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Serena Williams scrive alla mamma: “Grazie per avermi aiutato a mostrare che non siamo tutte uguali”

Giulia Cicchinè

Aggiornato 20/09/2017 alle 11:12 GMT+2

Serena Williams racconta un pezzo del suo passato, affidando le parole ad una lettera indirizzata alla madre Oracene. Una lettera piena d'amore e di ricordi dolorosi che la tennista è riuscita a superare soprattutto grazie alla mamma che le era sempre accanto anche nei momenti più bui della sua carriera.

Serena Williamscon la mamma Oracene

Credit Foto Getty Images

Spesso di tende a pensare che la vita dei campioni sia tutta rose e fiori, certo, sempre rispondendo ad allenamenti massacranti, mettendo la parte la vita privata e stando a regole non scritte. Si tende comunque a estremizzare, e forse anche a sminuire, la vita di quell'uomo e di quella donna, prima ancora di quella del campione e della campionessa.
Da mamma a mamma, Serena Williams si scioglie tra le parole di una dolce lettera indirizzata a sua mamma Oracene. Dopo la nascita della piccola Alexis Olympia, anche Serena riesce a vedere il mondo con gli a cuore, quegli occhi gonfi d’amore che solo le mamme riescono ad usare.
Cara mamma,
Sei una delle donne più forti che conosca. Stavo guardando la mia bambina (wow, sono mamma anche io!) e lei ha le mie stesse braccia e gambe! Uguali alle mie, forti, potenti, muscolose, un corpo e delle braccia sensazionali. Non so come reagirei se dovesse passare quello che ho passato io dai 15 anni fino ad ora. Mi hanno chiamata “Uomo” perché sono sempre stata forte. Mi è stato detto che facevo uso di droghe (E no, ho sempre avuto troppa integrità per comportarmi in modo disonesto con l’obiettivo di ottenere un vantaggio). Mi è stato detto che non appartengo allo sport femminile, bensì a quello maschile, perché risulto più forte di altre donne (No, è solo lavoro duro, e sono nata con questo corpo e ne sono fiera).
Ma, mamma, non so come hai fatto a non allontanarti da ogni giornalista, da ogni persona, da ogni speaker e, francamente, da chiunque mi odiasse, perché troppo ignorante per capire la potenza fisica di una donna nera.
Mi hanno chiamata "Uomo" solo perché ero forte. Non so come tu abbia fatto, mamma, ad allontanarti da tutto questo odio
Sono orgogliosa di come siamo riuscite a mostrare a tutti ciò che possono essere alcune donne. Abbiamo le curve giuste, siamo forti, alte o piccole, solo per dirne alcune ma la certezza è una: siamo orgogliose di essere donne.
Mamma, sei una donna di classe, mi piacerebbe essere come te. Ci sto provando, è dura, ma Dio non ha ancora finito con me. Ho ancora tanta strada da fare ma voglio ringraziarti.
Grazie per essere il modello di cui ho sempre avuto bisogno. Ho dovuto sopportare tante difficoltà che oggi considero sfide vinte. Spero di insegnare lo stesso a mia figlia, Alexis Olympia, e di avere la stessa forza d’animo che hai avuto tu.

Promettimi, Mamma, che continuerai ad aiutarmi. Non sono sicura di essere ancora così umile e forte come te. Spero di arrivarci un giorno. Ti amo tantissimo.
La più giovane delle tue cinque, Serena.
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