Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Maria Sharapova, una carriera da film: l'ultimo colpo di scena della diva del tennis

Fabio Disingrini

Aggiornato 19/04/2020 alle 08:35 GMT+2

Da Wimbledon 2004 al Roland Garros 2014, dieci anni di Career Slam e alta moda prima dell'inferno meldonium e dell'ultimo colpo di scena, lontano dai campi ai tempi dell'ossessione mediatica. Siberiana d'America, Maria Sharapova ha urlato un tennis di forza e del tennis è stata la più bella, la più glam, la più diva. La più amata dagli uomini, la più odiata dalle donne.

Maria Sharapova vince il torneo di Wimbledon a 17 anni battendo in finale Serena Williams.

Credit Foto Getty Images

Si dice che Hitchcock non amasse gli attori, ma Grace Kelly era il suo ghiaccio bollente. Rossellini pure si dichiarò a Ingrid Bergman dentro il cratere di un vulcano, così il tennis s’è innamorato di una splendida creatura sportiva nata in Siberia tra rosse ciminiere e cumuli di neve. Bionda, algida e seducente come le dette attrici, Marija Jur'evna Šarapova viene dall’Unione Sovietica della perestrojka e diventa MaSha in Florida, l’allieva più brillante della Bollettieri Tennis Academy. Fuggendo da Chernobyl, i suoi genitori incontrarono Martina Navratilova e lei disse che, dall’altra parte del mondo, quella piccola tennista di 6 anni sarebbe diventata la numero 1.
Vincendo Wimbledon, Maria Sharapova è enntrata nel cuore del tennis incidendolo con la regola del delitto perfetto: diciassette anni e la testa di Serena Williams in finale. Ha battuto Justine Henin all’epilogo dello US Open trasmettendo un messaggio forte e chiaro: da adesso in poi si colpisce forte. Ha fatto ugualmente a Melbourne con la Ivanovic nel magnifico incanto della bellezza femminile. Ha vinto il Roland Garros, dove si credeva che il suo tennis diretto mai potesse arrivare, ma a Parigi lo stile si dispensa nei minimi dettagli. È una città doppia di pietra dura e languide passioni, e la Sharapova, diventata donna, la conquista due volte: investendo Sara Errani su una vie en rose o al termine di una durissima finale con la Halep. Haute couture di passione, terra e sudore.
picture

Maria Sharapova posa con la Coupe Suzanne-Lenglen a Parigi: ha appena vinto il Roland Garros 2014.

Credit Foto Getty Images

In un’ipotetica classifica delle più grandi, Maria Sharapova è con Maureen Connolly, Doris Hart, Shirley Fry, Margaret Smith Court, Billie Jean King, Chris Evert, Martina Navrátilová, Steffi Graf e Serena Williams nell'elite delle tenniste che hanno completato il Career Grand Slam, ovvero di quelle che hanno vinto tutto. Nel suo caso sono 5 tornei dello slam, le Finals di Los Angeles e 3 Internazionali d’Italia per un totale di 36 titoli WTA. Dalla finestra sul cortile ha dichiarato guerra fredda a tutte le sue rivali. Con la bielorussa Victoria Azarenka è stato uno scontro nucleare e memorabili le loro sfide del 2012 tra Melbourne e New York. Contro una sola, dopo Wimbledon 2004, non c’è più stata storia perché Serena Williams l’ha battuta 20 volte.
picture

Londra, 20 giugno 2004: Maria Sharapova vince Wimbledon a 17 anni battendo in finale Serena Williams.

Credit Foto Getty Images

Maria Sharapova ha giocato un tennis potente e volitivo, modellato di forza, urlato fra le righe, esploso da fondo campo al tenace rapporto del colpo vincente. Da quella domenica sull’erba londinese ha cambiato le regole d’ingaggio: senza un tennis di grazia, del tennis è stata la più bella, la più glam, la più ricca, la più diva. La più amata dagli uomini, la più odiata dalle donne. Per il caso meldonium s’è pur fatta giovannadarco, traversando un rogo per spiegare di aver dato la sua prima vita al tennis. Sulla rotta di un'impossibile evoluzione, ha chiuso il suo viaggio in Italia svernando in riviera, sui campi di Piatti, tra ulivi argentei e mandorli in fiore.
picture

Maria Sharapova vince il Roland Garros 2012 completando il suo Career Slam.

Credit Foto Getty Images

Di pelle diafana e corpo feroce, MaSha dice basta per litania d’infortuni. Si congeda all’antica, con il gusto squisito della lettera piena d'amore, scritta lontano dai campi, dagli slam, dai riflettori, dall’ultima partita, dalle lacrime e dai discorsi strappalacrime. Di ritorno alle origini, siberiana d’America, dopo una carriera di tennis vissuto come nei film. Privilegio di pochi ai tempi della sovresposizione obbligata, Maria Sharapova recita il suo colpo di scena senza il bisogno dell’ultima ribalta. Come Grace Kelly, si ritira per fare la regina.
picture

Il segreto di Sharapova, la MaSha Mentality: un'ossessione chiamata vittoria

Maria Sharapova congela tanto da affascinare. Non siamo mai stati in grado di scoprire davvero la bambina della Siberia diventata una delle più grandi star del tennis. Ha sempre controllato tutto. Come l'annuncio di ieri del suo ritiro, diffuso allo stesso tempo da Vogue, Vanity Fair e il New York Times. Una lettera, un video e un articolo. Perfetto. La sua poteva essere la storia ordinaria di milioni di immigrati, Maria Sharapova l'ha resa una delle più grandi storie di successo nello sport mondiale. (Sophie Dorgan, l’Équipe)
picture

Maria Sharapova, grazie di tutto! I trionfi più belli di una carriera meravigliosa

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità