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Maria Sharapova, niente wild card: è esclusa dal Roland Garros

Stefano Dolci

Aggiornato 16/05/2017 alle 20:05 GMT+2

La Federazione tennistica francese ha deciso di non concedere alcuna wild card alla tennista russa che deve rinunciare allo Slam parigino.

Maria Sharapova

Credit Foto Getty Images

Dura lex, sed lex. La Federtennis francese ha deciso di non far sconti a Maria Sharapova, rientrata nel circuito WTA dopo aver scontato una squalifica di 1 anno e mesi per doping lo scorso 26 aprile nel WTA di Stoccarda, non concedendo alcuna wild card alla fuoriclasse russa che salterà lo Slam parigino in programma dal 28 maggio all’11 giugno. A sorpresa la FFT ha scelto il pugno duro, escludendo la russa che ha vinto due volte il Roland Garros in passato (nel 2012 e nel 2014) e che con l’assenza di Serena Williams sarebbe stata certamente una delle giocatrici capaci di calamitare più attenzioni da parte dei media e del pubblico. L'annuncio è arrivato via Facebook, proprio mentre Sharapova era al riscaldamento a Roma prima di affrontare la Lucic Baroni, già sfidata la scorsa settimana a Madrid e sconfitta in tre set.

"Non esistono wild card per chi rientra per doping"

Il numero uno della Federtennis transalpina Bernard Giudicelli Ferrandini, nella diretta facebook prodotta sul profilo ufficiale del Roland Garros, ha spiegato chiaramente i motivi del no a Sharapova...
Esistono wild card per chi rientra dagli infortuni ma non ne esistono per chi rientra dopo uno stop per doping. Nessuno può togliere a Sharapova i titoli che ha vinto qua. La corte ha ridotto la sua squalifica ma ha confermato che ha commesso una violazione del protocollo antidoping. La squalifica ora è finita e può ricominciare il percorso verso il successo ma tocca a lei trovare la strada. Sono molto dispiaciuto per Maria e i suoi fans, penso il suo entourage non prenderà bene questa mia decisione ma la mia responsabilità, la mia missione è quella di proteggere il gioco e il torneo.
Il Roland Garros e la FFT hanno dunque deciso di rimanere fedeli ai propri ideali riguardo alla lotta senza quartiere al doping che annualmente costa 1,5 milioni di euro, una somma troppo alta che sarebbe stata banalizzata nel caso di una wild concessa a una giocatrice rientrata dopo 15 mesi di squalifica per uso di sostanze dopanti.

Il primo slam di Masha sarà Wimbledon

Masha, dopo gli Internazionali d’Italia, tornerà a giocare nella stagione su erba quasi certamente a 's-Hertogenbosch che le ha già offerto una wild card, e a Eastbourne, che avrebbe già ricevuto il sì della russa per essere al via nell'evento. Per Wimbledon invece non ci saranno problemi di nessun tipo, grazie alla vittoria di ieri su Christina McHale la 30enne russa si è garantita la certezza di giocare le qualificazioni. Le serve invece le semifinali a Roma invece per accedere al main draw.
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