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Djokovic, niente sconti anche quando non conta: il serbo fa 3 su 3, battuto Marin Cilic

Simone Eterno

Aggiornato 16/11/2018 alle 23:30 GMT+1

Già certo della qualificazione in semifinale al 1° posto del girone, Djokovic non fa comunque sconti a Cilic e si impone anche nella 3a partita: 7-6 (7), 6-2 al termine di un match vero e dove il serbo in tutto ha perso solo 5 punti al servizio! Domani sera in semifinale troverà Kevin Anderson. Federer-Zverev, l'altra semifinale, primo match alle ore 15:00.

Alexander Zverev of Germany and Novak Djokovic of Serbia embrace after their singles round robin match during Day Four of the Nitto ATP Finals at The O2 Arena on November 14, 2018 in London, England

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a LONDRA - Una questione d'orgoglio. Perché fare una brutta figura in prime-time, specie dopo una serata in cui il pubblico pagante aveva già assistito a un match di doppio durato 50 minuti, era un concetto non evidentemente applicabile per due galantuomini - e professionisti esemplari - come Novak Djokovic e Marin Cilic.
E così, più di ogni altra questione, più dei 200 punti - che si prendono qui per ogni partita vinta - e più dei 203mila dollari - che si incassano dopo ogni successo - si è giocato per l'onore di farlo. Per il proprio buon nome.
E' venuta fuori una partita vera. Apprezzabile. Di buonissimo livello. Un match dove per 55 minuti del primo set ha retto l'equilibrio, con un Djokovic clamorosamente solido al servizio e un Cilic tutt'altro che distratto dall'idea della Coppa Davis (prossimo week-end finale Francia-Croazia, in palio l'ultima 'vera' insalatiera prima che la riforma entri in atto).
L'ha vinta Djokovic, che si è portato via un primo set al tie-break vincendolo per 9 punti a 7; e ha saputo poi nel secondo set tenere a bada gli spiriti di un Cilic comunque tutt'altro che rinunciatario. Almeno all'inizio.
Il serbo ha chiuso infatti ogni discorso con il break chirurgico nel quinto gioco, che gli ha permesso di prendere la via della doccia dopo, appunto, poco più di un'oretta e mezza di partita vera: 7-6, 6-2.
Nole vola così in semifinale con Anderson, domani, nella sessione serale. Notizia già certa dal pomeriggio di venerdì - dopo il successo di Zverev - ma che comunque proietta il serbo in semifinale a punteggio pieno e massima fiducia.
Cilic, di contro, esce tra gli applausi di un evento che resta per lui paradossale. Quattro partecipazioni, dodici partite, due sole vittorie (di cui una, tra l'altro, "inutile" perché conseguita a eliminazione già acquisita). Una 'sentenza' che sotto certi punti di vista smaschera un po' il 'bluff' del croato, stasera più competitivo che mai - questa probabilmente è stata la sua miglior partita a Londra - ma quando davvero non conta più nulla, quando si può staccare la spina e giocare rilassati. Chissà se l'anno prossimo, il vincitore dello US Open 2004, avrà la chance di provarci una quinta volta. Ritenta, sarai più fortunato dicevano una volta nei quiz televisivi. Magari qualcuno provi la tattica, fin dall'inizio, di avvisarlo che nel 2019 non si metterà in palio nulla. Potrebbe essere un buon stimolo per fargli far bene.

Il quadro delle semifinali

  • Ore 15:00 - Federer-Zverev (3-2 Federer i precedenti)
  • Ore 21:00 - Djokovic-Anderson (7-1 Djokovic i precedenti)
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