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Federer: "Mi diverto ancora. Futuro? Il mio tennis continuerà a rendere felici le persone"

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Aggiornato 24/12/2019 alle 10:46 GMT+1

Il campione svizzero ha raccontato il suo Natale da Dubai: "Dicono che il tempo vola quando ti diverti, è stato così con me. Ho trascorso anni meravigliosi nel mondo del tennis e, dopo aver smesso, vivrò ancora molti bei momenti. Mi mancherà il Tour quando arriverà il giorno, ma posso ancora migliorarmi"

Roger Federer allo Swiss Indoors di Basilea ad ottobre

Credit Foto Getty Images

Il 2019 è stato l'anno del 100° titolo in carriera, ma anche della cocente sconfitta nella finale di Wimbledon. L'anno della programmazione a tavolino dei tornei e della consapevolezza. Quando rilascia un'intervista, Roger Federer non lo fa mai per caso. Il campione di Basilea si è confessato ai microfoni di Simon Graf, giornalista della testata svizzera Tages-Anzeiger che in questi ultimi mesi ha pubblicato "Roger Federer. Il campione e l'uomo", un racconto onesto e coinvolgente della carriera del Re del tennis.
Federer trascorrerà le vacanze natalizie a Dubai, dove tradizionalmente si trasferisce per la preparazione invernale.
Abbiamo messo le decorazioni ieri. I miei genitori stanno arrivando, questo è ciò che rende speciale quest’anno. È sempre un bel momento, mi piace il Natale. Preferirei essere in Svizzera, ovviamente, perché li ho i miei ricordi d’infanzia: in passato lo passavo soprattutto a Berneck con i miei nonni. Questi sono i ricordi che mi vengono in mente.
Inevitabile la domanda sul futuro e sul suo ritiro.
Di solito quando mi viene chiesto per quanto tempo giocherò rispondo che non lo so nemmeno io. Sono curioso di me stesso. Quello che so è che gli ultimi 20, 25 anni sono passati in un lampo. Quando avevo 14 anni ero all’Orange Bowl, il World Junior Championship; questa settimana il figlio di Tony (Godsick, il suo manager, ndr) giocava lì e questo mi fa ripensare a quando io avevo 14 anni. Ora sono seduto qui a 38 anni e mi chiedo: è quasi tutto finito? Dicono che il tempo vola quando ti diverti, è stato così con me. Ho trascorso anni meravigliosi nel mondo del tennis e, dopo aver smesso, vivrò ancora molti bei momenti. Mi mancherà il tour quando arriverà il giorno, ma ora mi sto ancora divertendo.
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Federer: "Voglio giocare in Africa per i miei sentimenti, per la gente e per i miei tifosi"

Il venti volte campione Slam ha da poco firmato un accordo di cinque anni con il torneo d’esibizione di Hangzhou, città della Cina orientale. Quest’anno, per la prima edizione, si giocherà dal 27 al 29 dicembre e oltre a Federer ci saranno anche Sascha Zverev e i fratelli Bryan. Questo significa che nel 2023 Roger potrebbe giocare ancora da professionista? Graf va dritto al punto...
No, ovviamente! Penso solo che potrò ancora giocare a tennis a un livello che può rendere felici le persone. Ma se sarò ancora nel Tour nel 2023, questo non lo so. Anche quando lascerò l’attività agonistica non dimenticherò il tennis. Ricordo di essere andato in tournée con Pete Sampras nel 2007, mi ha battuto a Macao. Sampras si era fermato da cinque anni e io ero il numero 1 al mondo. A un certo punto la tua carriera finisce perché non puoi più giocare settimana dopo settimana. Ma puoi ancora giocare una buona partita di tanto in tanto.
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Novak Djokovic, Roger Federer

Credit Foto Getty Images

Chiusura sulla preparazione e sui rimpianti di una finale che non potrà mai essere dimenticata.
A Wimbledon è mancato solo un punto. Se avessi vinto, sarebbe cambiato tutto. Devo cambiare qualcosa? Valuterò più da vicino in questi giorni con Ivan (Ljubicic, il suo allenatore, ndr) e Seve (Lüthi, il vice, ndr). Chiederò loro di mettere tutto sul tavolo. È importante parlare apertamente. Questo è l’unico modo per andare avanti. Attendo sempre con impazienza queste discussioni, sono fondamentali per poterci capire nel modo migliore ed evitare ogni tipo di equivoco. Trascorriamo così tanto tempo insieme durante l’anno che pensi sia tutto chiaro, ma sono le sfumature che fanno la differenza. Quando per esempio mi dicono che devo attaccare il rovescio, non significa che devo attaccare ad ogni colpo, ma al momento giusto. Il mio grande obiettivo per la preparazione da fine dicembre ai primi di gennaio è capire cosa mi suggeriscono i miei allenatori, capire le loro idee tattiche al 100%. Per poi ovviamente metterle in pratica, filtrate da un talento senza precedenti.
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