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Qualificazioni Australian Open 2022, Lucia Bronzetti rimonta Nao Hibino e si regala il main draw

DaOAsport

Aggiornato 14/01/2022 alle 11:09 GMT+1

TENNIS - Sorride all’Italia il terzo e decisivo turno delle qualificazioni femminili degli Australian Open 2022 di tennis.

Lucia Bronzetti

Credit Foto Getty Images

Sorride all’Italia il terzo e decisivo turno delle qualificazioni femminili degli Australian Open 2022 di tennis: il main draw del primo torneo stagionale dello Slam vedrà al via l’azzurra Lucia Bronzetti, numero 26 del tabellone cadetto, che rimonta la nipponica Nao Hibino, testa di serie numero 15, con lo score di 4-6 6-2 6-1 in due ore esatte di gioco.
Nel primo set la nipponica esce meglio dai blocchi e trova il break, che si rivelerà decisivo, nel game d’apertura, mentre l’azzurra non si rivela altrettanto cinica e manca una prima occasione per il controbreak nel secondo gioco ed altre due nel sesto. La giapponese si salva e chiude sul 6-4 in 51 minuti.
La seconda frazione segue inizialmente lo stesso canovaccio della prima, con la nipponica che in apertura trova il break a quindici, ma Bronzetti prima ottiene il controbreak a zero e poi mette la testa avanti sul 4-2 dopo aver vinto undici punti di fila (parziale di 17-3 dallo 0-2 0-30 al 4-2). L’azzurra non si ferma e chiude sul 6-2 in 40 minuti.
La partita decisiva vede l’azzurra portare ad undici i giochi consecutivi vinti, grazie ai break ottenuti nel secondo game, ai vantaggi, e nel quarto, a quindici, con Bronzetti che scappa sul 5-0. Gli ultimi undici punti giocati vengono vinti dalla giocatrice al servizio e così l’azzurra chiude sul 6-1 in 29 minuti volando al tabellone principale.
Le statistiche indicano un saldo negativo per entrambe le tenniste nel conto vincenti-gratuiti, 25-26 per l’azzurra e 28-44 per la nipponica, con Bronzetti che domina nel dato complessivo dei punti vinti per 92-70. L’azzurra vince dodici degli ultimi tredici game giocati e nell’arco di tutto l’incontro non incappa mai in un doppio fallo.

Anche Martina Trevisan nel tabellone principale

Martina Trevisan, al pari di Lucia Bronzetti, si qualifica per il tabellone principale degli Australian Open, portando così a quattro le giocatrici italiane in gara nello Slam di Melbourne. Battendo la bielorussa Olga Govortsova per 6-2 6-3, la toscana entrerà per la sesta volta in campo tra le magnifiche 128 di uno dei quattro tornei maggiori del tennis mondiale.
Per le due giocatrici, nelle fasi iniziali, il servizio è praticamente un optional, nel senso che su quattro turni di battuta ne viene tenuto solo uno, da Trevisan. La fiorentina si ritrova sul 4-1 dopo un game molto lottato, nel quale salva quattro palle break di cui tre consecutive, poi riesce a fare una terza incursione nei dintorni del servizio di Govortsova e a portarsi a casa il 6-2.
Più complicato il secondo set, perché inizia subito con il break di Govortsova. Il recupero arriva nel quarto gioco, peraltro a zero, e la stessa cosa accade nel sesto dopo un quinto battagliero. Quel 3-3 raggiunto, però, è la svolta della partita per l’italiana, che tiene il settimo game a 15, si prende di forza l’ottavo a 30 e, allo stesso modo, chiude al secondo match point per assicurarsi, in poco meno di un’ora e mezza, la permanenza almeno fino a lunedì.
Martina Trevisan vince il confronto soprattutto per due motivi: un decisamente migliore conto vincenti-errori gratuiti (33-11 contro 13-22), ma anche perché, in presenza di statistiche comunque buone al servizio, quelle di Govortsova in tal senso sono seriamente deprecabili (41% di punti vinti con la prima e 33% sulla seconda).
Questo l’elenco di giocatrici che Trevisan potrà affrontare al primo turno, quando verrà effettuato il sorteggio con le allocazioni delle qualificate: Ashleigh Barty (Australia), Varvara Gracheva (Russia), Amanda Anisimova (USA), Aliaksandra Sasnovich (Bielorussia), Xiyu Wang (Cina), Alison Van Uytvanck (Belgio), Saisai Zheng (Cina), Danielle Collins (USA), Beatriz Haddad Maia (Brasile), Danka Kovinic (Montenegro), Alizé Cornet (Francia), Iga Swiatek (Polonia), Daria Kasatkina (Russia), Marie Bouzkova (Repubblica Ceca), Caroline Garcia (Francia), Liudmila Samsonova (Russia).

Niente da fare per Fabbiano, Cobolli, Giannessi e Caruso

Si ferma ad un passo dall’ingresso nel tabellone principale il cammino di Thomas Fabbiano nelle qualificazioni dell’Australian Open 2022. Il tennista pugliese è stato sconfitto dall’ecuadoregno Emilio Gomez, numero 155 del mondo, in tre set con il punteggio di 5-7 6-4 6-3 dopo due ore e mezza di gioco.
Il match era iniziato bene con il break in apertura di Fabbiano. Un vantaggio che il pugliese ha mantenuto per tutta la prima frazione fino al 5-4, quando si è trovato a servire per il match. Purtroppo è arrivato l’improvviso controbreak di Gomez, che ha pareggiato i conti sul 5-5. La serie di game consecutivi del sudamericano non si ferma e strappa ancora il servizio all’azzurro del dodicesimo gioco, conquistando la prima frazione per 7-5.
Grandissimo equilibrio ad inizio secondo set. Fabbiano riesce a difendere due palle break nel quinto gioco e poi in quello successivo toglie la battuta all’avversario portandosi sul 4-2. Questa volta il numero 202 del mondo riesce a difendere il vantaggio e chiude il set in suo favore per 6-4.
E’ una vera e propria battaglia, perchè la posta in palio è enorme. Purtroppo Fabbiano spreca troppe occasioni, prima nel terzo game (una palla break) e poi nel quinto (altre due). In mezzo c’è il break di Gomez, che si porta così sul 4-1. Il sudamericano non permette più al pugliese di rientrare nel match e vince il set per 6-3, qualificandosi per il tabellone principale dello Slam australiano.
Un vero peccato. Flavio Cobolli (n.199 del mondo) ha mancato l’accesso al tabellone principale degli Australian Open 2022. L’azzurro, classe 2002 (n.199 del mondo), si è dovuto arrendere all’argentino Tomás Martín Etcheverry (n.129 del ranking) nel turno conclusivo delle qualificazioni sullo score di 6-3 6-2. Cobolli non è mai riuscito a trovare la giusta continuità al servizio e alla risposta e la velocità di palla che ha sviluppato non è stata all’altezza del suo avversario. Un successo netto di Etcheverry in 1 ora e 30 minuti di partita.
Nel primo set partenza ad handicap per il tennista nostrano: 2-0 e a remare da fondo. Cobolli ha una reazione nel quinto game, conquistando il contro-break ai vantaggi, ma sempre ai vantaggi cede il turno al servizio nel gioco successivo. La frazione non ha altre variazioni e il 6-3 per l’argentino arriva puntuale.
Nel secondo set non cambia il canovaccio del match. Il sudamericano, giocando spesso coi piedi dentro il campo, detta le regole e l’italiano si ritrova sballottato da una parte all’altra del campo. Conclusione: due break nel primo e quinto game e match in ghiaccio. Il 6-2 fa calare il sipario.
Alessandro Giannessi non riesce a regalarsi il sogno Australian Open a 31 anni suonati. Il numero 184 del mondo ha combattuto come un leone nel terzo turno di qualificazione contro il tedesco Yannick Hanfmann, numero 8 del tabellone cadetto, ma deve abdicare con un doppio 7-6 in due ore e venti minuti, facendo il paio con i ko di Flavio Cobolli e Thomas Fabbiano.
La partenza è subito in salita per lo spezzino, costretto a difendersi immediatamente da tre palle break nel primissimo gioco. Il servizio però gli viene in aiuto e da lì comincia una battaglia, dai game combattuti ma che in un modo o nell’altro pendono sempre verso la battuta. Le altre palle break arrivano nel decimo gioco, e sono pesantissime per Giannessi, poiché per lui sono set point, ma Hanfmann è bravo a cancellarle. Si va al tie-break e l’azzurro si ritrova ad inseguire lasciando due punti sul proprio turno di servizio: il vantaggio è incolmabile ed il tedesco chiude sul 7-3.
Aver perso così la prima frazione influisce sulla partenza della seconda, con Giannessi che si ritrova nuovamente in difficoltà nel primo turno di servizio. Questa volta il break arriva immediato, ma Alessandro è bravissimo a mettersi tutto alle spalle e a rispondere in maniera immediata, cancellando lo svantaggio e rimettendosi in linea di galleggiamento. L’equilibrio resiste e si va di nuovo al tie-break, dove sono i dettagli a fare la differenza, con l’azzurro che si arrende al secondo match point sulla sua battuta.
Niente da fare per Salvatore Caruso. Il n.150 del mondo ha alzato bandiera al cospetto del giapponese Taro Daniel (n.120 del ranking) nel turno decisivo delle qualificazioni agli Australian Open 2022. Sul cemento di Melbourne il siciliano è stato sconfitto 6-4 6-3 dal nipponico, superiore sul piano della spinta e della gestione. Una partita, infatti, che Daniel ha fatto sua dall’ottavo game del primo set. Da quel momento il tennis di Caruso si è un po’ spento e così il giocatore del Sol Levante si è imposto.
Nel primo set il nostro portacolori comincia con il piglio giusto: una palla break nel primo game, due nel terzo e una nel quinto sfruttata. Avanti nello score però il n.150 ATP soffre nei propri turni in battuta e, dopo aver salvato un break-point nel sesto gioco, perde a zero il servizio nell’ottavo. E’ l’inizio della fine per l’italiano che subisce quindi dal citato sesto gioco un parziale di quattro game a zero, perdendo la frazione 6-4.
Nel secondo set Caruso migliora la propria resa al servizio e si procede on serve in maniera lineare fino all’ottavo game. Ancora una volta la lucidità abbandona il siciliano e Daniel ne approfitta puntualmente. La palla break viene concretizzata e senza concedere un quindici nel proprio turno in battuta il giapponese pone fine alla contesa sul 6-3.
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