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Internazionali d'Italia, Matteo Berrettini perde la battaglia con Ruud ai quarti

Paolo Pegoraro

Aggiornato 19/09/2020 alle 16:53 GMT+2

Casper Ruud batte Matteo Berrettini dopo una battaglia lunga tre incendiari set e altrettante ore approdando in semifinale a Roma. Ora Ruud affronterà Novak Djokovic. Prima semifinale di un norvegese in un Masters 1000.

La disperazione di Berrettini

Credit Foto Getty Images

Il romano doc Matteo Berrettini - cresciuto nel quartiere di Nuovo Salario, periferia nord-est della Capitale - non riesce a staccare il pass per le semifinali degli Internazionali d'Italia a Roma. Quella del Pietrangeli - contro un Casper Ruud tosto anziché no, autentico specialista della terra rossa - è stata un'estenuante battaglia, persa dall'azzuro al tie break dell'ultimo set dopo quasi tre ore di gioco. Ora il norvegese sfiderà Novak Djokovic che ha sconfitto Dominik Koepfer in tre set (6-3, 4-6, 6-3). La semifinale di Roma continua a essere un tabù per i nostri colori: l'ultimo a raggiungere tale traguardo è stato Filippo Volandri nel 2007, edizione nella quale il tennista livornese riuscì a battere Sua Maestà Roger Federer.

Partenza lanciata

Il primo set è una maratona lunga 55 minuti, con l'azzurro a capitalizzare il break in apertura e al solito ad aggrapparsi al servizio: percentuale di punti vinti con la prima all'80%, con la seconda pari al 50%. Ruud parte male, poi carbura, ma ciò non basta per rimettere in discussione l'esito del parziale: 6-4 Berrettini.
Matteo Berrettini - Roma

Ruud risale

Secondo set senza troppe storie, al contrario: ancora una volta risulta decisivo il break in apertura, stavolta appannaggio di Casper Ruud; il norvegese domina in lungo e in largo approfittando del vistoso calo di un Berrettini contratto e falloso, inchiodato sulla diagonale del rovescio, fino ad archiviare la pratica con eloquente 6-3.

Resa dei conti

Parte ancora una volta in salita il set per Matteo Berrettini: Ruud è una sentenza da fondocampo e non esce nemmeno per una frazione di secondo dal match, mentre il servizio dell'italiano continua a fare le bizze. Il break arriva inesorabile in apertura, con l'italiano a perdere distanze e a innervosirsi. Poi, nel sesto game del parziale, l'inattesa resurrezione con un turno di risposta aggressivo di Berrettini che risale dal break di svantaggio; il livello tecnico si alza, la battaglia diventa furiosa fino al tie break risolutivo dove Berrettini spreca la più ghiotta delle chance, avanti 5-3. Fatale un gratuito con il proprio dritto, sulla carta il pezzo forte della casa. Vince il tenacissimo 21enne norvegese che sta studiando con profitto alla scuola di Rafa Nadal.
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Berrettini oltre il paletto come Federer nel 2018, che magate!

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