Italia in finale di Billie Jean King Cup per il terzo anno consecutivo: Jasmine Paolini e Sara Errani trascinano le azzurre alla rimonta sull'Ucraina

BILLIE JEAN KING CUP - L'Italia di Tathiana Garbin potrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Le azzurre trovano la rimonta sull'Ucraina grazie a Jasmine Paolini, che prima supera Svitolina in un singolare tiratissimo e poi vince anche in doppio insieme a Sara Errani contro Kichenok/Kostyuk. Nel primo singolare Cocciaretto si era arresa proprio a Kostyuk. Ora Stati Uniti o Gran Bretagna

Il sorriso di Jasmine Paolini dopo la vittoria su Svitolina in Billie Jean King Cup

Credit Foto Getty Images

Per il terzo anno consecutivo l'Italia del tennis femminile giocherà la finale di Billie Jean King Cup; ma soprattutto potrà provare a difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Lo fa al termine di una giornata di tennis lunghissima e venendo a capo di una squadra che - dati alla mano - presentava con ogni probabilità la miglior coppia di singolariste: l'Ucraina di Marta Kostyuk ed Elina Svitolina. Le azzurre di Tathiana Garbin trovano un soffertissimo successo in rimonta, reagendo al ko nel primo singolare di giornata con una rimonta firmata sopratutto da Jasmine Paolini
Dopo la netta sconfitta in due set di Elisabetta Cocciaretto contro Marta Kostyuk, su Paolini gravava infatti tutto il peso della rimonta e insieme a quello ogni speranza di finale. La tennista toscana è però riuscita a venire a capo di una partita complicatissima contro Elina Svitolina - che l'aveva sconfitta due volte su due quest'anno, per giunta negli Slam -, girando un match in cui l'ucraina dopo aver vinto il primo set aveva avuto anche due palle del 5-2 nel secondo parziale. Una rimonta clamorosa insomma quella di Paolini, che dopo 2 ore e mezza di lotta in singolare è poi tornata in campo con Errani per il doppio decisivo. Lì le campionesse olimpiche non hanno tradito le attese, superando il duo formato da Kostyuk/Kichenok e regalandosi dunque per il terzo anno di seguito la possibilità di giocare per il trono del tennis mondiale a squadre.
Ad attenderle in finale domenica la vincente della seconda semifinale che si disputerà domani: Stati Uniti-Gran Bretagna.
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La squadra italiana di BJK Cup 2025: da sinistra a destra, Garbin, Paolini, Bronzetti, Cocciaretto, Grant, Errani

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Errani/Paolini b. Kichenok L./Kostyuk 6-2 6-3

Per il doppio decisivo il capitano ucraino Illya Marchenko dedice di provare a mischiare le carte in tavola, rompendo la coppia formata dalle gemelle Kichenok per dare spazio a quella Kostyuk che in mattinata aveva spazzato via Cocciaretto. Una Kostyuk che in carriera aveva già giocato in 10 occasioni insieme a Lyudmyla Kichenok, l'ultima volta però nel 2024 e solo per due eventi. Insomma: una sorta di mossa disperata per scombussolare un po' i piani delle azzurre. Una mossa che non ha però funzionato. Le campionesse olimpiche non si sono fatte sorprendere, partendo con un break immediato e gestendo il tentativo di rientro delle ucraine - che avevano trovato il controbreak sul 2-3 - fino al 6-2 del primo parziale. Le cose migliori però Errani e Paolini le hanno mostrate nel secondo set, quando sotto 1-3 hanno infilato 5 giochi consecutivi, rintuzzando con la personalità che le contraddistingue il lodevole tentativo dell'Ucraina di voler lottare in tutti i modi fino alla fine. Decisivo il cambio di passo di Errani, che concepito il momento importante della partita ha evitato a Jasmine l'extra sforzo di un terzo set che sarebbe stato difficile dal punto di vista fisico, lavorando ai fianchi con le solite soluzioni intelligenti i tentativi di sfondare di potenza messi in atto da Kostyuk e Kichenok: 6-2 6-3 il finale di una partita forse più tosta di quanto dica lo score finale, ma al tempo stesso, alla fine, quasi sempre sotto il controllo delle azzurre.

Paolini b. Svitolina 3-6 6-4 6-4

Partita folle, perché come per Cocciaretto con Kostyuk, anche Paolini si presentava al via sotto 0-2 nei precedenti. Precedenti per giunta "freschi" di quest'anno ed entrambi negli Slam - Australian Open e Roland Garros. Paolini è riuscita in una rimonta sostanzialmente clamorosa. Per un set e mezzo infatti Svitolina era stata la miglior giocatrice in campo, imponendosi nel primo set con un perentorio 6-3 e con l'ucraina a un certo punto in grado di scappare avanti fino al 4-2 del secondo parziale.
Proprio nel settimo game però accade l'incredibile: Svitolina s'incarta non chiudendo sulle due opportunità al servizio per andare 5-2 - una di queste una comoda volée. E da quel momento si materializza per l'ucraina l'incubo. Paolini infatti non solo recupera il break di svantaggio, ma leva nuovamente il servizio alla propria avversaria infilando così 4 game consecutivi e prendendosi il secondo parziale per 6 giochi a 4.
La vera spallata al match è stata però nel secondo game del terzo set. Paolini è infatti sopravvissuta a un turno di servizio da 22 punti giocati, da 5 palle break annullate e da 18 minuti spesi in lotta. Una spallata alla Svitolina, che non a caso nel turno di battuta successivo perdeva il servizio. L'ucraina provava un colpo di coda con il controbreak del 4-4, ma di nuovo nel game di battuta successivo lasciava il servizio a zero. Questa volta definitivamente. Jasmine chiudeva così dopo 2 ore e mezza di lotta, sfatando il suo tabù personale di questo 2025 ma soprattutto regalando il decisivo punto dell'1-1 all'Italia.

Kostyuk b. Cocciaretto 6-2 6-3

È stato il match che ha aperto la giornata, regalando all'Ucraina il punto dell'iniziale 1-0. Una partita decisamente dominata dalla Kostyuk, che ha iniziato meglio la partita imponendo un gran ritmo dal fondo. Ritmo a cui Cocciaretto ha faticato a trovare le contromisure per tutto il primo parziale, semplicemente dominato da Kostyuk sotto ogni aspetto. La partita vera di Elisabetta è infatti cominciata solo nel secondo set, quando è riuscita a fornire a Kostyuk qualche grattacapo in più, restando per lo meno nello scambio un po' più a lungo e obbligando l'ucraina se non altro a qualche recupero difensivo. Anche nel secondo set, però, una volta trovato il break di vantaggio, Kostyuk è andata dritta fino al traguardo, confermando di fatto quanto avevano già detto i due precedenti in carriera giocati nel 2023 sul cemento di Miami e su quello di Pechino. Per Cocciaretto, semplicemente, un avversaria dimostratasi più forte di lei.

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