Tennis, Laver Cup - Ruud-Opelka 6-3 7-6(4): il norvegese regala il primo punto del torneo al Team Europa
DaEurosport
Aggiornato 25/09/2021 alle 04:36 GMT+2
LAVER CUP - Apertura pirotecnica al TD Garden di Boston: è Capser Ruud a portare il primo punto a Team Europe, sconfiggendo Reilly Opelka in due set; 6-3 7-6(4) il risultato finale in favore del norvegese.
Lo spettacolo mozzafiato della Laver Cup ha impiegato pochissimo per conquistare la platea di Boston: nel match d'apertura, la rapidità e il work-rate di Casper Ruud sono prevalsi sulla forza bruta e il servizio martellante di Reilly Opelka. Il match si è concluso col punteggio di 6-3 7-6(4) in favore del norvegese, che regala così il primo punto alla spedizione europea capitanata da Bjorn Borg.
Un incontro, quello che ha aperto la quarta edizione della manifestazione, che potrebbe costituire persino il calco tecnico dei prossimi duelli tra team Europa e team Mondo. Se la fazione del Vecchio Continente, proprio come il norvegese, ha polmoni giovani (si tratta della formazione europea più giovane mai schierata in Laver Cup) per eccellere in qualità (tutti i suoi componenti risiedono nella top10 del ranking ATP) e resistenza in scambi prolungati, la fazione del resto del Mondo, proprio come il suo gigante americano, vorrà strappare punti grazie a immediata potenza ed esplosività al servizio (specialmente coi "servebot" Opelka, Isner e Kyrgios).
Questo dualismo tecnico si è materializzato, come da pronostico, nel match d'apertura: Opelka prova a imprimere tutto il peso della sua racchetta a servizio, tenendo l'avversario a zero nel primo gioco. Ma alla lunga, emerge la maggior raffinatezza tecnica di Ruud. Con dei ritmi di palleggio per nulla rapidi, Opelka fatica ad attenersi al copione originale: tagliare corto sui duelli, evitando di infittire la ragnatela di Ruud al prolungarsi di questi.
Al terzo gioco arriva infatti il primo break del norvegese, che capitalizza sulla pigrizia a rete dell'americano: Opelka stecca il serve and volley e regala il vantaggio al giocatore del team Europe. Per tutto il primo set Opelka accusa palesi problemi d'equilibrio: il turf del Garden rallenta il gioco e assottiglia poco a poco le speranze di rimonta. Il game più combattuto del primo set è l'ottavo, durato 7 minuti: Ruud sporca troppo in prima e Opelka forza una palla break, ma il norvegese reagisce bene con le spalle al muro e sbroglia la matassa ai vantaggi. Persa l'occasione del pareggio, Opelka si rassegna: Ruud racimola tre set-point e sigilla il primo parziale sul 6-3.
Americano costretto a difendersi anche in apertura di secondo set: Ruud accelera subito, tenendo a zero l'avversario nel proprio turno a servizio e punzecchiandolo nel secondo gioco; dopo 18 punti giocati, 6 parità e 2 palle break per il norvegese, Opelka si salva e incide l'1-1. Ruud modula il ritmo del palleggio a piacimento: rallenta nei momenti di difficoltà e accelera non appena sente l'avversario incrinarsi sui tacchi. L'esempio sublime della sua padronanza tencica arriva al settimo game: Opelka si guadagna nuovamente due palle-break, ma il norvegese ribalta il parziale giocandosi al meglio il servizio e la seconda. Si va dunque al tiebreak, con Ruud che continua a lavorare l'americano ai fianchi, e Opelka aggrappato al servizio: il giocatore di team Europe sferra il colpo di grazia in apertura, forzando due mini-break consecutivi e chiudendo il match sul 6-3 7-6(4).
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