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Federer batte Zverev e vola in semifinale alle ATP Finals

Simone Eterno

Aggiornato 15/11/2017 alle 00:02 GMT+1

Bella lotta tra il giovane tedesco e l'eterno Federer, ma a imporsi alla fine è lo svizzero per 7-6(6), 5-7, 6-1. Una vittoria che garantisce a Federer il passaggio in semifinale (per la 14esima volta su 15 edizioni giocate!) e allo stesso tempo mette fuori dai giochi Cilic. Nell'ultima giornata del 'Gruppo Becker' l'altro posto se lo giocheranno infatti Zverev e Sock nello scontro diretto.

Roger Federer tout sourire lors du tournoi de Bâle, le 24 octobre 2017 en Suisse.

Credit Foto Getty Images

dall’inviato a LONDRA – “Il ragazzo si farà…” cantava De Gregori. E di sicuro, Alexander Zverev, numero 3 del mondo, non ha le spalle strette. L’ha dimostrato in questa straordinaria stagione, con due titoli Masters 1000. E in un certo senso anche stasera, dove ha lottato alla pari per due set contro Roger Federer. Certo, poi, nel terzo, sul più bello, ha staccato, ritrovandosi in un nulla – e quando nessuno se lo aspettava – sconfitto facilmente per 6-1. Ma questo non leva nulla alla prestazione del tedesco e alla sensazione che questo, Jack Sock permettendo, potrebbe essere stato solo l’antipasto prima della finale di domenica.
Perché sì, la sentenza c’è già: con questa vittoria Roger Federer vola in semifinale; ci è sempre riuscito in 15 edizioni di Masters, ad eccezione del 2008; mentre per Alexander Zverev ci sarà lo spareggio diretto con Jack Sock, oggi giustiziere di quel Marin Cilic eliminato ufficialmente proprio da questo successo di Federer.
Il resto è mera cronaca di una partita – e di una serata – che per due ore piene ha regalato spettacolo. Dopo una partenza a rilento, infatti, sia Federer che Zverev hanno fatto impennare il loro rendimento sul campo, mostrando – in entrambi i casi – una straordinaria rapidità coi piedi lungo la linea di fondo.
A pagare, per Federer, c’è stata quella che in questi casi piace chiamare “esperienza”. Ovvero quella capacità nelle situazioni chiave di tirar fuori qualcosa di meglio rispetto all’avversario. Basti guardare il tie-break del primo set. Un parziale in cui Zverev era appena riuscito a salvare set point – nel turno di servizio precedente – e in cui si era ritrovato avanti per 4-0. Da lì, però, in qualche modo, il cambio di direzione nettissimo della partita, con il tedesco a impiantarsi sul più bello e l’esperto Roger a farla da padrone.
Un parizale di 16 – dicasi sedici – punti a 3 che hanno prima rimesso nel tie-break Federer – capace poi di vincerlo per 8 punti a 6, annullando col servizio anche un set point dell’avversario – e poi di prendersi il break e successiva conferma nei primi due giochi del secondo set.
Un passaggio a vuoto a cui Zverev ha messo rimedio con tennis e orgoglio, ritrovando la calma del primo set e approfittando forse di un Federer più “rilassato” dopo il pericolo scampato. E’ arrivato così il rientro in partita del ventenne teutonico, così come il break – decisamente inaspettato – che Federer si è lasciato sfuggire nel dodicesimo game del secondo set, quando sotto 0-40 – ovvero 3 set point consecutivi – ha lasciato a Zverev la possibilità di portare ogni discorso al terzo.
Ciò che è successo nella partita decisiva è però presto detto: un 6-1 in poco più di 20 minuti che ha cancellato tutti gli sforzi del tedesco per consegnare a Federer il pass matematico alle semifinali di sabato. Un crollo di rendimento inaccettabile per chi ha già dimostrato di poter stare lì a fare gara con questi. Il ragazzo si farà, appunto. Ma intanto giovedì dovrà vedersela con le ambizioni del buon Jack Sock… Che la pagina finale della sua favola, ancora, non sembra aver troppa voglia di scriverla.
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