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Australian Open, il Day5 di Melbourne in 10 momenti: Djokovic, Thiem, Kyrgios e la farfalla di Osaka

Fabio Disingrini

Aggiornato 12/02/2021 alle 21:20 GMT+1

TENNIS, AUSTRALIAN OPEN - Le partite dei campioni: dai dolori di Djokovic con o senza pubblico, allo spettacolo puro di Thiem-Kyrgios. Quelle degli italiani, ovvero Sara Errani, aspettando il sabato di Berrettini e Fognini. Astri nascenti e grandi esclusi, pensieri mancini, opere e omissioni dai campi di Melbourne. Oltre alla farfalla di Osaka e a Sportify, ovvero i tempi veloci che cambiano.

A butterfly lands on Japan's Naomi Osaka as she plays against Ons Jabeur during the Australian Open 2021

Credit Foto Getty Images

1. CON IL PUBBLICO

Parto dal pensiero più impopolare ch'io possa scrivere: certi spettatori, da domani, non ci mancheranno. Mi riferisco a chi insulta Djokovic, o gli grida Forza Rafa!, o USA USA! alle spalle, mentre il povero si fa medicare. Che manco Taylor Fritz, appunto americano, fosse Kyrgios o Pat Rafter o Pat Cash. Dai.
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Un tifoso grida: "Forza Rafa". Djokovic reagisce così

2. SENZA PUBBLICO

Sta di fatto che Melbourne è tornata in lockdown (ci sono 13 positivi al Covid nello stato di Victoria) e l'Australian Open prosegue a porte chiuse, nel senso che già nel mentre del match di Djokovic il centrale è stato sfollato, diciamo mezz'ora prima della mezzanotte Down Under. Noi molto feticisti di questo gioco qua, ma comunque surreale rimetterci all'unico suono del getto della pallina. E che sia pure accaduto nel corso di una partita - per gli annali, dal sesto game del quarto set - passerà ulteriormente alla storia.
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Match point Djokovic: il campione in carica si sfoga dopo un match dolorante

3. L'INFORTUNIO DI DJOKOVIC

Uno dei nostri italici cavalli di battaglia è il "Te l'avevo detto" e via sul carro, se c'è, del vincitore. Però stavolta ascoltateci, siamo davvero tutti d'accordo nel dire che la scritta Melbourne, messa lì a fondo campo, è semplicemente pericolosa. Djokovic infatti ci è scivolato sopra e fosse capitato a un umano avremmo avuto un Fritz, con tutto il rispetto, agli ottavi dopo aver perso due set. Invece il Nole bionico, comunque molto dolorante al fianco destro, ci ha messo giusto il tempo di resettare il sistema (terzo set) e riavviare la macchina (quarto) per vincere la partita al quinto set.
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Djokovic scivola sulla scritta Melbourne infortunandosi

4. MA COSA C'ENTRA LA BIONDA CON DJOKOVIC

Il nostro abilissimo video-editor dice che la bionda nel video qui sotto, quello del pubblico che lascia gli spalti, ci è finita dentro per caso. Non so se credere meno a lui o a Djokovic quando dice che forse non giocherà il quarto turno. Ecco cosa c'entra Djokovic con la bionda. E comunque credo meno a lui. Al video-editor, intendo.
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A Melbourne scatta il lockdown, pubblico lascia gli spalti durante il match

5. IL MATCH DEL GIORNO

Thiem-Kyrgios. Ve l'avevamo detto! Sapevamo già tutto. Che sarebbe stata la partita più bella, che avrebbe vinto Thiem, che prima Kyrgios ci avrebbe regalato il suo ultimo show, tipo fare ace da sotto sul set-point. Altra bolgia nella sua "Arena", altri punti notevoli e per non farci mancare niente, una grande, grandissima rimonta di Thiem da 2 set a zero con chicca finale: rovescio lungolinea di origine protetta sul match-point. Cari aussies, ok che ha sparato al vostro cigno nero ma prendetevi cura, come fosse un koala, di chi tira colpi (a una mano) così.
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Thiem, rovescio da cineteca: il match point contro Kyrgios

6. BORSINO ITALIA

Siamo rimasti senza donne. Suona malissimo ma è proprio così. Sara Errani è stata battuta da Su-Wei Hsieh, 7-5 al terzo set. La nostra ultima rappresentante nel tabellone femminile era avanti 5-3 e sul 5-4 è andata a servire per il match. Da quel momento, 4 punti in tre game. Che brutto quando capita.

7. DOPPIO FALLO POTAPOVA

Tipo alla Potapova, 19 anni, venti in meno della signora Williams, vestita da Flojo dall'altra parte della rete. Si mette a servire per il set e cosa fa? 5 doppi falli in un game, di cui due sui set-point. Indovinate poi com'è finita? 7-6 6-2 alla veneranda età.

8. L'ULTIMA MANCINA

Torno serio per parlare di una cosa che mi preme: il destino del tennis mancino. Marketa Vondrousova è l’unica a essersi qualificata per gli ottavi perché era già l’ultima rimasta nei sedicesimi. Ceca come la migliore sinistra del mondo, ma eliminata Petra Kvitova. C'erano una volta Martina Navratilova e Monica Seles in direzione ostinata e contraria.

9. SPORTIFY

Mai sentito parlare di Sportify? Massì Sportify, mobile-first e qui mi fermo per non fare gaffe, parola antichissima, con le parole invece nuovissime che piacciono ai più giovani. Loro che pare s'annoino da matti a vedere finali di Wimbledon che finiscono 13-12 al quinto. Ecco, prima di partire con le vostre filippiche, sentite quella di Toni Nadal (al "País"):
Djokovic, Thiem e Rafa concordano sul fatto che il torneo di quest'anno sia il più veloce che ricordino di aver giocato, Sembra che gli organizzatori abbiano scelto di catturare le giovani generazioni, abituate al consumo rapido. Trovo difficile credere che ne saranno felici. Molti dei ragazzi che seguono il tennis oggi guardano solo i momenti salienti, non le partite intere. Probabilmente bisogna trovare un altro modo per rendere il tennis più attraente e più in linea con i tempi veloci che corrono, mai migliori. Ma io sceglierei, in ogni caso, di accorciare i game e non di sacrificare la durata dei punti.
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Naomi Osaka of Japan looks on as a butterfly lands on her face in her Women's Singles third round match against Ons Jabeur of Tunisia during day five of the 2021 Australian Open at Melbourne Park on February 12, 2021 in Melbourne, Australia.

Credit Foto Getty Images

10. LA FARFALLA DI OSAKA

Per effetto farfalla, una farfalla s'è posata sul naso di Osaka. Mica su un naso qualunque, ma sul naso della campionessa qui nel 2019 e a New York nel 2018 e 2020, quando su quel naso ci stavano le mascherine con i nomi di George Floyd e tutte le vittime afroamericane della polizia statunitense - una per partita, fino alla finale - nel nome del Black Lives Matter.
Ecco, già che ci siamo, questa è la prima puntata di Trailblazers: un'esclusiva docu-serie di Eurosport dedicata alle icone che hanno cambiato la storia del mondo e non solo dello sport. Bellissima, fidatevi, che dopo Serena Williams arriverà gente come Arthur Ashe e Colin Kaepernick. Amen.
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Serena Williams, una vita contro stereotipi e pregiudizi

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