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Australian Open, Nadal scrive la Storia del tennis! Rimonta epica al 5° set su Medvedev e 21° Slam

Matteo Zorzoli

Aggiornato 30/01/2022 alle 17:36 GMT+1

AUSTRALIAN OPEN - Finale storica sulla Rod Laver Arena. Il maiorchino completa la missione 21° Slam superando Federer e Djokovic (che rimangono a 20). Il russo spreca un vantaggio di due set e si arrende al quinto dopo oltre 5 ore di gioco: 2-6 6-7 6-4 6-4 7-5 il risultato finale

Rafael Nadal con il suo 21° Slam

Credit Foto Getty Images

30 gennaio 2022. Una data che entra di diritto nella Storia dello Sport. Dopo sei mesi di assenza dal circuito causa infortunio al piede e la positività al Covid, Rafael Nadal vince gli Australian Open e supera i rivali di una vita, Federer e Djokovic, nel conteggio degli Slam in bacheca. Sono 21 i titoli Major per il 35enne maiorchino che dopo 5 ore e mezza di battaglia epica contro il n° 2 del mondo, Daniil Medvedev, chiude 2-6 6-7 6-4 6-4 7-5. Rafa torna a vincere a Melbourne Park dopo 13 anni e lo fa con la terza rimonta in carriera in svantaggio di due set dopo quelle con Youzhny (Wimbledon 2007) e Kendrick (Wimbledon 2006). Rafael Nadal è immortale.
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Nadal l'immortale! Rivivi la storica rimonta su Medvedev in 3'

La cronaca di una finale epica

Il quarto confronto tra i due (3-1 i precedenti a favore di Nadal) parte con un monologo russo: break a 0 nel quinto e settimo game e 6-2 in 40 minuti. Lo spagnolo è in confusione, Medvedev si muove bene e domina gli scambi veloci: sotto i 4 colpi vince 19 punti su 25. Ma il dato che più colpisce è quello della prima di servizio: 82% Daniil, 54% Rafa.
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Nadal, back stretto irreale! Punto da fantascienza dello spagnolo

Un secondo set anarchico

Il maiorchino deve trovare contromisure: nel quarto game si guadagna le prime due palle break con un rovescio in back incrociato da fantascienza e al secondo tentativo mette la freccia. Il russo non ci sta e poco dopo piazza il controbreak. E' un parziale anarchico, a tratti spettacolare, ma anche pieno di errori: saranno 36 alla fine i non forzati di Nadal che attinge da tutte le riserve di energie rimaste dalle battaglie con Shapovalov e Berrettini. Con due drop shot da capogiro mette ancora la testa avanti, ma nel game successivo, infinito, Medvedev annulla un set point e riporta il punteggio in parità. Si va al tie-break: il russo va sotto due volte di un mini-break, ma quando conta è un muro. Il 25enne di Mosca risponde colpo su colpo alle accelerazioni dell'avversario e dopo un'ora e mezza chiude 7-5. Per Nadal, sotto di due parziali dopo oltre due ore intense di gioco, suona come una sentenza.
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Medvedev decolla! Il rovescio lungolinea buca Nadal

La rimonta di Nadal

Nadal è commovente. Non getta la spugna, anzi: dopo aver sprecato una palla break in apertura, tenta di rimanere aggrappato alla partita con le unghie e con i denti, salvando altre tre palle break nel sesto game da 0-40. I turni di battuta di Medvedev scorrono via veloci. Poi, però, la svolta, inaspettata: break chirurgico per il 5-4 dello spagnolo che approfitta di due leggerezze del russo. Come in una partita a scacchi, Rafa aspetta la mossa sbagliata e colpisce: al cambio di campo serve e porta a casa il set 6-4. Il pubblico è in visibilio, Medvedev accusa il colpo e all'inizio del quarto chiede l'intervento del fisioterapista. La fatica comincia a farsi sentire, i crampi bussano alla porta (gli era successo la stessa cosa a settembre nella finale degli US Open, ma allora la chiuse in 3 set). Break e controbreak, ma Nadal è più fresco, incredibilmente più fresco nonostante i 10 anni in più: dopo un game fiume mette la testa di nuovo avanti alla settima palla break. Medvedev è in cortocircuito fisico, ma soprattutto mentale: le certezze che aveva poco fa sono svanite. Tenta più di una volta la carta palla corta, ma è un boomerang. Lo spagnolo ci arriva sempre facilmente e completa la rimonta chiudendo 6-4. Dopo oltre 4 ore la finalissima di Melbourne torna in equilibrio. Pazzesco.
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Medvedev, nuova polemica con arbitro e pubblico: "Sono idioti..."

Il quinto set

Medvedev continua a ricorrere agli interventi del fisioterapista nei cambi di campo, senza, però, chiedere il Medical Timeout. Si procede on serve fino al quinto game quando Nadal piazza un dritto lungolinea e il sorpasso: 3-2. Nel gioco successivo annulla tre palle del contro-break e consolida il vantaggio. Sul più bello, un nuovo colpo di scena: Rafa arriva a 2 punti dal match, ma trema e perde 4 punti consecutivi, con anche un doppio fallo. 5-5. Medvedev allunga la contesa, per poi perdere di nuovo la battuta. Questa volta Nadal sente il profumo della Storia. Tiene a 0 il russo, chiude 7-5 e fa partire la festa spagnola. La rimonta al quinto più importante della sua carriera è completata.
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Trionfo Nadal, l’emozione dei telecronisti spagnoli: Corretja in lacrime

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