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La sfida Djokovic-Nadal, Federer e il ruggito di Serena Williams: come arrivano i big a Melbourne?

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Aggiornato 13/01/2020 alle 18:00 GMT+1

A una settimana dall'inizio del primo Slam del 2020 facciamo un borsino sui big: dall'eterno duello tra il serbo e il maiorchino all'incognita legata allo svizzero, passando da un tabellone femminile in cui la statunitense potrebbe essersi sbloccata psicologicamente.

Australian Open 2020 - Nadal, Djokovic, Federer, Williams

Credit Foto Eurosport

Mancano meno di sette giorni all'inizio degli Australian Open e, in vista del primo Slam stagionale, questo inizio di 2020 ci ha già regalato le prime indicazioni. Cerchiamo di avere un quadro più preciso sulla strada che porta a Melbourne.

Djokovic-Nadal: sul cemento il verdetto sembra già scritto

La finale di ATP Cup tra Serbia e Spagna ci ha già fornito un gustoso antipasto di quello che potrebbe attenderci sulla Rod Laver Arena. Il successo di Novak Djokovic in due set su Rafa Nadal è solo l’ultima recita di un confronto che sul cemento dopo il 2013 non ha più avuto storia. Dalla vittoria del maiorchino in finale agli US Open 2013, infatti, il serbo non ha più concesso set al rivale storico: un filotto pesante se si pensa al computo totale (29-26 per Nole) degli scontri diretti nell'arco di 55 sfide. Il match di Sydney, per quanto tirato e ben giocato anche dal mancino di Manacor, ha semplicemente confermato il dominio del Djoker sul veloce.
ANNOTORNEOTURNOVINCITOREPUNTEGGIO
2013PechinoFinaleDjokovic6-3 6-4
2013ATP FinalsFinaleDjokovic6-3 6-4
2014MiamiFinaleDjokovic6-3 6-3
2015PechinoFinaleDjokovic6-2 6-2
2015ATP FinalsSemifinaleDjokovic6-3 6-3
2016DohaFinaleDjokovic6-1 6-2
2016Indian WellsSemifinaleDjokovic7-6 6-2
2019Australian OpenFinaleDjokovic6-3 6-2 6-3
2020ATP CupFinaleDjokovic6-2 7-6
Nove indizi in oltre sei anni fanno ben più di una prova. Risulta difficile dunque non indicare il fuoriclasse di Belgrado come favorito di questo torneo: l'unico tennista che ha trovato l’antidoto al gancio mancino di Nadal con una formula perfetta, sotto il cielo australe si esprime al massimo e vanta la bellezza di sette Slam, un record assoluto.

L'incognita Roger Federer

La prima edizione dell’ATP Cup non ha visto protagonista Roger Federer che ormai ci ha abituato a gestire le sue energie psicofisiche con estrema cautela. Il campione svizzero ha deciso di non disputare nessun torneo ufficiale prima degli Australian Open limitandosi a due match d’esibizione a Hangzhou: il primo in doppio contro i fratelli Bryan e il secondo in singolare contro Alexander Zverev.
Sono super felice di essere tornato a Melbourne. Non vedo l’ora di fare il mio esordio sulla Rod Laver Arena. Per ora mi sento in ottima forma. Mi sto allenando bene ed è tutto perfetto. Non vedo davvero l’ora che inizi il torneo e di scoprire il mio tabellone
Il vincitore di 20 Slam, di cui sei conquistati a Melbourne, si appresta ora a disputare il match a scopo benefico di mercoledì 15 gennaio, ma con la testa è già al sorteggio di giovedì 16. Le incognite sulla sua condizione non mancano e l’obiettivo è dimenticare la scorsa edizione, terminata per lui troppo presto con la sconfitta contro Tsitsipas agli ottavi di finale.
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Federer: "Non vedo alcun motivo per smettere di giocare, mi sento bene e mi diverto"

I possibili outsider

Assenti per i noti problemi fisici, Andy Murray e Juan Martin del Potro non faranno parte del battaglione che tenterà di sovvertire i pronostici. Medvedev, finalista agli US Open, e Tsitsipas, vincitore delle ATP Finals, meritano molta attenzione insieme a colui che soffre della sindrome da major, Alexander Zverev. Non va sottovalutato nemmeno Rublev che ha trionfato a Doha contro la sorpresa Moutet centrando il terzo titolo ATP in carriera e il best ranking (18): il russo può fare molta strada, forte della sua esplosività sul cemento.
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Andrey Rublev vince Doha 2020

Credit Foto Getty Images

Serena Williams è pronta a sfatare il tabù?

Da Olympia in grembo a Olympia in braccio, qualcosa potrebbe essere scattato nella testa di Serena Williams con il trionfo di Auckland. Il primo torneo vinto da mamma – l’ultimo risaliva agli Australian Open 2017 quando era già incita – potrebbe davvero rappresentare un nuovo inizio per la giocatrice statunitense. Serena si ciba da sempre di consapevolezza e di vittorie e anche un trionfo minore, dopo una serie di cinque finali perse, potrebbe darle la spinta per conquistare quel maledetto 24esimo Slam, il titolo che le permetterebbe di eguagliare il record di Margaret Court e che la consegnerebbe al mito.
ANNOTORNEOAVVERSARIAVINCITRICEPUNTEGGIO
2017Australian OpenVenus WilliamsSerena Williams6-4 6-4
2018WimbledonAngelique KerberAngelique Kerber6-3 6-3
2018US OpenNaomi OsakaNaomi Osaka6-2 6-4
2019WimbledonSimona HalepSimona Halep6-2 6-2
2019TorontoBianca AndreescuBianca Andreescu3-1 rit.
2019US OpenBianca AndreescuBianca Andreescu6-3 7-5
2020AucklandJessica PegulaSerena Williams6-3 6-4
Bianca Andreescu, l’ultima che l’ha battuta nella finale di un major, non ha recuperato dai guai al ginocchio e ha dato forfait. Nel nutrito gruppo delle pretendenti al trono, attenzione a Karolina Pliskova, regina a Brisbane per la terza volta superando Madison Keys. Petra Kvitova spera di non essere tradita dal fisico, mentre Halep e la padrona di casa Barty sono ad Adelaide alla ricerca della forma migliore, così come Angie Kerber che vuol dimenticare un 2019 avaro di soddisfazioni. Infine, la campionessa in carica Naomi Osaka, che è stata sconfitta a Brisbane dalla Pliskova in semifinale e sta metabolizzando un ko che l’ha vista sprecare un match-point, cerca riscatto. Un ultimo pensiero va a Caroline Wozniacki che saluterà il tennis nel teatro in cui ha toccato l’apice della carriera nel 2018.
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