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Roland Garros, Berrettini, Sinner, Giorgi & co: il borsino degli italiani

Simone Eterno

Aggiornato 25/09/2020 alle 12:40 GMT+2

Il borsino dei 12 italiani già presenti in tabellone: Cecchinato, Giustino, Berrettini, Fognini, Sonego, Sinner, Travaglia, Caruso, Mager, Seppi, Paolini e Giorgi. Risulati recenti e stato di forma degli azzurri in vista del Roland Garros 2020.

Jannik Sinner

Credit Foto Getty Images

Lorenzo Giustino (156 ATP)

Il 2020, nelle enormi difficoltà di tutti, si sta confermando un anno importante per la crescita di Lorenzo Giustino. In carriera infatti non era mai andato oltre il primo turno di qualificazione nei tornei dello slam. Poi a gennaio, a Melbourne, il colpaccio. Seguito da quello recente a Parigi. Tre vittorie per Giustino per altro contro avversari di spessore ed esperienza come Marterer (vinto al tie-break decisivo del 3° set), Grenier e soprattutto Dustin Brown. Giustino ha centrato così il secondo main draw slam della sua carriera in un 2020 di crescita. Resta da vedere dove finirà nel tabellone. Ma per Giustino questo è già un successo.

Marco Cecchinato (ATP 110)

Due anni fa l’incredibile exploit, a cui sono seguiti però risultati deludenti. Marco Cecchinato infatti è sempre uscito al primo turno nei successivi 8 tornei slam giocati, spiegazione per cui il Ceck è dovuto ripartire dalle qualificazioni. Come a Roma ha affrontato con successo un percorso di 3 partite e meglio che a Roma è riuscito a fare: Gublis, Lestienne e Coppejans sono tutti stati sconfitti in 3 set; gli ultimi 2 piuttosto nettamente. Sembra davvero essere in ripresa Cecchinato che sotto la guida di Max Sartori a Vicenza ha deciso di ripartire a testa bassa per dimostrare tutto il suo talento. Che su questa superficie in particolare lo può portare lontano. Magari non a una semifinale come nel 2018, ma a passare un paio di turni potrebbe essere alla sua portata. Ovviamente sorteggio permettendo.
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Andreas Seppi (ATP 97)

La ripresa sul cemento americano era giusto durata una partita per Andreas Seppi, . Tornato in Europa per prepararsi alla mini-stagione del rosso Seppi ha trovato sensazioni agrodolci. Una partita vinta al 3° set con Purcell nelle qualificazioni di Kitzbuhel prima di arrendersi a Djere; poi il ko al primo turno di qualificazioni a Roma contro Klahn. L’altoatesino è così passato dal Challnger di Forlì, dove ha vinto con Okala e sconfitto un veterano come Bellucci, prima di prendersi però una bella 'stesa' da Musetti. Insomma, soppesato tutto Andreas non arriva a Parigi in un gran momento: al primo turno però ha un qualificato, vediamo cosa gli consegnerà l'urna del sorteggio.
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Gianluca Mager (ATP 88)

Mager è probabilmente stato bloccato sul più bello, quando prima di una pandemia globale aveva raccolto in Sudamerica i risultati più incredibili della carriera, tra questi l’ormai famosa finale di Rio. Con il virus a bloccare l’intero pianeta, la ripresa di Mager è stata tutt’altro che semplice: il ligure ha giocato poco e quel poco che ha giocato l’ha sempre perso: Cincinnati (quali), US Open, il Challenger di Aix-en-Provence e il primo turno degli Internazionali di Roma. Insomma, Mager si presenta a Parigi poco rodato e con l’ultima partita ufficiale vinta il 6 marzo contro il sudcoreano Nam in Coppa Davis. Al sorteggio non gli è andata nemmeno troppo bene: c'è Lajovic. Servirà qualcosa di simile a una mezza impresa.

Salvatore Caruso (ATP 84)

Le rinnovate ambizioni di ‘Sabbo’ le avevamo già viste allo US Open, con una splendida corsa fino al terzo turno interrotte da un giocatore molto semplicemente più forte di lui: Rublev. La transizione sulla terra rossa è stata tutto sommato soddisfacente. Caruso ha vinto un match tosto a Roma con Sandgren prima di fermarsi, ovviamente, contro Novak Djokovic. Un buon cammino anche al Challenger di Forlì, dove si è arreso ai quarti lottando col sudafricano Harris. Dall'urna del Roland Garros è arrivato però un cliente scomodo: Guido Pella è giocatore d'esperienza e valore su questa superficie.

Stefano Travaglia (ATP 73)

Il suo 2020 parla chiaro: con 15 vittorie e 10 sconfitte Stefano Travaglia sta vivendo il miglior momento della sua carriera. Dopo il ko al primo turno dello US Open, travaglia è ripartito con una semifinale al Challenger di Prostejov ma soprattutto il terzo turno agli Internazionali d’Italia dopo aver messo in fila due come Fritz e Coric, per altro entrambi in 2 set. Si è arreso solo a Berrettini in un match comunque molto tirato. Insomma, sta bene e può dimostrarsi una variabile interessante anche se Andujar al primo turno è una partita dove Caruso non parte favorito.

Jannik Sinner (ATP 68)

A New York bloccato dalla sfortuna, anche in questo torneo Sinner si avvicina con i fari addosso di un intero movimento che attende solo il ‘quando’ più che il ‘se’ alla voce exploit. Anche perché a Roma si è visto un Sinner scherzare a tratti con il Maestro in carica Tsitsipas. La dimostrazione di un potenziale altissimo, per un talento assoluto di cui si va attendendo solo il momento del primo grande exploit. Vediamo se sarà già a Parigi, dove è finito in un lato di tabellone complicatissimo e farà l'esordio con un cliente scomodo: Goffin. Servirà una gran giornata, ma ha già dimostrato di poterne avere.
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Jannik Sinner - Internazionali d'Italia 2020

Credit Foto Getty Images

Lorenzo Sonego (ATP 46)

In pochi hanno giocato più di Lorenzo Sonego nel 2020 sulla terra battuta. Tra la trasferta in Sudamerica prima della pandemia a Cordoba, Buenos Aires e Rio e i successivi assoluti d’Italia piuttosto che il national tour, Sonego ha un bilancio di 13 vittorie e 5 sconfitte sul rosso quest’anno. Certo, nelle due uscite che più contavano però come Roma e il successivo Torneo di Amburgo ha raccolto due sconfitte piuttosto nette da giocatori però di livello come Casper Ruud e Auger-Aliassime. Al Roland Garros parte da un qualificato.
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Fabio Fognini (ATP 15)

Per uno che ha provato a giocare tanto come Sonego, un tennista che ha giocato pochissimo come Fognini. Fabio ha rinunciato agli US Open per preparare al meglio la stagione sul rosso. I risultati non sono certo i più incoraggianti. Dopo mesi di inattività Fognini ha ricominciato da Kitzbuhel prendendosi un clamoroso 6-1 6-2 dal numero 303 del mondo Marc Andrea Huesler, ha poi perso al primo turno contro Humbert a Roma e ha faticato a trovare ritmo anche nella prima uscita contro Kohlschreiber ad Amburgo, prima di arrendersi nettamente a un ragazzo lanciato come Ruud. Chissà che l’aria di uno slam non possa fargli ritrovare un po’ di sensazioni di tennis vero, perché dalla ripresa in poi Fognini è stato tutt’altro che al suo livello. Al primo turno trova un avversario che conosce e con cui conduce 3-2: Kukushkin. Certo, servirà un altro Fognini.
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Fabio Fognini, ATP Amburgo 2020

Credit Foto Getty Images

Matteo Berrettini (ATP 8)

Nonostante il numerino che leggete qui sopra, la carriera di Matteo Berrettini al Roland Garros dice che i precedenti alla fine sono veramente pochi: due apparizioni, nel 2018 (dove si arrese con una bella partita a Thiem) e nel 2019, dove perse al secondo turno proprio da quel Casper Ruud che l’ha giustiziato anche quest’anno a Roma. Dunque Matteo si presenta a Parigi con solo 3 partite ufficiali sul rosso in tutto l’anno; a cui vanno aggiunte le uscite in esibizione al torneo di Thiem lo scorso luglio. Ecco, là dentro le vittorie arrivarono con Bautista-Agut (2 volte) e Novak. Poi con Khachanov e Rublev ci furono due sconfitte. A queste aggiungiamo il ko appunto con Ruud agli Internazionali per sostenere una tesi molto semplice: Berrettini parte da testa di serie n°7 del Roland Garros ma probabilmente non sarà il settimo giocatore da tenere d’occhio a Parigi. Almeno che non alzi improvvisamente il suo rendimento. Occhio tra l'altro al primo turno con Pospisil: partita tutt'altro che semplice.
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Jasmine Paolini (WTA 94)

Chi ha giocato tantissimo sulla terra, nonostante le difficoltà globali, è stata Jasmine Paolini. Il suo è stato un percorso molto simile a quello di Lorenzo Sonego, con la vittoria agli Assoluti d’Italia a cui sono seguiti però ben 4 tornei ufficiali WTA sulla terra rossa: Palermo, Praga, Istanbul e Roma. Mai oltre il secondo turno, Jasmine ha messo insieme però buone partite con vittorie interessanti come con Kasatkina o Sevastova e sconfitte contro avversarie semplicemente più forti, come Sasnovich, Mertens e Halep. Insomma, ha costruito su questa superficie la sua classifica e vediamo come se la caverà a Parigi, dove al primo turno trova la moldava ma con passaporto spagnolo Bolsova: un precedente tra le due, in un ITF da 60k nel 2018 a Saint Malo con la vittoria della Paolini in 2 set.

Camila Giorgi (WTA 74)

La sua stagione era ripartita in maniera convincente dopo il lockdown con la bella corsa fino alla semifinale di Palermo. Successivamente un ko a Praga con Elise Mertens, la stesa newyorchese contro la futura campionessa Naomi Osaka, poi la rivincita della Yastremska al primo turno degli Internazionali per vendicare quanto subito un mesetto prima ai quarti di finale del torneo di Palermo. Questo il cammino della Giorgi a cui c’è come sempre poco da aggiungere: tutto dipenderà da come saranno le sue condizioni fisiche e dall’approccio alla giornata. All'esordio trova una qualificata.
*A questi partecipanti potrebbero aggiungersi anche Sara Errani, Giulia Gatto Monticone e Martina Trevisan, ancora in corsa al momento della pubblicazione di questo articolo e al turno decisivo di qualificazione.
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Giorgi e Paolini: i colpi migliori delle Azzurre

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