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Cecchinato fa la storia del tennis italiano: Djokovic battuto in 4 set, è semifinale!

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Aggiornato 05/06/2018 alle 21:43 GMT+2

L'azzurro supera l'ex numero 1 del mondo, campione a Parigi nel 2016, in quattro set e 40 anni dopo Corrado Barazzutti conquista la semifinale del Roland Garros: la favola del palermitano, che non aveva mai superato un turno negli Slam, continua. Finisce 6-3 7-6(4) 1-6 7-6(11) in tre ore e 28 minuti. Venerdì affronterà Dominic Thiem per un posto in finale.

L'esultanza di Marco Cecchinato dopo il successo su Novak Djokovic, Getty Images

Credit Foto Getty Images

È martedì 5 giugno 2018 e un miracolo italiano si materializza al Roland Garros. Marco Cecchinato, il tennista di Palermo che a 25 anni non aveva mai superato nemmeno un turno negli Slam, conquista le semifinali a Parigi battendo Novak Djokovic, numero 1 del mondo per 223 settimane, di cui 122 consecutive, campione nel 2016 sotto la Tour Eiffel e vincitore di 12 major.
È una delle imprese più grandi nella storia del tennis italiano, un qualcosa che va oltre lo stesso tennis e s’inserisce di diritto nella storia dello sport azzurro in assoluto. L’ultimo a centrare le semifinali in uno Slam era stato Corrado Barazzutti nel 1978, proprio a Parigi: sono passati 40 anni esatti.
A sorprendere è la naturalezza con cui Cecchinato vince il primo set, un 6-3 semplicemente dominante. Il secondo, invece, mostra il carattere del palermitano che si fa riprendere dal vantaggio di 2-0 per poi annullare tre set-point. Il tie-break è una lezione che manda su tutte le furie Novak Djokovic, con 22 vincenti a 10 (computo totale del secondo set) a testimoniare una costante voglia di comandare il gioco contro un avversario costretto a chiamare il medical time-out.
Il serbo aveva un bilancio di 34-1 contro gli italiani – aveva 17 anni quando Volandri lo piegò in quel di Umago nel 2004 – e non accetta la sconfitta. Da campione Djokovic conquista il terzo set, ma nemmeno un 6-1 5-2 che stava ribaltando l’inerzia piega la grinta di Marco Cecchinato. Nole dimostra di aver imparato la lezione e con più rotazione lavora di più le palline: è lui che si adatta al numero 72 del mondo - anche se sembra un paradosso - perché colpendo piatto nei primi due parziali c'era ben poca storia.
Il quarto set meriterebbe, infine, un film dedicato. Djokovic non sfrutta tre chance per il 5-1, serve per il set sul 5-3, si porta sul 30-0 ma viene rimontato. Dopo aver avuto la palla per servire per il match sul 5-5, il 25enne azzurro gioca un tie-break di assoluta bellezza: il servizio smette di essere un fattore, il Djoker ha tre set-point per allungare la sfida al quinto, regala una stop volley magistrale di rovescio, ma al quarto match-point Cecchinato completa il suo capolavoro: 6-3 7-6(4) 1-6 7-6(11) in tre ore e 28 minuti.
Marco Cecchinato ha iniziato il torneo da numero 72 del mondo e ora virtualmente è già il numero 27: ha ribaltato le cifre, ha ribaltato la storia quel ragazzo di Palermo che per molti era "uno che serviva benino e aveva un buon dritto". Cecchinato è molto di più, il suo rovescio non è un colpo difensivo ma sa essere devastante e, dopo essersi regalato il primo torneo ATP e la prima vittoria nei 1000, ha saputo andare oltre ogni previsione a Parigi. Contro Dominic Thiem, venerdì 8 giugno 2018, tenterà di conquistare un posto in finale al Roland Garros.
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