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Novak Djokovic: le 10 partite più belle della carriera

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Pubblicato 04/04/2020 alle 14:03 GMT+2

Il numero 1 del mondo vanta 17 Slam, il Career Golden Masters, il Nole Slam e tre fasi di dominio, l'ultima ancora in corso. Il serbo è in vantaggio nei confronti diretti sia con Nadal che con Federer e ha ottenuto 911 successi ATP: ripercorriamo la sua carriera attraverso 10 partite memorabili dell'intelligenza robotica applicata al tennis.

Novak Djokovic - Le più belle partite della carriera

Credit Foto Eurosport

In questo momento nessuno è più forte di Novak Djokovic. Possiamo individuare tre ere di dominio del serbo: la prima è il 2011, l'anno dell'esplosione e dei record, la seconda quella a cavallo tra il 2015 e il 2016, culminata con il Career Grand Slam e la terza quella iniziata con Wimbledon 2018 e tuttora in corso, in un 2020 da 18 vittorie in altrettanti match ufficiali giocati. Il Djoker vanta la bellezza di 911 successi ATP in carriera e, come nel caso di Federer e Nadal, non mancheranno alcune sfide sacrificate per ragioni di spazio e di gusto personale. Tra quelle che vi proponiamo, non avrebbero senza dubbio sfigurato la storica impresa in due set nel Principato contro il maiorchino nel 2013, una finale vinta 6-2 7-6(1) contro colui che a Montecarlo non perdeva dal 2005, per l'unico trionfo che mancava al serbo nei Masters 1000 su terra battuta, o l'ultimo atto di Wimbledon 2014 dove, dopo aver sprecato un match-point nel quarto set, Nole riuscì a imporsi sullo svizzero al quinto col punteggio di 6-7(7) 6-4 7-6(4) 5-7 6-4. Djokovic è in vantaggio nei confronti diretti con i due grandi rivali: 29-26 con Nadal e 27-23 con Federer.
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Djokovic - Miami 2007 - Imago

Credit Foto Imago

Djokovic-Canas, finale Miami 2007 - 6-3 6-2 6-4

Djokovic, non ancora ventenne, si affaccia sul palcoscenico dei grandi nel 2007. A Indian Wells è il primo teenager a raggiungere la finale dopo Andre Agassi, ma perde contro Nadal. A Key Biscane si prende la rivincita contro Rafa ai quarti (6-3 6-4) per poi superare nettamente il coetaneo Andy Murray (6-0 6-1) in semifinale e l'argentino Guillermo Cañas (6-3 6-2 6-4) in finale. Prendiamo questo match come simbolo di un primato tutto suo: il serbo è, infatti, l'unico tennista a poter vantare la conquista di tutti i Masters 1000, un filotto completato nel 2018, a Cincinnati, dopo aver battuto il sette volte campione Federer.
Il Career Golden Masters di Djokovic

Djokovic-Federer, semifinale US Open 2011 - 6-7(7) 4-6 6-3 6-2 7-5

Fresco è il ricordo della finale di Wimbledon ma la maledizione di Roger Federer contro Novak Djokovic comincia agli US Open. Nel 2010, sotto due set a uno, il serbo recupera ma si ritrova sul 4-5 15-40 nel quinto set: finirà 7-5 a suo favore. Nel 2011, la storia si ripete ed è quasi un miracolo: lo svizzero sale due set a zero. Il Djoker rimonta ma nel quinto set il basilese è 5-3 e servizio con due match-point, ancora consecutivi, a disposizione: Roger incassa un'incredibile risposta vincente di dritto, chiede qualche applauso alla folla e sbaglia lui un dritto a sventaglio, accusando un dolorosissimo 6-7(7) 4-6 6-3 6-2 7-5. Nole, che aveva tutto il pubblico contro, fa un passo avanti decisivo nella rivalità con Federer e Nadal, superando il maiorchino in finale per il primo sigillo nello Slam americano, il terzo stagionale nei major.

Djokovic-Nadal, finale Australian Open 2012 - 5-7 6-4 6-2 6-7(5) 7-5

Quella partita è stata davvero speciale sotto ogni punto di vista, hanno giocato il primo e il secondo al mondo e fino all'ultimo colpo, non si sapeva chi avrebbe vinto. Lui e io eravamo molto stanchi nel quinto set, ho parlato più volte di come il quinto set abbia lasciato un segno profondo su di me, una grande memoria ed esperienza. In realtà è ancora dentro di me, quella sensazione che i muscoli mi stessero abbandonando. Ho avuto una volontà e un desiderio incredibile di uscire da vincitore [Novak Djokovic]
Una partita bestiale, la sfida più dura sul piano fisico per il serbo e una vittoria assolutamente speciale. Djokovic si impone per la settima volta consecutiva contro il mancino di Manacor dopo una battaglia durata 5 ore e 53 minuti, la più lunga partita degli Australian Open e la più lunga finale della storia dei tornei del Grande Slam. Nole recupera da uno svantaggio di 4-2 30-15 e servizio Nadal nel quinto set, vince e lancia la maglietta. Una guerra di nervi portata allo sfinimento contro il più grande combattente nella storia della disciplina lo consacra. Questo match verrà ricordato per sempre.
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A tu per tu con Djokovic: dal primo trionfo Slam alla finale più lunga di sempre con Nadal

Djokovic-Wawrinka, ottavi di finale Australian Open 2013 - 1-6 7-5 6-4 6-7(5) 12-10

Un anno dopo il Djoker si conferma nella "sua" Australia e agli ottavi, dopo un'ora di dominio di Wawrinka per il 6-1 5-2 iniziale, prevale all'1:41 del mattino. In questa partita durissima nasce Stan The Man, tennista sofferto dal serbo e in grado di infliggergli parecchie delusioni in carriera: dalla vendetta a Melbourne, nel 2014, con il 9-7 ai quarti che spianerà la strada verso il trionfo dello svizzero, alle finali del Roland Garros 2015 e degli US Open 2016.
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Djokovic, Nadal, Federer e... Seppi! I 5 colpi più iconici degli ultimi anni

Djokovic-del Potro, semifinale Wimbledon 2013 - 7-5 4-6 7-6(2) 6-7(6) 6-3

Novak Djokovic batte del Potro al termine di una lotta durata 4 ore e 43 minuti in quella che passerà alla storia come la semifinale più lunga, in termini di tempo, a Wimbledon (un primato che crollerà qualche anno dopo come spiegheremo più avanti). La partita supera il record della semifinale del 1989 vinta da Becker su Lendl in 4 ore e un minuto e regala pathos agli spettatori dell'All England Club. Per il gigante di Tandil è una ferita ancora aperta.
Dopo quel match contro Novak ho impiegato una settimana a riprendermi. Ho lottato come se fosse scoppiata una guerra [Juan Martin del Potro]
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Djokovic-del Potro, semifinale Wimbledon 2013

Credit Foto Eurosport

Djokovic-Nadal, quarti di finale Roland Garros 2015 - 7-5 6-3 6-1

Nella semifinale di Parigi del 2013 ci va vicino, nel 2015 riesce davvero nell'impresa di battere l'invincibile del Roland Garros. Nadal vanta 93 vittorie su 95 incontri sulla terra francese. Le uniche due macchie? Quella del 31 maggio 2009 firmata da Robin Soderling, agli ottavi, per 6-2 6-7(2) 6-4 7-6(2) con la collaborazione delle vesciche di Rafa e quella del 3 giugno 2015. Questa è una prova di forza del serbo, senza alibi per lo sconfitto, un verdetto spietato e nettissimo: 7-5 6-3 6-1. The King of clay viene umiliato nel suo regno. Non serve aggiungere altro, se non che da quel momento lo spagnolo riprenderà da dove aveva interrotto e non perderà più a Bois de Boulogne inanellando 12 Slam.
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Novak Djokovic batte Rafa Nadal - Roland Garros 2015

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Djokovic-Murray, finale Roland Garros 2016 - 3-6 6-1 6-2 6-4

Nato appena una settimana prima di Djokovic, Murray è un avversario di tante battaglie: il bilancio (25-11) pende nettamente a favore del serbo con tanti dolori, soprattutto in Australia, inflitti allo scozzese. Da Wimbledon 2015 al Roland Garros 2016 il Djoker vince, anche se non nello stesso anno, i quattro tornei del Grande Slam, compiendo il cosiddetto "Grande Slam virtuale" o "Nole Slam", impresa che, nel tennis maschile, non riusciva dai tempi di Rod Laver (vincitore del Grande Slam nel 1962 e, unico nell'Era Open, nel 1969). Il Career Grand Slam cancella la delusione dell'anno prima patita per mano di Stan Wawrinka e chiude la seconda era Djokovic.
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Novak Djokovic dopo il trionfo al Roland Garros 2016

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Djokovic-Nadal, semifinale Wimbledon 2018 - 6-4 3-6 7-6(9) 3-6 10-8

In un match di 5 ore e 17 minuti, distribuito su due giorni, Djokovic ritorna grande. Dopo l'appagamento dato dal Roland Garros 2016, il serbo vive una crisi esistenziale e un 2017 da incubo. Contro Cecchinato, a Parigi, arriva l'ultimo di una serie di ko clamorosi. Ai Championships il Djoker rinasce nella seconda semifinale più lunga nella storia di Wimbledon, seconda solo alla partita tra Kevin Anderson e John Isner tenutasi quello stesso giorno (6 ore e 32 minuti). La finale contro il sudafricano sarà una formalità e Nole chiuderà l'anno da numero 1 del ranking per la quinta volta in carriera e con quattro titoli vinti (due Slam e due 1000). Sceso alla posizione numero 22 dopo il Roland Garros, ritorna in cima al mondo. Comeback.
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Novak Djokovic e Rafael Nadal dopo la semifinale di Wimbledon 2018

Credit Foto Getty Images

Djokovic-Federer, finale Wimbledon 2019 - 7-6(5) 1-6 7-6(4) 4-6 13-12(3)

Se quella di Melbourne è stata la partita più dura a livello fisico, la finale dei Championships 2019 lo è stata sul piano mentale. Usiamo le parole di Djokovic per raccontare una batosta che fa ancora molto male a Roger Federer. L'incontro più lungo disputato tra i due, durato 4 ore e 57 minuti, è anche la finale più lunga mai giocata a Wimbledon e, sempre in termini di durata, la seconda nella storia delle finali dei tornei dello Slam (proprio dopo gli Australian Open 2012). Per la terza volta in altrettante finali, il serbo batte lo svizzero nel suo giardino, sull'erba degli eletti. Per la prima volta, il verdetto viene stabilito dal tie-break sul 12 pari del quinto set dopo che Federer era stato avanti 8-7 40-15 e servizio. Djokovic eguaglia Borg con il quinto sigillo all'All England Club.

Djokovic-Thiem, finale Australian Open 2020 - 6-4 4-6 2-6 6-3 6-4

Il 17° Slam del Djoker è l'ottavo in Australia per un record assoluto già suo e di conseguenza consolidato. In finale, il tennista di Belgrado trionfa sul numero 5 del mondo Dominic Thiem, rimontando uno svantaggio di due set a uno e diventando il primo tennista nell'Era Open a vincere almeno uno Slam in tre decenni diversi (2000-2010-2020). Nole non aveva mai vinto una finale Slam risalendo da uno svantaggio di due set a uno e, grazie al successo di Melbourne, riconquista il primato nella classifica mondiale scavalcando dopo tre mesi Rafa Nadal. Le sue parole durante la premiazione oggi suonano come tristemente profetiche...
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Il messaggio di Djokovic dopo il trionfo: "Dobbiamo stare uniti ora più che mai"

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