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Maria Sharapova è tornata: nuova vita, stessa tempra e il profumo della rivalsa

Fabio Disingrini

Aggiornato 18/01/2019 alle 20:48 GMT+1

L'attesissimo match fra Caroline Wozniacki e la tennista russa ha espresso il suo verdetto: era da molti anni che non si vedeva una Sharapova così... Ed è a Melbourne che oggi, dopo otto diverse vincitrici in altrettanti tornei dello slam, il tennis femminile riparte dalle sue più solide certezze: Serena post parto e MaSha post meldonium.

Australian Open 2019: Maria Sharapova batte Caroline Wozniacki a Melbourne

Credit Foto Imago

Quando Maria Sharapova rientrò nel circuito dopo la nota squalifica per il caso meldonium, la Wozniacki fu la più dura nei suoi confronti e anche per difetto di una doppia, storica rivalità: in palio già da molto tempo c’era la fascia della più bella oltre allo scettro della più brava. I nostri gusti dicono che sono entrambe strepitose con o senza una racchetta in mano, per intanto MaSha e Caroline sono salite sul ring di Melbourne per la resa dei conti.
Di notte era salita l’attesa per un match di terzo turno dal gusto di finale: la campionessa in carica degli Australian Open contro la rinata Sharapova, che aveva già rullato in un’ora le prime due malcapitate. Un incontro fra pesi massimi del tennis femminile che non hanno tradito le migliori aspettative: la russa a tirare i suoi urlacci su tutti i colpi, la danese a inseguire ogni punto. La Wozniacki avanti nel primo parziale poi perso, la Sharapova a sprecare qualche chance per chiudere nel secondo, poi la solita intensissima battaglia rosa dei migliori set femminili.

Sharapova: il cammino a Melbourne

AvversariaTurnoScoreDurata
Harriet Dart1° turno6-0 6-01h 04min
Rebecca Peterson2° turno6-2 6-11h 11min
Caroline Wozniacki3° turno6-4 4-6 6-32h 24min
Ha vinto Maria Sharapova e oggi scriviamo di lei perché così non si vedeva da anni. A Melbourne, in un torneo vinto nel lontano 2009, almeno dalla sua ultima finale persa contro Serena Williams… Ed ecco che oggi, dopo otto diverse campionesse in altrettanti tornei dello slam (Williams, Ostapenko, Muguruza, Stephens; Wozniacki, Halep, Kerber, Osaka), il tennis femminile riparte dalle sue più solide certezze: Serena post parto - no contest nei primi tre turni - e MaSha post meldonium.
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Australian Open 2019: Maria Sharapova batte Caroline Wozniacki a Melbourne

Credit Foto Imago

Sbilanciarsi così sulla russa è solo un mezzo azzardo, perché se è vero che allo scorso Roland Garros è già rientrata fra le prime otto di uno slam (respinta dalla Muguruza) altresì potente di dritto, mobile negli appoggi e (quasi) regolare col servizio non l’avevamo più vista. Il circoletto rosa lo mettiamo su quel cambio di mano per tenere in piedi, spalle alla rete, un quindici poi vinto con due esplosioni di dritto e rovescio.
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Sharapova colpisce di sinistro in un recupero incredibile, poi fa punto

Ora che succede? Che contro Ashleigh Barty, giovane australiana ed ex-battitrice di cricket trascinata dal suo pubblico, dovrà mantenere lo stesso altissimo livello di gioco speso con la Wozniacki: oltre - fra Petra Kvitova e Amanda Anisimova, che si sono già affrontate a Indian Wells con un nettissimo upset dell’allora sedicenne - sarà meglio non addentrarsi. Certo che una bella sfida generazionale fra due tenniste di genitori russi, cresciute in Florida sotto l’ala di Bollettieri, saprebbe già di successione. Chi si ricorda si MaSha a quell’età sui campi di Wimbledon?
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Australian Open: Sharapova-Wozniacki 6-4 4-6 6-3, gli highlights

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