Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Covid, il vaccino divide il mondo del tennis. Rublev: "Non lo farò"

Matteo Zorzoli

Aggiornato 30/03/2021 alle 12:41 GMT+2

TENNIS - Dal sì di Osaka e Barty al no di Rublev e Svitolina fino alla scelta (con tanto di foto) di Simona Halep. Durante il Masters 1000 di Miami molti top player hanno rilasciato dichiarazioni a favore o contro la somministrazione del vaccino nei prossimi mesi. Ecco le principali

Simona Halep durante la somministrazione del vaccino Pfizer (WTA Romania)

Credit Foto Twitter

Il mondo del tennis si divide sul vaccino anti-Covid. Dopo la sospensione dei match durante la prima ondata, i circuiti maggiori Atp e Wta hanno ripreso gradualmente a macinare tornei grazie al meccanismo delle bolle in cui i giocatori sono obbligati a rispettare un rigido protocollo. Ma l'ultimo step per provare a uscire dalla pandemia, come in tutti gli altri settori, è rappresentato dalla vaccinazione. Il tema è quanto mai delicato. Abbiamo provato a riunire le dichiarazioni di alcuni tennisti e tenniste che ultimamente si sono espressi in merito, incalzati dal giornalista del New York Times, Ben Rothenberg.

Chi è contro

“Per il momento non ti concede alcun vantaggio. Sei comunque costretto a isolarti nella bolla. Se mi chiedi di scegliere e ho l'opzione di non farmi somministrare il vaccino, non lo farò. Non c'è una ragione particolare, è una sensazione. Non ho mai ricevuto alcun vaccino da quando ero bambino".
Questo il pensiero di Andrey Rublev che ha parlato in conferenza stampo dopo la vittoria su Marton Fucsovics a Miami. Al tennista russo n° 8 del mondo fa eco l'ucraina Elina Svitolina.
"Alcuni miei amici mi hanno detto di aspettare ancora un po' a decidere per via degli effetti collaterali. Ho la possibilità di fare il vaccino nelle prossime due settimane, ma non lo so. Sarei obbligata comunque a fare la quarantena quando viaggio, lo ha stabilito la Wta. Ok, puoi ridurre i sintomi del Covid se lo accetti, ma non è escluso del tutto il contagio. Dunque non ha alcun senso fare una cosa che ha effetto solo per un periodo breve".
picture

Diego Schwartzman

Credit Foto Eurosport

Al coro dei titubanti si aggregano anche la bielorussa Aryna Sabalenka e l'argentino Diego Schwartzman (che più tardi sui social ritratta dicendo che "quando sarà il suo turno si farà vaccinare"):
“Per ora non mi fido. Non voglio farlo e non voglio nemmeno che la mia famiglia lo faccia. Ci penserò più avanti. Se sarò obbligata a farlo, allora ovviamente lo farò".
"Non è una priorità per me. Anche perchè abbiamo molti problemi di accesso al vaccino in Argentina. Non credo che lo farò. Aiuterò la mia famiglia a vaccinarsi, ma non amo i vaccini".
Il n° 1 del mondo, Novak Djokovic si era esposto lo scorso maggio contro la vaccinazione di massa, salvo poi (anche lui) ritrattare ad agosto.

Chi è a favore

Nutrito anche il partito dei pro-vaccino. Simona Halep è stata la prima top player del mondo del tennis a rendere pubblica la sua vaccinazione contro il Covid-19, dopo aver contratto il virus a fine 2020. La regine degli Australian Open, Naomi Osaka "lo farà non appena sarà il suo turno", mentre la n° 1 australiana, Ash Barty dichiara che "anche la sua famiglia lo farà".
Infine Rafael Nadal lo scorso maggio aveva risposto così al "no" di Djokovic:
"Tutti siamo liberi di decidere cosa fare, ma se fai parte di un circuito, forse devi attenerti alle regole richieste . Quindi, se il Tour obbliga i giocatori a vaccinarsi per poter viaggiare e per proteggersi, Djokovic dovrà essere vaccinato se vuole continuare a giocare a tennis ai massimi livelli. Intendo lui e tutti quanti, anche io. Tutti quanti si dovranno conformare alle disposizioni".
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità