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Tennis, Coppa Davis - Che show tra Cilic e De Minaur: Croazia e Svezia asfaltano Australia e Canada, la Francia resiste

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 26/11/2021 alle 08:41 GMT+1

COPPA DAVIS - Al via l'edizione 2021 di Coppa Davis: Croazia e Svezia sigillano il primo successo su Australia e Canada dominando nei due match di singolare. La Francia sopravvive alla Repubblica Ceca nel doppio.

Marin Cilic of Croatia reacts against Alex de Minaur of Australia during on the Croatia v Australia match at the 2021 Davis Cup Finals.

Credit Foto Getty Images

I campi di Torino, Madrid e Innsbruck hanno finalmente aperto al torneo a squadre più antico del mondo: le Davis Cup Finals hanno preso il via quest'oggi, coinvolgendo le squadre dei gruppi B, C e D. Per l'Italia capitanata da Filippo Volandri ci sarà da attendere fino a domani, quando gli Azzurri fronteggeranno gli Stati Uniti in un big match che si prospetta più aperto che mai.

I risultati del DAY 1

MADRID, CANADA-SVEZIA 0-3 (GRUPPO B)
  • E.Ymer-Diez 6-4 6-2
  • M.Ymer-Pospisil 6-4 6-4
  • Goransson/Lindstedt-Pospisil/Schnur 7-6 6-4
INNSBRUCK, FRANCIA-REP. CECA 2-1 (GRUPPO C)
  • Machac-Gasquet 7-6 6-2
  • Mannarino-Vesely 6-7 6-4 6-2
  • Herbert/Mahut-Lehecka/Machac 3-6 6-4 6-3
TORINO, CROAZIA-AUSTRALIA 3-0 (GRUPPO D)
  • Gojo-Popyrin 7-6 7-5
  • Cilic-De Minaur 6-1 5-7 6-4
  • Mektic/Pavic-De Minaur/Peers 6-3 6-1

Cilic e Gojo show, la Croazia piega l'Australia

Quest'oggi, il team azzurro avrà osservato con grande attenzione lo scenario sul turf torinese, siccome una tra Croazia e Australia potrebbe rivelarsi la prossima avversaria ai quarti di finale.
Nel match tra numeri 2, Gojo e Popyrin non hanno fatto altro che prolungare la tendenza innestata dall'unico precedente: questo febbraio, Popyrin si era imposto per 6-7 7-6 7-6 a Melbourne, dopo un braccio di ferro prolungatosi per tre tiebreak. Al Pala Alpitour, ironia della sorte, il primo set si decide al tiebreak: Gojo, che non riesce a incidere nè sulla prima (91% di prime tenute in campo da parte dell'australiano) nè sulla seconda, riesce comunque a negare 5 palle break all'avversario, beffandolo al tiebreak sul 7-5.
L'epilogo amaro del primo parziale destabilizza pesantemente il gioco di Popyrin. Gojo, tignoso e opportunista, sferra la zampata vincente all'undicesimo gioco, scongiurando la replica del match a Melbourne.
Dopo l’impresa di Gojo, la Croazia gioisce anche per la vittoria di Marin Cilic: il veterano croato vince il braccio di ferro con l'australiano De Minaur 6-1 5-7 6-4, alternando sprazzi di tennis stratosferico a momenti di totale smarrimento.
Nel primo set Cilic si dimostra ingiocabile, vincendo la battaglia dei punti con un altisonante 27-10. L'australiano viene messo spalle al muro anche nel secondo parziale, che si apre col break immediato dell’avversario.
Ad inceppare per la prima volta Cilic però, è un cocktail di affanno fisico e vampate d'orgoglio dell'australiano, che al sesto gioco si procura e sfrutta la prima palla per il controbreak. Rinvigorito dopo aver allargato la prima crepa nel tennis del croato, De Minaur azzanna nuovamente al dodicesimo gioco e prolunga il match al terzo set.
Un Cilic prosciugato a servizio riesce comunque a rimettersi in carreggiata dopo aver incassato un pesante 0-2 iniziale nel terzo set. Il croato torna padrone della propria prima di servizio (ben 4 ace nel terzo set) e sigilla la prima vittoria dei croati nel torneo col 6-4 finale dopo 2 ore di gioco.
La chiusura anticipata delle danze coi match del singolare, accartoccia di fatto la ben più elaborata strategia dei croati, ovvero trascinare gli australiani nella morsa Mektic/Pavic, campioni olimpici nel doppio e numeri 1 del ranking. Con l'onere di sigillare la vittoria alleggerito dalle loro spalle, i due croati rifilano comunque una lezione di gran tennis alla coppia De Minaur/Peers, trionfando 6-3 6-1. I croati impiegano solamente un'ora e 11 minuti per scardinare l'ultima resistenza australiana, rifilando due break (al settimo e nono gioco) nel primo set, e ripetendosi nel secondo (al secondo e al sesto gioco). Il team croato si ripresenterà in campo domenica 28 novembre, nel tie decisivo contro l'Ungheria di Fucsovics.

I fratelli Ymer affondano il Canada, festa Svezia

A Madrid, anche la Svezia archivia la pratica canadese in due match, grazie all'esplosività dei fratelli Ymer: il fratello maggiore Elias si impone 6-4 6-2 in un'ora e 28 minuti sul canadese Steven Diez. Il fratello minore Mikael regola il più impegnativo Pospisil 6-4 6-4, facendo rimpiangere le assenze illustri di Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime tra le fila dei nordamericani.
Nel primo scontro in salsa spagnola, Elias Ymer apre con un break immediato salvo poi farsi rimontare al quarto game dal canadese, che infila quattro giochi consecutivi; sarà l'unica scintilla di un pomeriggio decisamente opaco per Diez, che nella seconda metà del primo set soccombe alla letale prima dello svedese - che nel primo atto convertirà il 74% di punti con la prima, contro il misero 45% dell'avversario - inchiodando il primo set sul 6-4. Il secondo parziale si apre e si chiude sulla falsa riga del primo, con Ymer che prende il largo grazie a due break nel primo e quinto gioco.
Grazie alla vittoria del fratellone Elias, Mikael riesce a gestire con disinvoltura la pressione di Pospisil nel secondo match del singolare. Ymer chiude i giochi in due rapidi set, col punteggio finale di 6-4 6-4. Il 23enne svedese concede una sola palla break in tutto il match, capitalizzando sulle leggerezze del canadese, che nel primo parziale commette 8 errori non forzati. Con un break nel terzo gioco del primo set e un secondo break al settimo gioco del secondo set, Ymer sigilla la prima vittoria degli scandinavi, riducendo l'incontro di doppio tra Pospisil/Schnur e Goransson/Lindstedt una mera formalità.
A suggellare la giornata perfetta degli svedesi, ci pensa il doppio Goransson/Lindstedt: il duo scandinavo si impone 7-6(5) 6-4 sulla coppia Pospisil/Schnur in un'ora e 41 minuti. Ora la Svezia è chiamata al passo decisivo sabato 27 novembre contro il Kazakistan.

Innsbruck, Francia-Repubblica Ceca 2-1

Ad Innsbruck, il ceco Tomas Machac ha sorpreso il francese Richard Gasquet 7-6 6-2, invertendo l'inerzia dettata dai pronostici di partenza.
Quello che emerge con certezza dal primo testa a testa tra le due squadre nazionali, è il cinismo dei cechi: Machac trascina il primo set contro Gasquet al tiebreak salvando 3 palle break su 4 e sfondando all'unica chance procurata; al tiebreak, il ceco innesca il controsorpasso volando sul 7-3 finale e rifilando ben 5 ace nel corso del primo set.
Da lì, il ceco non perde più il timone: il verdetto del secondo set è ancora più duro per Gasquet, che soccombe 2-6 dopo aver difeso con i denti un primo game serratissimo contrassegnato da sei parità; Machac tuttavia, non fa sconti: il ceco inanella ben 5 giochi consecutivi e spazza via il francese.
Nel secondo match tra Mannarino e Vesely però, i transalpini riaffermano le ambizioni con cui erano partiti a inizio torneo. Il francese prevale sul ceco in tre set combattuti, col punteggio finale di 6(1)-7 6-4 6-2. La giornata dei francesi pare rendersi stregata alla stretta finale del primo set, quando Vesely annulla un setpoint a Mannarino, sferrando successivamente il sorpasso al tiebreak (7-1 per il ceco).
Sul lungo periodo tuttavia, la qualità del veterano francese emerge: un break al terzo gioco del secondo set permette a Mannarino di pareggiare i conti, prima di chiudere le danze nel terzo parziale, dominato dal francese.
Col parziale sospeso sull'1-1, il match "tra generazioni" Herbert/Mahut (30 e 39 anni) e Machac/Lehecka (21 e 20 anni), decreta la vittoria dei transalpini: quella innescata dall'esperto duo Herbert/Mahut, è una rimonta nella rimonta; prendendo al rimbalzo l'acuto del connazionale Mannarino, i due francesi recuperano un set di svantaggio imponendosi per 3-6 6-4 6-3 sui cechi. Questi ultimi sono i primi a premere il piede sull'acceleratore, costringendo a Herbert e Mahut a rincorrere in pressochè tutti i propri turni a servizio. Alla fine, Machac e Lehecka sfondano ai vantaggi del sesto gioco.
Nel secondo set invece, le parti si invertono: lo sforzo massimo dei francesi si converte solo al decimo gioco, dopo aver dilapidato quattro palle break all'ottavo e una - la più clamorosa - al quarto. Nuovamente in parità, i francesi non mollano più le redini degli scambi, e completano l'opera in un incandescente terzo set. Decisivo il break al quarto game, che permette ai francesi di scongiurare una debacle clamorosa.
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