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Australian Open. Berrettini, Sinner, Sonego, Giorgi & Co: il borsino dei 14 italiani

Matteo Zorzoli

Aggiornato 02/02/2021 alle 18:54 GMT+1

AUSTRALIAN OPEN - Facciamo il punto sui 14 italiani presenti in tabellone a Melbourne: Berrettini, Fognini, Sonego, Sinner, Travaglia, Caruso, Cecchinato, Mager e Seppi per il maschile, Giorgi, Trevisan, Paolini, Errani e Cocciaretto per il femminile. Risultati recenti e stato di forma ad una settimana dal via

Il borsino degli italiani nel tabellone degli Australian Open 2021

Credit Foto Eurosport

Ci siamo. Dopo la lunga pausa invernale, le qualificazioni a Doha e Dubai e l’isolamento obbligatorio nelle bolle di Adelaide e Melbourne (che per qualcuno/a si è trasformato in quarantena) torna il tennis che conta con il primo appuntamento Slam dell’anno: gli Australian Open. In attesa di conoscere gli accoppiamenti del primo turno (il sorteggio si svolgerà giovedì 4 febbraio) quello che sappiamo è che al tabellone principale sono iscritti 128 giocatori e 128 giocatrici con 32 teste di serie. La nutrita spedizione azzurra conta 14 elementi (9 nel main draw maschile, 5 in quello femminile) con tre teste di serie ovvero Matteo Berrettini (9), Fabio Fognini (16) e Lorenzo Sonego (31). Jannik Sinner è fuori di una posizione, ma potrebbe rientrare in caso di forfait dell’ultimo momento di un giocatore in top32. Al via dell’8 febbraio ci saranno anche Stefano Travaglia, Salvatore Caruso, Marco Cecchinato, Gianluca Mager e Andreas Seppi, Camila Giorgi, Martina Trevisan, Jasmine Paolini, Sara Errani e Elisabetta Cocciaretto. Diamo uno sguardo a ultimi risultati e condizione delle nostre 14 speranze all’Happy Slam.

Matteo Berrettini (10 Atp)

Impossibile non iniziare dal n° 1 italiano, semifinalista agli US Open 2019. Andiamo subito al punto: per il tennista romano il 2021 sarà l’anno della verità. Come ci ha confessato in un’intervista esclusiva, a parte i primi giorni complicati, si è riuscito ad allenare bene a Melbourne con l’amico Felix Auger-Aliassime, coppia già affinata sui campi di Montecarlo. Il 2020, complice il lungo stop del circuito causa Covid, è stato il classico periodo di transizione dopo l’exploit: il miglior risultato sono stati i quarti agli Internazionali di Roma dove si fatto rimontare da Ruud. Sul veloce, sua superficie preferita, alti e bassi: bene a New York (ottavi contro Rublev), male a Parigi Bercy con il deludente stop contro l’abbordabile Giron. In ATP Cup, nei giorni precedenti allo Slam, si è tolto una soddisfazione non da poco, ovvero surclassare Dominic Thiem in poco più di un’ora di gioco, rispolverando il miglior rovescio. Successo bissato in doppio con il collega Fognini. Se il buongiorno si vede dal mattino…
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Berrettini interrotto dallo speaker: "Mortacci vostri"

Fabio Fognini (17 Atp)

Per il 33enne di Arma di Taggia, il primo Slam del 2021 sarà l’occasione del riscatto dopo un periodo buio contraddistinto da infortuni, dalla doppia operazione alle caviglie post-lockdown e da aspettative forse troppo alte per un recupero agonistico lampo, culminate nel flop contro Kukushkin al primo turno del Roland Garros. I segnali di ripresa sono buoni: nonostante il k.o. contro Jeremy Chardy all’Atp 250 di Antalya, Fognini ha lasciato intravedere un’ottima condizione fisica nel lungo, cedendo solo al terzo tie-break. A Melbourne difende gli ottavi dello scorso anno contro Sandgren, una battaglia culminata con una lite furibonda contro il giudice di sedia e un penalty point. Essere nei primi 16, complice la rinuncia di Federer, è una grande iniezione di fiducia e un vantaggio al sorteggio. “Rosico ancora quando perdo”, non parlategli di ritiro, insomma.
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Fognini devasta la racchetta e la butta via

Lorenzo Sonego (33 Atp)

Il forfait di Federer ha fatto rientrare il tennista torinese tra le teste di serie di uno Slam per la prima volta in carriera. Un risultato figlio di un 2020 da incorniciare con gli ottavi al Roland Garros e la finale di Vienna raggiunta grazie alla partita della vita contro sua maestà Novak Djokovic (6-1 6-2). Merito anche di coach Gianpiero "Gipo" Arbino che l'ha ben guidato nei fisiologici alti e bassi della scalata al ranking e che lo ha accompagnato nell’off-season all’accademia di Nadal a Maiorca per affinare colpi e, soprattutto, tenuta mentale. Nell’immediato pre-Slam va segnalata la defaillance contro la wild card australiana, Jason Kubler al Murray River Open (ATP Melbourne 2). Si spera solo un incidente di percorso.
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Sonego, il 19-17 su Fritz nel tie-break più lungo sulla terra

Jannik Sinner (37 Atp)

Sparring partner di Nadal e prima assoluta contro Djokovic in esibizione. La “bolla” di Adeilade ha regalato all’enfant prodige azzurro due settimane con la crème de la crème del circuito, tra un calcio tennis di defaticamento e gli applausi del primo evento tennistico con pubblico dopo il Covid (Adria Tour a parte). Come arriva Jannik a Melbourne? Con la consapevolezza che tutto quello che poteva fare nei suoi primi 19 anni di vita è stato fatto. Anzi, di più. Lo scorso novembre a Sofia è diventato il più giovane italiano a vincere un torneo Atp, rubando il primato di precocità a Claudio Pistolesi, che lo possedeva dal 1987 e fregando per tre mesi Roger Federer, che ci riuscì con tre mesi di più addosso, nel 2001, a Milano. Dettagli, ma che fanno la differenza quando si vuole puntare “la topten nel prossimo biennio”. Parola del suo mentore, Riccardo Piatti. L’obiettivo è fare meglio degli AO 2020, quando dopo aver vinto per la prima volta una partita di un Major, si arrese a Fucsovics.
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Sinner ko contro Djokovic (e Krajinovic): il meglio in 2 minuti

Stefano Travaglia (71 Atp)

Il 29enne di Ascoli Piceno, che ha cominciato il 2021 raggiungendo i quarti di finale ad Antalya e sfiorando il proprio best ranking, ha confermato lo stato di forma invidiabile degli ultimi mesi battendo lo spagnolo Carballes Baena in tre ore, al primo turno del Great Ocean Road Open di Melbourne. La lezione di Re Rafa nel tempio della terra rossa nell’insolita edizione autunnale del Roland Garros può aver fatto scattare la scintilla come successo a Berrettini a Wimbledon 2018 contro Federer. Staremo a vedere.
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Nadal concede solo 5 game a Travaglia: il match in tre minuti

Salvatore Caruso (76 Atp)

La lenta, ma costante crescita di Sabbo è l’istantanea perfetta del rinascimento del tennis maschile italiano. Il classe ‘92 di Avola si presenta in Australia forte degli ottimi risultati della passata stagione che lo hanno catapultato nella top80: quarti a Sofia con la vittoria sul canadese Felix Auger Aliassime, terzo turno agli Us Open e qualificazioni superate al Masters 1000 di Cincinnati, battendo tra gli altri anche Jannik Sinner oltre alla finale al Challenger 125 di Parma, superato solo in finale al terzo set dall’americano Frances Tiafoe. La spedizione australiana è iniziata nel migliore dei modi con il successo nel derby azzurro contro Seppi, ora si punta alla prima vittoria nell’Happy Slam.

Marco Cecchinato (79 Atp)

Ceck è nel pieno della sua “seconda ondata” tennistica: dopo la semifinale del Roland Garros nel 2018 e l’inesorabile declino fuori dalla top100 con le 8 partecipazioni Slam consecutive interrotte al primo match, il Roland Garros autunnale ha risvegliato il suo talento con le vittorie su de Minaur e Londero e la buona figura con Zverev al terzo turno. A ottobre nella prima edizione del 250 di Pula ha raggiunto la sua quarta finale nel circuito maggiore, cedendo sul più bello al serbo Djere. Il giorno successivo, però, la notizia più attesa: il ritorno tra i migliori 100 tennisti del pianeta dopo oltre otto mesi di limbo. Ora la stagione sul cemento, non proprio il suo habitat naturale: tra Flushing Meadows e Melbourne Park non è mai riuscito a raggiungere il secondo turno. Potrebbe essere la volta buona.
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Marco Cecchinato e Novak Djokovic.

Credit Foto Getty Images

Gianluca Mager (96 Atp)

Il 26enne di Sanremo è probabilmente stato bloccato sul più bello, quando prima di una pandemia globale aveva raccolto in Sudamerica i risultati più incredibili della carriera, tra questi l’ormai famosa finale di Rio. In una settimana 4 record: primo al mondo a raggiungere la finale dopo aver conquistato il primo quarto in un ATP 500; primo al mondo fuori dalla top 100 capace di battere un top 4 nel 2020 (Thiem); primo italiano a raggiungere semifinale e finale all'esordio in un ATP 500 e primo italiano fuori dalla top 100 capace di battere un top 5 dal 2002. Con il virus a bloccare l’intero pianeta, però, la ripresa di Mager è stata tutt’altro che semplice. Il ligure nel 2020 ha giocato poco e quel poco l’ha sempre perso: Cincinnati (quali), US Open, il Challenger di Aix-en-Provence, gli Internazionali di Roma, Roland Garros, il Challenger di Parma e quello di Marbella fino alle quali di Parigi Bercy. Gennaio 2021 è iniziato con un piglio diverso: quarti a Delray Beach, battendo i padroni di casa Ryan Harrison e Sam Querrey e perdendo con il fratello maggiore, Chris Harrison ai quarti. Al primo turno al Great Ocean Road Open ha lottato e portato la contesa con il baffetto Jared Thompson al terzo set, ma poi si è dovuto arrendere. A Melbourne Park sarà la sua prima volta in main draw. In bocca al lupo.
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Mager elimina Thiem, il commento dopo l’impresa: “Mi sono goduto il momento”

Andrea Seppi (107 Atp)

L’ex top20 di Caldaro è al 62° Slam in carriera, saldo al quarto posto nella classifica all-time alle spalle di Roger Federer (65). Proprio grazie al forfait dello svizzero, l’highlander azzurro è riuscito ad entrare in tabellone senza passare dalle qualificazioni. Abbiamo ancora tutti negli occhi il suo capolavoro datato 23 gennaio 2015, quando davanti ai 15mila della Rod Laver Arena battè il campione di Basilea centrando gli ottavi dove poi perse al quinto contro Kyrgios. Comunque vada (nel torneo in preparazione ko nel derby con Caruso) va detto solo grazie ad un fantastico tennista che va verso le 37 primavere e che ci fa stare alzati nella notte italiana per vederlo giocare dall’altra parte del mondo.
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Djokovic, Nadal, Federer e... Seppi! I 5 colpi più iconici degli ultimi anni

Camila Giorgi (76 Wta)

Attualmente numero 76 del ranking, la tennista n° 1 d’Italia dopo aver chiuso la passata stagione a Linz, dove ha perso dall’argentina Nadia Podoroska, semifinalista al Roland Garros, ha ricominciato con un successo al WTA Melbourne 2 contro la francese Clara Burel con il punteggio di 6-4 6-3, regalandosi al secondo turno Sofia Kenin. Proprio la sfida contro la n° 4 al mondo si è trasformata in un incubo, con la giocatrice di Macerata costretta a ritirarsi per un problema alla coscia sinistra. Resta, dunque, da capire quando sia serio l’infortunio ad una settimana dal primo quindici. A Melbourne Park Camila “difende” il terzo turno del 2020 contro Angelique Kerber.
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Giorgi s'infortuna contro la Kenin: Australian Open a rischio

Martina Trevisan (86 Wta)

A Parigi ci ha offerto , fuori e dentro il campo: la fragilità, la rabbia, la grinta, la gioia e la bellezza della vittoria. Vale la pena ripercorrere il suo cammino trionfale nell’edizione più fredda e piovosa dello Slam del Bois de Boulogne. La classe ’93 fiorentina supera il primo turno, complice il ritiro della Giorgi. Stende in rimonta la chiacchieratissima Coco Gauff e Maria Sakkari, numero 24 del mondo, in tre set, annullando due match points alla seconda e centrando per la prima volta gli ottavi di finale in un Major. Qui supera la numero 8 del mondo Kiki Bertens con un doppio 6-4. Nei quarti cede alla rivelazione del torneo e futura campionessa Iga Swiatek. Un exploit a cui la toscana non è ancora riuscita a dare un seguito nel 2021: al WTA 500 di Abu Dhabi è uscita subito per mano di Yulia Putintseva e al Gippsland Trophy con Petkovic. Ma gli Slam, si sa, sono un’altra cosa.
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Trevisan, che corsa! I colpi più belli dalle qualificazioni ai quarti

Jasmine Paolini (97 Wta)

Due turni superati in un torneo WTA 500 e possibile high career: quale miglior biglietto da visita per il primo turno di uno Slam a distanza di pochi giorni? Per ora al Gippsland Trophy di Melbourne la tennista di Bagni di Lucca ha regolato in due set la canadese Marino, ma soprattutto la cinese Wang, n° 34 del mondo e decima testa di serie in una maratona di oltre due ore e salvando due match point. Una vittoria di carattere che conferma la grinta e la preparazione di Paolini, ormai saldamente nella top100 del ranking mondiale, ma che fino ad ora si era tolta soddisfazioni solo sulla terra rossa.
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Jasmine Paolini

Credit Foto Eurosport

Sara Errani e Elisabetta Cocciaretto (131 e 132 Wta)

Insieme perché sono le nostre uniche due frecce che si sono distinte nel percorso di qualificazione all’Happy Slam in quel di Dubai, pur essendo le loro carriere agli antipodi. La 33enne romagnola, 17ª testa di serie, ha superato in rimonta per 3-6 6-2 6-4, dopo oltre due ore di lotta, l’ex top20 croata Ana Konjuh, confermando che il secondo turno di Parigi non è stato un caso e che la risposta di rabbia e di orgoglio dopo il periodo buio post-squalifica è ormai è un dato di fatto. Mentre la 19enne di Porto San Giorgio, 18ª testa di serie, ha sconfitto per 6-3 6-1 la francese Harmony Tan, n° 234 del ranking, guadagnandosi la seconda presenza in un Major.
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