatoio finito
Il segnale c'era probabilmente già stato ieri sera, quando a sorpresa Nishikori era stato sconfitto da Cilic. Nessuno stimolo, avevamo scritto, consapevoli che una qualificazione acquisita può spegnere gli entusiasmi. Invece il buon Kei aveva sul serio finito tutte le energie: fisiche, psicologiche, nervose.
E così è stato un no-contest, una partita da quelle che da spettatore pagante ti farebbero chiedere al rimborso. Djokovic è volato via senza alcun problema, faticando anzi a rimanere concentrato di fronte a un avversario così fuori dalla partita e così remissivo.
Titolo e scettro di n°1: Djokovic-Murray, la finale più attesa
Poco male, comunque, per il serbo, che tra meno di 24 ore potrà presentarsi decisamente riposato all'appuntamento che tutti attendevano: la finale contro Andy Murray. Djokovic andrà alla caccia dell'en-plein, del sesto sigillo su sei finali disputate, il quinto consecutivo. A Murray il difficile compito di ritrovare energie nella notte dopo le 3 ore e 38 di maratona e di confermare, davanti al suo pubblico, lo scettro di re. Dovessere perdere la finale, infatti, la beffa sarebbe doppia: il suo regno da N°1 della classifica ATP sarebbe durato soltanto 3 settimane. In bocca al lupo.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo