Australian Open, il Day 3 di Melbourne in 10 momenti: da Djokovic a Serena passando per Errani
Aggiornato 11/02/2021 alle 08:37 GMT+1
TENNIS - Le partite dei campioni (Novak Djokovic, Dominic Thiem, Serena Williams) e quelle degli italiani (Camila Giorgi e Sara Errani), astri nascenti (Sorana Cirstea), sorprese (Su-Wei Hsieh) e grandi esclusi, pensieri, opere e numeri dai campi di Melbourne dove è andato in scena il terzo giorno dell'Australian Open 2021.
Il primo slam dell'anno è sempre un concentrato di tennis, campioni infiniti, astri nascenti, nuove emozioni e fascini ritrovati. Una città d'estate e un pubblico festante senza mascherina, come nella nostra "vita precedente", sugli spalti di Melbourne Park.
1. Nole e Serena
Djokovic ha trovato un avversario degno di nota: il giovane Frances Tiafoe in costante crescita e capace di strappare un set al campione in carica dell'Australian Open dal 2019. Partita vera, intensa, 3 ore e mezza esatte di bel tennis: 6-3 6-7 7-6 6-3. Doveva metterci qualcosa anche Djokovic per renderla così ponderata: rovescio molto irregolare e qualche ritardo d'approccio su una superficie che (lui dice) sembra di ghiaccio, mai così veloce. Serena Williams vuole stare invece poco in campo e finora ha concesso 5 game, visto che va per gli anta e che a Melbourne torna a fare piuttosto caldo. Si defila in poco più di un'ora la sua seconda sparring, la serba Stojanovic, 6-3 6-0. Avanti la Potapova, che ha vent'anni di meno. PS Un servizio di Serena ha fatto i duecento all'ora.
2. Il match di cartello
Nei match più belli di uno slam c'è quasi sempre lo zampino di Stan Wawrinka. Lui è Marton Fucsovics hanno giocato a fare la guerra. Era notte per noi, mattina per loro, sta di fatto che si sono presi a pallate per 3 ore e 59 minuti. L'ungherese ha vinto i primi due set e Stan glie li ha rimontati. Fucsovics ha servito per il match sul 5-3, Wawrinka ha avuto poi 3 match-point al super tie-break. Chi ha vinto quasi quasi non ve lo dico, così non vi perdete gli highlights della partita qui sotto.
3. Borsino Italia: Errani d'antan
Sara Errani mancava al terzo turno di uno slam da 5 anni: US Open 2015. Gioca bene, è in fiducia e, per onor di cronaca, Venus Williams era in disastrose condizioni fisiche anche prima di slogarsi la caviglia. Errani è l'ultima rappresentante italiana nel tabellone femminile perché l'altra, Camila Giorgi, è stata battuta da Iga Swiatek al suo nono successo consecutivo negli Slam: striscia aperta a un Roland Garros da nuova, giovane, bravissima campionessa.
4. Le partite dei grandi
Ha stravinto Dominic Thiem: 6-4 6-0 6-2 a Koepfer. Ha vinto Diego Schwartzman: 6-2 6-0 6-3 al lucky loser (prima d'oggi) Alexandre Muller. È rinsavito Alexander Zverev: 7-5 6-4 6-3 a Cressy. Ha vinto anche Denis Shapovalov rilassandosi, dopo le cinque camicie con Sinner, contro Tomic: 6-1 6-3 6-2. Nel femminile invece, fuori 11 teste di serie su 32 ma non Naomi Osaka (6-2 6-3 alla Garcia) e Simona Halep, con brivido, contro Ajla Tomljanovic che s'è sciolta servendo per il match: 4-6 6-4 7-5. C'è un'altra romena (da molto) in città...
5. Detenuta Cirstea
Uno: «Se avessi saputo in anticipo le condizioni, sarei rimasta a casa». Due: «Non ho problemi a guardare Netflix per 14 giorni, anzi è un sogno che si avvera». Tre «Ho deciso di festeggiare il decimo giorno di detenzione e il decimo test negativo. Per l'occasione mi sono vestita elegante». Quattro: uscita di prigione, Sorana Cirstea ha battuto in 3 set una certa Petra Kvitova (6-4 1-6 6-1), prima volta contro una top-ten in molti anni di carriera...
6. Il cimitero delle campionesse
... Ed è la settima eliminazione di un'ex-campionessa Slam in questo torneo dopo quelle di Sloane Stephens (US Open 2017), Jelena Ostapenko (Parigi 2017), Viktoria Azarenka (Melbourne 2012/2013), Angelique Kerber (Melbourne e US Open 2016, Wimbledon 2018), Bianca Andreescu (US Open 2019) e Venus Williams (7 titoli)...
7. La collezionista Hsieh
... E a proposito di ammazza-grandi, ecco la taiwanese Su-Wei Hsieh. Ultimo scalpo della Andreescu. Sara Errani, sua prossima avversaria di terzo turno, finalista di un antico Roland Garros, è avvisata.
8. Essere Kyrgios... O Moutet
Se non vi basta nemmeno il campionario Kyrgios, ecco Corentin Moutet, le Petit Diable, che avrebbe pure dei colpi notevolissimi, ma per ora preferisce le racchette rotte, i servizi da sotto, gridare a caso, perdere le scarpe e polemizzare (ça va sans dire?) con qualcuno, solo che stavolta è l'occhio di falco. Uguale Nick Kyrgios, però almeno lui vince al quinto con Humbert e per poco non tira giù l'Arena. Chissà ora con Thiem.
9. Se uno Tsitsipas non basta
Per la gioia delle lettrici, gli Tsitsipas sono diventati due. Petros è il più piccolo, ha vent'anni e ha giocato in doppio con il super fratello Stefanos. Va beh, hanno perso contro McDonald-Paul, ma torneranno eh!?
10. Maestro Grigor, chapeau
Fa arrabbiare da sempre. Cioè, ma perché Grigor Dimitrov non ha mai vinto uno slam? La risposta è una e trina, Djokovic-Federer-Nadal, però che peccato davvero. Talento purissimo al servizio dell'arte del tennis, dopodiché non basta. Teniamoci stretti una pazzesca semifinale al quinto, qui con Nadal nel 2017, e quelle prima e dopo di Wimbledon e US Open, il titolo del Masters e colpi così: quello di oggi è il più bello del torneo. Che meraviglia.
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