Roland Garros, Nadal batte Schwartzman e centra la 13a finale a Parigi
Aggiornato 09/10/2020 alle 18:51 GMT+2
Schwartzman lotta, ma Nadal vince tutti i punti chiave, specialmente nel decisivo 1° set e nel tie-break del 3°. Rafa passa dunque in 3 set col punteggio di 6-3 6-3 7-6 e centra la 13a finale al Roland Garros. Sfiderà Djokovic o Tsitsipas.
“Quel che succede a Roma, resta a Roma”. Basterebbe definirla così questa partita, con una sorta di rivisitazione di uno dei più abusati detti della cinematografia trasportatosi poi per le serate di bagordi nel mondo reale. La Las Vegas di Rafael Nadal resta Parigi, Roland Garros, campo centrale. Diego Schwartzman infatti non riesce a ripetersi nel ‘miracolo’ di un paio di settimane fa al Foro Italico; a Parigi viene infatti ristabilito il normale ordine delle cose: 6-3 6-3 7-6 Rafa Nadal. Per il maiorchino arriva la 13a finale slam su 15 tornei disputati qui in carriera.
Che aggiungere, di diverso, rispetto al solito? Poco: Nadal ha vinto i punti importanti e per quanto Schwartzman abbia lottato, aver portato via il primo set ha posto il maiorchino in una posizione dominante che non è davvero mai apparsa in discussione. Nemmeno nel terzo set, quando per due volte Rafa non ha consolidato al servizio il break appena strappato all’avversario, dovendo poi salvare tre palle break nell’undicesimo gioco che avrebbero mandato Schwartzman a servire per il set; il tutto prima di dominare senza appello – 7 punti a 0 – il tie-break finale.
Un Nadal sicuramente più convincente nel primo set, vero spartiacque di questa partita. E’ lì infatti dove nonostante il 6-3 si è lottato per un’ora e quattro minuti; è lì che si sono viste le cose migliori anche di Schwartzman. Scambi lunghissimi, angoli acutissimi, gran battaglia dal fondo: l’argentino però non ha sfruttato le sue palle break, mentre Nadal ha sempre giocato in maniera eccellente i punti più importanti. Ed è questa la vera statistica chiave: il 3 su 3 alla voce break convertiti da parte di Rafa Nadal per prendersi il primo set e per trovare l’allungo decisivo del secondo; a dimostrazione che i numeri vanno comunque sempre interpretati nella maniera corretta. Nadal è stato infatti più forte in quanto più cinico quando è servito, come del resto quasi sempre accaduto in carriera... Per lo meno in questo torneo.
A Schwartzman non è restato che l’onore delle armi per poco più di 3 ore sudate di buon tennis e gradevole lotta. Gli applausi all’uscita dal campo, i complimenti... Ma il pass per la finale è andato al solito mattatore Nadal.
Rafa attende dunque ora il vincente del match tra Tsitsipas e Djokovic per capire chi sarà a sfidarlo nella finale di domenica. Alla caccia del 13° titolo su 13 finali qui a Parigi, ma soprattutto di un successo che sarebbe altamente simbolico: il 20esimo titolo slam che gli consentirebbe di eguagliare l’attuale recordman, l’amico Roger Federer.
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