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Tennis, Djokovic: sarà un 2021 da record? Federer e Nadal nel mirino

Matteo Zorzoli

Aggiornato 11/01/2021 alle 12:33 GMT+1

TENNIS - Alla vigilia del ritorno in campo e degli Australian Open sono tanti gli obiettivi del Djoker, reduce da un 2020 di luci e ombre: su tutti il record di settimane al primo posto del ranking ATP (ne mancano 9 per superare il campione svizzero) e il numero di Slam vinti in carriera (per ora è a -3 da Fedal)

Novak Djokovic

Credit Foto Getty Images

Resettare e iniziare alla grande il 2021 tenendo quanto di buono fatto nel 2020. E' questo il mantra di Novak Djokovic alla vigilia degli Australian Open, il primo Slam dell'anno.
L'ultima apparizione del serbo risale alle ATP Finals dello scorso novembre, quando Daniil Medvedev prima e Dominic Thiem poi lo hanno liquidato rispettivamente in due e tre set, confermando il suo pessimo feeling con la competizione negli ultimi anni (non la vince dal 2015, vittoria in finale contro Nadal con un secco 6-3 6-3). A fine ottobre, invece, il capitombolo viennese contro Sonego in appena un'ora di gioco. Segnali sconfortanti in vista della nuova stagione, insomma, ma vetta della classifica ATP comunque portata ancora una volta a casa.
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Djokovic colpisce una giudice di linea e viene squalificato

La PTPA e l'ostracismo dell'ATP

Il ritorno in campo del tennista di Belgrado dopo il lungo stop per Covid è stato contraddistinto da mesi di luci e ombre (la squalifica a New York per la pallata alla giudice di linea, il successo agli Internazionali di Roma, il k.o. contro Nadal a Parigi) e da impegni fuori dal campo che possono aver influito sui livelli di concentrazione e sulla preparazione. Djokovic andrà avanti ad occuparsi della PTPA (Professional Tennis Players Association), la nuova associazione fondata con Vasek Pospisil a settembre in contrapposizione all'ATP? Nessuno può saperlo, ma il numero 1 non può certo essere entusiasta di come sono andate le cose finora. Esaurito l'entusiasmo per la nuova iniziativa, molti "colleghi" lo hanno spinto a rientrare nell'ATP Player Council, ma una norma approvata dai vertici del tennis gli ha proibito di partecipare alle elezioni. Lui ha chiarito la sua posizione con queste parole:
“Innanzitutto vorrei dire che come sempre sono grato del supporto e della fiducia mostratemi da coloro che mi hanno nominato per difendere gli interessi collettivi dei giocatori in seno al consiglio direttivo. Tuttavia, qualche giorno dopo la mia nomination l’ATP ha fatto passare una nuova norma che mi ha messo in una posizione complicata, stabilendo che i membri della PTPA o di qualunque associazione vista come in ‘conflitto d’interessi’ con l’ATP non possono essere eletti nel Player Council. Visti questi ultimi sviluppi, sento la necessità di ritirare il mio nome dalla rosa dei candidati. Non voglio creare conflitti o gettare ombre sull’elezione dei miei colleghi giocatori” .
Morale? Roger Federer e Rafael Nadal, i rivali di sempre di Nole, rappresenteranno i giocatori che occupano la top50.

Il record di Roger nel mirino

Tornando al campo, mancano solo nove settimane al superamento del record di Federer di 310 settimane come numero 1 al mondo: il prossimo 8 marzo Djokovic potrebbe raggiungere quota 311. Il divario con la seconda posizione, occupata da Nadal, è di 2180 punti, e in un'intervista di fine novembre il serbo non ha nascosto che lo storico primato sia "uno degli obiettivi principali della sua carriera".
Per ora lontani (ma non così tanto) ci sono anche i record del primo posto nel ranking a fine anno (per ora condiviso con Pete Sampras a quota 6 grazie agli exploit del 2011, 2012, 2014, 2015, 2018 e 2020) e il record di titoli del Grande Slam in carriera (per ora Federer e Nadal guidano la speciale classifica con 20 tornei a +3 dal Djoker). Per quest'ultimo sarà determinante il piazzamento agli Australian Open, lo Slam che ha messo più volte in bacheca. Il vincitore di New York, Dominic Thiem sembra essere l'ostacolo più grande verso il 18° hurrà nei Major, la finale del 2020 al quinto set ne è la più limpida dimostrazione.
Intanto ad un mese dal via del primo Major dell'anno, Novak ha espresso il suo disappunto per la disparità di trattamento dei tennisti nelle "bolle" pre-torneo australiane: i top3 del seeding maschile e femminile, infatti, passeranno la quarantena ad Adelaide, mentre tutti gli altri a Melbourne dove non avranno gli stessi lussi e probabilmente otterranno un trattamento diverso (in primis il numero di persone che possono accompagnare un atleta).
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Federer-Nadal, amici-rivali che scrivono la storia

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